Noi vivi ‒ Addio Kira
Piero Pruzzo
(Italia 1942, bianco e nero, Noi vivi 94m, Addio Kira 96m); regia: Goffredo Alessandrini; produzione: Franco Magli per Scalera/Era; soggetto: dal romanzo We the Living [...] e Addio Kira, il film ebbe un temporaneo, cospicuo successo: piacquero la sensualità aspra di Alida Valli, il profilo di RossanoBrazzi che bene dissimula il fondo banale ed egoistico del personaggio dietro la morbidezza del tratto, la cupa maschera ...
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Käutner, Helmut
Serafino Murri
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico tedesco, nato a Düsseldorf il 25 marzo 1908 e morto a Castellina (Siena) il 20 aprile 1980. La sua prolifica carriera di [...] Müller (1961), la parentesi 'italiana' di Die Rote, noto anche come La Rossa (1962), storia d'amore con assassinio con Giorgio Albertazzi e RossanoBrazzi, fino all'ultimo film girato dal regista, Lausbubengeschichten (1964). Ritiratosi dal cinema ...
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Catene
Stefano Della Casa
(Italia 1949, 1950, bianco e nero, 86m); regia: Raffaello Matarazzo; produzione: Labor/Titanus; soggetto: Libero Bovio, Gaspare Di Majo; sceneggiatura: Aldo De Benedetti, Nicola [...] dalla strada proprio del neorealismo (fu scelto da Riccardo Freda per il cast dei Miserabili nel 1947 in sostituzione di RossanoBrazzi, dopo che il regista lo aveva notato mentre attendeva il suo turno fuori da una casa di tolleranza). La coppia ...
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Giannetti, Alfredo
Francesco Suriano
Sceneggiatore, regista cinematografico e giornalista, nato a Roma il 16 aprile 1924 e morto ivi il 30 luglio 1995. Convinto antifascista, vicino alle posizioni del [...] 1964 diresse l'episodio Il generale del film collettivo Amori pericolosi; dello stesso anno è La ragazza in prestito con RossanoBrazzi, Annie Girardot e Marisa Merlini, sulle peripezie di un attempato 'eterno' ragazzo in fuga dal matrimonio. Al 1971 ...
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I miserabili
Stefano Della Casa
(Italia 1947, 1948, prima parte Caccia all'uomo, seconda parte Tempesta su Parigi, bianco e nero, 185m); regia: Riccardo Freda; produzione: Carlo Ponti per Lux; soggetto: [...] una trovata che sembra la parodia dell'attore preso dalla strada tipico del neorealismo. La parte era infatti destinata a RossanoBrazzi, che però giunse a irritare il regista con le sue troppe pretese e venne quindi sostituito con Aldo Nicodemi, un ...
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Campogalliani, Carlo
Stefania Carpiceci
Attore e regista cinematografico, nato a Concordia (Modena) il 10 ottobre 1885 e morto a Roma il 10 agosto 1974. Cineasta di buon mestiere, eclettico e versatile, [...] , l'insolito I quattro moschettieri.
Realizzò quindi film in costume, come Il bravo di Venezia (1941) interpretato da RossanoBrazzi, ma anche comici e commedie, come L'innocente Casimiro (1945) con Erminio Macario, e Bellezze in bicicletta (1951 ...
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Leander, Zarah
Francesco Costa
Nome d'arte di Zarah Stina Hedberg, attrice cinematografica e teatrale svedese, nata a Karlstad il 15 marzo 1907 e morta a Stoccolma il 23 giugno 1981. Bruna e imponente, [...] fuga, che muta il suo nome da Gloria O'Connor in Vera Meiners, e s'imbatte in un clown (interpretato da RossanoBrazzi). Sul finire della guerra riparò in Svezia, e le fu reso difficile, nel dopoguerra, reinserirsi nel mondo dello spettacolo a causa ...
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Interlenghi, Franco
Italo Moscati
Attore cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 ottobre 1931. Attore 'preso dalla strada', una delle scoperte della fervida stagione neorealista, grazie all'interpretazione [...] con Joseph L. Mankiewicz in The barefoot contessa (1954; La contessa scalza), accanto ad Ava Gardner, Humphrey Bogart e RossanoBrazzi, con Charles Vidor che lo accostò a Rock Hudson in A farewell to arms (1957; Addio alle armi), trasposizione del ...
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Malasomma, Nunzio
Orio Caldiron
Regista cinematografico, nato a Caserta il 4 febbraio 1894 e morto a Roma il 12 gennaio 1974. Dopo un significativo apprendistato nel cinema muto, fu uno dei più prolifici [...] dopoguerra il maggior successo di M. fu Il diavolo bianco (1947), avventurosa epopea di un giovane principe caucasico (RossanoBrazzi) che diventa il leggendario paladino degli oppressi. L'incontro con Gilberto Govi per Il diavolo in convento (1950 ...
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esacampione
(esa-campione), s. m. Chi è campione per la sesta volta. ◆ Ieri, notando le bandiere della Torino olimpica, [Caetano Veloso] spiegava che 2006 in Brasile significa «esa-campione»: il Brasile è infatti sicuro di conquistare in Germania...