Andò, Roberto. – Regista cinematografico e teatrale, scrittore, sceneggiatore italiano (n. Palermo 1959). Esponente significativo della generazione di registi affermatisi negli anni Novanta il cui profilo [...] . Tuttavia la frequentazione come aiutoregista dei set di grandi del cinema americano, come Cimino e Coppola, o italiano, come Fellini e Rosi (di cui è diventato amico e cui ha dedicato nel 2002 un ritratto filmato, Il cineasta e il labirinto, che si ...
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Poletto, Piero
Stefano Masi
Scenografo cinematografico, nato a Sacile (Pordenone) il 20 giugno 1925 e morto a Roma il 17 giugno 1978. Fornì un contributo importante al cinema di Michelangelo Antonioni [...] Amanti (1968) e I girasoli (1970), ambedue di Vittorio De Sica, nella fiaba realista C'era una volta… (1967) di Francesco Rosi e in opere di piccolo e medio budget per le quali mescolò ambienti reali ed elementi ricostruiti. Per Ettore Scola firmò la ...
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SORDI, Alberto
Francesco Bolzoni
Attore cinematografico, nato a Roma il 15 giugno 1920. Ancora studente affrontò con tenacia il mondo dello spettacolo: animatore di numeri brillanti nelle sale cinematografiche [...] è diretto da registi avvertiti: L. Zampa in L'arte di arrangiarsi (1955), N. Loy e G. Puccini in Il marito (1958), F. Rosi in I magliari (1959), M. Monicelli in La grande guerra (1959), L. Comencini in Tutti a casa (1960), ancora Zampa in Il vigile ...
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Lombardo, Goffredo
Monica Cardarilli
Produttore cinematografico, nato a Napoli il 15 maggio 1920. Alla guida della Titanus, L. si è distinto per una felice strategia di mercato tesa a incrementare ed [...] (Il bidone, 1955), Valerio Zurlini (Estate violenta, 1959; La ragazza con la valigia, 1961) e Francesco Rosi (I magliari, 1959). Investì anche sul film d'evasione ottenendo risultati considerevoli con Camillo Mastrocinque (Tarantella napoletana, 1953 ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] mancano venature di scetticismo; sul tracciato di un cinema di denuncia e indagine politica e sociale lavoravano invece G. Pontecorvo, F. Rosi, E. Petri. Va inoltre ricordato il cinema di V. Zurlini ed E. Scola, F. Maselli e M. Bolognini, V. De Seta ...
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Sharif, Omar
Luca Venzi
Nome d'arte di Michael Shalhoub, attore cinematografico egiziano, di origine siriano-libanese, nato ad Alessandria d'Egitto il 10 aprile 1932. Sorretto da una presenza carismatica [...] Da quel momento continuò a ricoprire ruoli che esaltavano il suo fascino e il suo spirito romantico: nella fiaba di Francesco Rosi C'era una volta… (1967) è un principe innamorato di una popolana (Sophia Loren); in Funny girl (1968) di William Wyler ...
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Gassman, Vittorio (propr. Gassmann, Vittorio)
Enzo Siciliano
Attore e regista teatrale e cinematografico, scrittore, nato a Struppa (Genova) il 1° settembre 1922 e morto a Roma il 29 giugno 2000. Personalità [...] la migliore interpretazione cinematografica in Kean genio e sregolatezza, trascrizione sullo schermo, con l'assistenza di Francesco Rosi, da un suo spettacolo teatrale dedicato al grande attore della scena inglese. Successivamente, oltre a quattro ...
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Venezia, mostra del cinema di
Ettore Zocaro
Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte (diventata ente autonomo nel 1930) con [...] i lavori di registi emergenti e conferendo grande visibilità al cinema italiano: furono premiati Le mani sulla città (1963) di Rosi, Deserto rosso (1964) di Antonioni, Vaghe stelle dell'Orsa (1965) di Visconti, La battaglia di Algeri (1966) di Gillo ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] ' il primato spetta forse a Carmen (1984) di Francesco Rosi, dove ancor più che in Losey il problema della staticità imbarazzo e affrontano con eccessi di natura diversa, che Rosi risolve con un 'documentario' sul rito della corrida, dove ...
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Positif
Lorenzo Codelli
Rivista mensile francese, fondata a Lione nel maggio 1952 da Bernard Chardère (all'epoca appena ventunenne) assieme a un'équipe che comprendeva Guy Jacob, Jean-Paul Marquet e [...] Jerry] Lewis (1972) di Robert Benayoun; Michelangelo Antonioni (1963) di Roger Tailleur e Paul Louis-Thirard; Le dossier [Francesco] Rosi (1976) e Kubrick (1980) di Michel Ciment; e altri ancora.Malgrado i reiterati cambiamenti di editore, dagli anni ...
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rodere
ródere v. tr. [lat. rōdĕre] (io ródo, ecc.; pass. rem. rósi, rodésti, ecc.; part. pass. róso). – 1. a. Staccare con i denti minuti frammenti da un corpo solido e in genere molto duro: rodeva un tozzo di pane secco; i topi hanno roso...
clipparo
s. m. (iron.) Autore di videoclip. ◆ Impacchettato dentro un rassicurante flusso narrativo, così svitato, delirante e irresponsabile che pare un progetto di Francesco Rosi finito dentro i set psicomentali di un clipparo scartato da...