VOLUTA
Giorgio Rosi
Motivo ornamentale costituito da un avvolgimento a spirale di elementi geometrici o naturalistici.
Data la sua semplicissima origine geometrica la voluta fu un motivo comune più [...] o meno alle arti di tutti i popoli, ma ebbe forme ben definite e usi numerosi nella decorazione classica, sia pittorica, che ci è documentata dall'ornamentazione della ceramica, sia plastica, applicata ...
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VÒLTA (fr. voûte; sp. bóveda; ted. Gewölbe; ingl. vault)
Giorgio ROSI
Gino BURO
In architettura s'indicano genericamente con questo termine le strutture di copertura caratterizzate dalla concavità geometricamente [...] definita della superficie interna. Da ciò si deduce che l'uso di tale parola si basa sulle caratteristiche formali ed esteriori della vòlta, non sulle sue particolarità costruttive e intrinseche; tant'è ...
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DOVIZIELLI, Pietro
Francesca Bonetti
Nacque a Roma nel 1809 da Domenico e Giacinta Rosi. La sua famiglia, originaria di Ficciana (frazione di San Godenzo in provincia di Firenze) e trasferitasi a Roma [...] verso la fine dei sec. XVIII, era stata sempre dedita al commercio di articoli di coloreria e oggetti d'arte e lo stesso D. fu proprietario di un negozio (via del Babuino 136-139) di antica tradizione, ...
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GREGORI, Romeo
Francesca Franco
Nacque a Carrara il 4 genn. 1900, figlio primogenito di Francesco e Rosi Alceste. Nel 1915 si iscrisse all'Accademia di belle arti della sua città, dove ebbe come maestro [...] lo scultore C. Fontana che lo chiamò a collaborare nel suo laboratorio. Contemporaneamente iniziò a cimentarsi con il marmo e le tecniche di scultura nello studio di C. Vicoli, in cui il padre era scultore-rifinitore ...
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GHERARDINI, Alessandro
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 16 nov. 1655 da Domenico, stipettaio, e da Lisabetta Socci. Il mestiere lo apprese in giovane età da Alessandro Rosi, un tardo epigono [...] ultimi Medici. Il tardo barocco a Firenze, 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, pp. 173-175, 248, 250, 252; S. Meloni Trkulja, A. Rosi e gli inizi di G., in Antichità viva, XIV (1975), 4, pp. 17-26; M. Chiarini, A. G., prince Ferdinand de' Medici and ...
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GNOLI, Umberto
Serenella Rolfi
Nacque a Roma il 21 maggio 1878. Figlio di Giuseppa Angelini e di Domenico, letterato, critico e storico dell'arte nonché direttore della Biblioteca nazionale Vittorio [...] Emanuele in Roma e dell'Archivio storico dell'arte (1888-97), studiò a Spello, presso il collegio Rosi, per poi laurearsi a Roma con Adolfo Venturi discutendo una tesi sull'arte romanica umbra, i cui risultati furono alla base di un contributo ...
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ATHANASIA (᾿Αϑανασία)
G. Becatti
Personificazione dell'immortalità che nell'arte greca appare raffigurata in relazione al mito di Tideo.
Varie fonti letterarie riferiscono questo episodio della guerra [...] del VI o degli inizi del V sec. a. C. attraverso l'interpretazione manierata e arcaizzante etrusca.
Bibl.: J. D. Beazley, The Rosi Krater, in Journ. Hell. Stud., LXVII, 1947, pp. 1-7; cratere di New York: G. Richter-F. L. Hall, Red Figured Athenian ...
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BONCINELLI, Evaristo
Simonetta Lux
Figlio di Giuseppe e di Teresa Magherini, nacque a Montignano sull'Arno (Firenze) il 29 marzo 1883, ultimo di quattordici figli. Il padre, appartenente a una modesta [...] fino all'età di diciotto anni. Passò poi a lavorare il marmo in altro studio e l'alabastro presso lo scultore Rosi. Contemporaneamente, dal 1900 al 1903, frequentò con regolarità (e poi saltuariamente tra il 1910 e il 1914) la scuola dello scultore ...
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De Santis, Pasqualino
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fondi il 24 aprile 1927 e morto a L′viv (Ucraina) il 23 giugno 1996. Fratello minore del regista Giuseppe De Santis, è stato un [...] Giuliano (1962) e di Le mani sulla città (1963). Dopo la scomparsa di Di Venanzo firmò così le immagini di tutti i film di Rosi, a cominciare dal kolossal a colori C'era una volta… (1967) fino a La tregua (1997) ‒ sul cui set sarebbe morto per un ...
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CASTEL D'ASSO
G. Cressedi
Piccolo centro della provincia di Viterbo, con resti di età etrusca. L'abitato moderno occupa l'arce della città etrusca che si estendeva su una vasta piattaforma tufacea le [...] .: F. Orioli, Sepolcri di Norchia e Castellaccio, in Annali d. Inst., 1833, pp. 18-56; E. H. Bunbury, in Smith, Dict. Geogr., s. v. Axia, 1873; G. Dennis, Cities and Cemeteries, I, Londra 1848, pp. 175-187; G. Rosi, in Journ. Rom. Stud., XVII, 1927. ...
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rodere
ródere v. tr. [lat. rōdĕre] (io ródo, ecc.; pass. rem. rósi, rodésti, ecc.; part. pass. róso). – 1. a. Staccare con i denti minuti frammenti da un corpo solido e in genere molto duro: rodeva un tozzo di pane secco; i topi hanno roso...
clipparo
s. m. (iron.) Autore di videoclip. ◆ Impacchettato dentro un rassicurante flusso narrativo, così svitato, delirante e irresponsabile che pare un progetto di Francesco Rosi finito dentro i set psicomentali di un clipparo scartato da...