Aldo, Lapide di
S. Lusuardi Siena
Lastra tombale in marmo, iscritta e decorata, attribuita al sec. 7° e conservata nelle Civ. Raccolte di Arte Antica del Castello Sforzesco di Milano. Rinvenuta nel [...] ), propenso a riconoscere nel nobile A. un discendente del mitico re Gûdeoc - ricordato nel prologo dell'editto di Rotari - e del duca di Trento Egwino, convertito dall'arianesimo al cattolicesimo, probabilmente in seguito all'azione missionaria del ...
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LEBBRA (lat. lepra; fr. lèpre, ladrerie; sp. mal de San Lázaro; ted. Aussatz; ingl. leprosy)
Jader CAPPELLI
Cesare SIBILLA
Malattia infettiva, trasmissibile, a decorso cronico con esito generalmente [...] successivamente tutta l'Europa. La sua progressiva diffusione provocava l'emanazione di severe misure profilattiche (sinodi di Orléans, Rotari, Pipino, Carlo il Grosso) e determinava l'apertura di numerosi asili per i lebbrosi. Nel sec. IX la ...
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Nel comune uso della lingua parlata codardo è colui che fugge i pericoli, o in mezzo a essi si scoraggia, o in altro modo rivela la propria viltà d'animo. In senso più ristretto e tecnico, la voce codardia [...] . Con la trasmigrazione dei popoli germanici in Italia tale diritto consuetudinario passò nella penisola. L'editto di Rotari (643) comminava la pena di morte ai codardi. Successivamente anche la legislazione carolingia (Capitularia Regum Francorum ...
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LIUTPRANDO
F. Betti
Re dei Longobardi dal 712, quando venne eletto a succedere al padre Ansprando, che era rimasto sul trono per soli tre mesi dopo aver deposto, grazie all'appoggio di truppe bavare, [...] verso i valori propri della tradizione cristiana. Nell'opera di rielaborazione e integrazione della legislazione dell'editto di Rotari e nei prologhi premessi ai suoi editti, L. "formulò una cosciente teoria della regalità cattolica" (Delogu, 1980, p ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Animali domestici, selvatici, immaginari
Amalia Papa Sicca
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella cultura dell’alto Medioevo la differenza [...] un posto a sé: ambita preda per la caccia, ne diviene il simbolo. Il cervo, tutelato con leggi severe nell’editto di Rotari, è diffuso dappertutto, e viene cacciato da re e cavalieri con grossi cani addestrati alla caccia, i molossi, ma anche da ...
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ANDREINI, Giovan Battista
Franca Angelini Frajese
Nacque a Firenze il 9 febbr. 1576 (Rasi) o 1578 (Mazzuchelli) o, più probabilmente, nel 1579 (Bartoli), figlio primogenito di Francesco e di Isabella [...] seguente a Venezia. Di ritorno da Vienna, nel 1628, morì la moglie e l'A. sposò, poco dopo, Virginia Rotari, detta Baldina, in arte Lidia, attrice della sua compagnia. Continuò le sue peregrinazioni nell'Italia settentrionale e centrale, a Verona ...
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ARECHI I
Paolo Bertolini
Secondo duca longobardo di Benevento; parente e forse precettore dei figlioli di quel Gisulfo I cui Alboino, nel 569, appena entrato in Italia, aveva affidato il compito di [...] per accordo (dopo il 626), dato che non fu devastata e che il suo vescovo, Gaudioso, poté continuare a risiedervi. Con Rotari dovette mantenersi in buoni rapporti; anche se cercò di giocare ancora una volta sull'anmgonismo fra il Regno e l'Impero per ...
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RADOALDO
Vito Loré
– Figlio di Gisulfo (II), duca del Friuli, e di Romilda, Radoaldo era ancora bambino intorno al 610, quando Cividale fu saccheggiata dal khan degli Avari, che uccisero il duca e i [...] , Aione, fu avvelenato a Ravenna, durante la tappa di un viaggio che avrebbe dovuto condurlo a Pavia, presso la corte di Rotari. Da Ravenna Aione sarebbe tornato menomato, non più del tutto padrone di sé. Per la sua successione Arechi avrebbe allora ...
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LAMPI, Giovanni Battista
Antonio Morassi
Pittore, nato a Romeno in Val di Non (Trentino) il 31 dicembre 1751, morto a Vienna l'11 febbraio 1838. Figlio di Mattia Lamp originario della Pusteria, pittore [...] 1810 circa; l'ultimo viennese ancora, sino alla fine. A Verona egli viene a contatto con la pittura del Cignaroli e del Rotari, dei quali si scorge l'ascendente nei suoi ritratti trentini. A Vienna, l'influsso del Füger è prevalente; ma vi si notano ...
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MUTTONI, Lorenzo
Ilaria Mariani
– Nacque a Verona, nella parrocchia di S. Felicita, il 13 ottobre 1726 da Francesco e da Lucia Cuspati (Verona, Archivio storico della Curia diocesana, S. Felicita, Battesimi, [...] ; R. Caloi, Palazzo Carli a Verona, Verona 2009, pp. 108 s.; L. Fabbri, in Il Settecento a Verona. Tiepolo, Cignaroli e Rotari: la nobiltà della pittura, a cura di F. Magani - P. Marini - A. Tomezzoli (catal., Verona, 2011-12), Cinisello Balsamo 2011 ...
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rotariano
agg. e s. m. (f. -a). – Del Rotary Club (v. rotary): un convegno r.; come sost., socio, membro del Rotary Club: un r., una r., una riunione di rotariani.
comacino
(raro o ant. comàcino) agg. [dal nome della città di Como; ma nel sign. 2, l’etimologia è discussa]. – 1. Del territorio di Como, comasco. 2. Maestri c., denominazione di numerose maestranze di costruttori e scalpellini che nell’alto...