Zuffi, Piero
Alessandro Cappabianca
Scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Imola il 28 aprile 1919. Formatosi in ambito teatrale e dedicatosi fin da giovane alla pittura, Z. nella [...] . Fu impegnato invece per la prima volta nel cinema quando per Il generale Della Rovere (1959) di Roberto Rossellini approntò una documentata ricostruzione di Roma durante l'occupazione tedesca, mentre la stessa città in epoca prefascista (1921 ...
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Marzot, Vera
Sabina Tommasi Ferroni
Costumista cinematografica e teatrale, nata a Milano il 22 giugno 1931. Per il grande schermo ha lavorato con registi come Luchino Visconti, Mario Monicelli e Vittorio [...] di Flavio Mogherini in Il magistrato (1959) di Luigi Zampa, di Piero Zuffi in Il generale Della Rovere (1959) di Roberto Rossellini, di Dario Cecchi in I delfini (1960) di Francesco Maselli, e di Pier Luigi Pizzi in Una vergine per il principe (1965 ...
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Regista e critico cinematografico svedese (n. Stoccolma 1938). Redattore della rivista cinematografica Chaplin (1964-72), ha esordito nella regia con il cortometraggio Letitia (1964), cui hanno fatto seguito, [...] sono Ingrid, 2015, presentato alla 68° edizione del Festival di Cannes), in cui in collaborazione con Isabella Rossellini ha attinto con intelligenza agli archivi audiovisuali di Ingrid Bergman, a costruire un indimenticabile ritratto con i materiali ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] Pasca è uno scugnizzo che ruba le scarpe a un soldato di colore; in Germania anno zero (1948), ancora di Rossellini, Edmund Meschke è un ragazzino di tredici anni (quindi anagraficamente già fuori dall'infanzia, anche se i traumi subiti sembrano ...
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Centro sperimentale di cinematografia
Caterina D'Amico
Scuola di formazione superiore in campo cinematografico, fondata a Roma nel 1932. Comprende anche la Cineteca nazionale e la maggiore biblioteca [...] Márquez, destinato a diventare celebre come scrittore, che contribuì alla nascita della scuola di cinema di Cuba.La gestione Rossellini e le immediate conseguenze: 1968-1980. ‒ Nel 1968 il CSC, come l'intero mondo accademico occidentale, si pose alla ...
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Mogherini, Flavio
Stefano Masi
Scenografo, arredatore e regista cinematografico, nato ad Arezzo il 25 marzo 1922 e morto a Roma il 21 aprile 1994. Colto e versatile disegnatore d'interni dalla vena [...] di questa opera di trasferimento dell'immaginario neorealista nella produzione dell'epoca, come appare in Dov'è la libertà…? di Rossellini e in La romana di Luigi Zampa, entrambi del 1954. Egli contribuì in tal modo ad avvicinare alla realtà le ...
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Ghose, Gautam (noto anche come, Ghosh Goutani)
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Calcutta il 24 luglio 1950. Autore completo (che cura sceneggiatura, fotografia, montaggio e, [...] di aver assorbito anche le analoghe e più alte esperienze del cinema occidentale (Joris Ivens, Jean Renoir e Roberto Rossellini, in particolare).
Laureato in economia, G. si accostò al cinema dopo esperienze di teatro politico e come fotoreporter e ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] e si arricchì di elementi realistici, ma rimase sempre tale. Basti pensare al primo grande episodio di Paisà (1946) di Rossellini, ambientato in Sicilia e girato a Maiori, vicino a Salerno, dove vi era una torre diroccata adatta alla storia da ...
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Di Venanzo, Gianni
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Teramo il 18 dicembre 1920 e morto a Roma il 3 febbraio 1966. Insieme a G.R. Aldo, con il quale lavorò da operatore alla macchina, [...] carriera da operatore alla macchina nelle troupe di Ubaldo Arata (Roma città aperta, 1945, di Roberto Rossellini), Otello Martelli (Paisà, 1946, di Rossellini; Caccia tragica, 1947, di De Santis), Michel Kelber (La beauté du diable, 1950, La bellezza ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] più sostenuto, mentre alcune riserve furono rivolte al cinema di Michelangelo Antonioni e, ancor più, a quello di Roberto Rossellini successivo a Germania anno zero (1948) e a Federico Fellini, che tuttavia furono considerati, con Renato Castellani e ...
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lucherinata
s. f. Trovata tipica di Enrico Lucherini, responsabile di un ufficio stampa cinematografico. ◆ L’inventore della lucherinata sta nel suo ufficio dei Parioli in un pomeriggio di secondo agosto romano, pronto già, appena rientrato...
paisa
paiṡà s. m. – Forma vocativa di paesano, propria dell’Italia merid., col sign. di «compaesano»; alla fine della seconda guerra mondiale era usata dai soldati italo-americani come appellativo nel rivolgersi ai civili, poi si è generalizzata...