LIMICOLI
Raffaele Issel
. Si chiamano limicoli quegli animali che popolano i fondi melmosi del mare e delle acque dolci. Le particolarità biologiche della fauna limicola sono connesse allo stato di [...] H2S, abitata dalla faunula detta saprobia di talune acque dolci e composta di poche specie d'Infusorî dalle forme bizzarre, di Rotiferi, ecc. Nei casi estremi scompare ogni traccia di vita che non sia quella dei batterî; così accade nei fondi melmosi ...
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È il Lario o Lacus comensis degli antichi: importante bacino lacustre della Lombardia; il terzo d'Italia per superficie (kmq. 145), essendo superato soltanto dal Lago Maggiore e dal Lago di Garda. La sua [...] a 20 m. (Keratella) o fino a 30 (Notholca).
In questo stesso orizzonte superficiale, caratterizzato dagli sciami di rotiferi, accorrono numerosi nella stagione estiva i nauplî, insieme con forme giovanili di copepodi e di cladoceri; fra questi ultimi ...
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NEOTENIA (dal gr. νέος "nuovo, giovane" e τείνω "tendo")
Ettore Remotti
Il normale rapporto per cui, nell'ontogenesi, la maturità sessuale si accompagna al raggiungimento della forma definitiva, può, [...] la neotenia parziale, a differenza della neotenia totale caratterizzata dalla disgiunzione somato-germinale sopra indicata.
Prescindendo dai Rotiferi, i quali - in via del tutto ipotetica - per la somiglianza d'organizzazione con la trocofora degli ...
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Stadio dello sviluppo embrionale che attraversano gran parte dei Metazoi, successivamente a quello di blastula, e che consiste tipicamente in una piccola coppa, a parete bistratificata (ectoderma ed endoderma) [...] massima parte per epibolia, cioè i micromeri, moltiplicandosi, ricoprono i macromeri che daranno origine all’endoderma (Ctenofori, Rotiferi ecc.; parte degli Anfibi e dei Ciclostomi).
I due processi di invaginazione ed epibolia possono coagire, come ...
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POLIMORFISMO (dal gr. πολύς "molto" e μορϕή "forma"; lat. scient. Polymorphysmus, termine adottato nelle lingue moderne)
Giuseppe Montalenti
È molto frequente, sia fra le piante sia fra gli animali, [...] e anche più complessi sono offerti da altri germi dello stesso tipo dei Platelminti e dei Nematelminti. Anche fra i Rotiferi, i Crostacei e gl'Insetti l'alternanza fra la partenogenesi e la riproduzione anfigonica è piuttosto frequente, e può essere ...
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simbiosi Associazione intima, spesso obbligata, fra organismi (animali o vegetali) di specie diverse, che generalmente comporta fenomeni di coevoluzione. A seconda del tipo di relazione che si instaura [...] zona umida all’altra, trasportano, con il fango che si attacca alle loro zampe, uova e stadi resistenti di crostacei, rotiferi ecc.). Nel parassitismo, o s. antagonista, infine, al vantaggio del parassita corrisponde un netto svantaggio per l’ospite ...
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Riproduzione
Silvio Ranzi
di Silvio Ranzi
Riproduzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La riproduzione prebiotica. 3 La riproduzione a livello molecolare. 4. La riproduzione agama. 5. La sessualità dei [...] i rigori invernali (uova d'inverno) e dalle quali nella successiva primavera si originano nuove femmine.
Le femmine di rotifero, che si sviluppano nel lago durante la primavera-estate, hanno partenogenesi obbligata che produce femmine ed è detta ...
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. Zoologia. - È fenomeno che rientra in quel complesso di reazioni e di adattamenti, che a molti animali consentono di sottrarsi, attraverso un più o meno profondo torpore delle attività vitali, all'azione [...] capacità di alcuni Invertebrati inferiori, particolarmente Rotiferi e Tardigradi, di affrontare i periodi asciutti destinate a un rapido prosciugamento - o le uova fecondate di Rotiferi e Cladoceri, dove la comparsa dei maschi interrompenti la serie ...
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Piccolo lago dell'Italia Meridionale, situato a O. di Napoli entro il recinto craterico degli Astroni.
Lo specchio d'acqua raggiunge una profondità massima di metri 1,50, ed è quasi sempre coperto da densa [...] Gastrotrichi s'incontrarono 8 specie nuove, appartenenti ai generi Chaetonotus, Dasytes, Anacanthoderma (Marcolongo); tra i Rotiferi richiamarono particolare attenzione due nuove forme locali: Diplois phlaegrea e Monostyla diophtalma (Iroso); tra gli ...
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PROTOZOI (lat. scient. Protozoa Goldfuss, 1820; fr. Protozoaires; ted. Protozoen, Urthiere Oken, 1805; ingl. Protozoa)
Pasquale Pasquini
Denominazione introdotta dal Goldfuss, ma usata nel 1845, in senso [...] l'interpretazione errata di certe strutture fa dubitare che il Leeuwenhoeck abbia confuso spesso i Protozoi con i Rotiferi con essi coabitanti. Riconobbe tuttavia il L. la grande prolificità degli animalcula supponendovi contenuti uova ed embrioni e ...
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rotiferi
rotìferi s. m. pl. [lat. scient. Rotifera, comp. del lat. rota «ruota» e -fer «-fero», per l’aspetto della corona (v. oltre)]. – In zoologia, tipo di animali metazoi comuni nelle acque dolci e marine, per lo più liberi, solitarî o...
uòvo (pop. òvo) s. m. [lat. ōvum, lat. volg. ŏvum] (pl. le uòva). – 1. In biologia, il gamete femminile costituito da una cellula di varie dimensioni (detto perciò anche cellula uovo), di forma per lo più sferica, ellissoidale o cilindrica,...