Uomo politico, pensatore ed economista (Besançon 1809 - Parigi 1865). Eletto nel 1848 all'Assemblea nazionale, P. svolse un'intensa attività politica anche in veste di pubblicista. Tenace oppositore di [...] profonda ispirazione libertaria e da una critica aspra e amara a tutte le ingiustizie dell'ordine costituito. Influenzato dalle teorie di Rousseau e di Smith, la sua fama è legata soprattutto alla critica svolta, in Qu'est-ce que la propriété?, alla ...
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Scrittore (Caen 1735 - Sarcelles, Val-d'Oise, 1813), noto anche col nome di J. Hector Saint-John de Crèvecoeur. Giunto a New York dal Canada nel 1759, fu naturalizzato americano nel 1765. Agricoltore, [...] soprattutto come autore di Letters from an American farmer (1782; trad. fr. 1783). Ispirato agli ideali del Rousseau, il libro offre un efficace quadro della vita dei primi coltivatori e, nonostante le idee controrivoluzionarie dello scrittore ...
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DORIA, Giannettino (Giovanni)
Maristella Cavanna Ciappina
Nobile genovese, figlio di Tomaso e di Maria Grillo, fu erede e luogotenente di Andrea Doria.
L'essere stato designato successore del grande [...] e teatrale piuttosto che storico del termine (come del resto è stato trattato nelle pagine, tra gli altri, di Rousseau e di Schiller); ed anche tutte le antiche testimonianze finiscono col lasciare suggestivamente aperti i problemi di ordine ...
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Scrittore russo (Jasnaja Poljana 1828 - Astapovo, od. Lev Tolstoj, Lipeck, 1910), conte. Perduti i genitori (la madre a due anni, il padre a nove), fu educato da parenti e da precettori francesi e tedeschi. [...] ′ senza portare a termine gli studî. All'inquietudine degli anni giovanili cerca risposte nei libri (la Bibbia, Rousseau); desideroso di apparire irreprensibile, assetato di sincerità, incline alla vita dissipata ma dotato di un forte senso morale ...
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Pedagogista tedesco (Amburgo 1723 - Magdeburgo 1790). Seguendo i principî dell'illuminismo, volle la scuola affidata allo stato, e assegnando all'educazione il compito di promuovere la felicità degl'individui, [...] battiture, ma senso di libertà, amorevolezza, lavoro attraente. Idee queste già presenti nelle opere di Comenio, Locke, Rousseau, che il B. diffuse con varî scritti (Inusitata et optima honestioris iuventutis erudiendae methodus, 1752; Vorstellung an ...
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Lessicografo nizzardo nato nel 1737, morto nel 1800. Dopo un ottimo Dizionario francese-italiano e italiano-francese (1772), compilò un Dizionario universale critico enciclopedico della lingua italiana, [...] fu avversario degli enciclopedisti francesi: da giovine egli aveva confutato il Rousseau nell'opera Dell'educazione fisica e morale contro i principi del signor Rousseau (Torino 1767).
Bibl.: C. Lucchesini, Della illustrazione delle lingue procurata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gaetano Filangieri
Adriano Giannola
Filangieri è una figura di primo piano nell’Europa della seconda metà del Settecento: riceve a più riprese Goethe e intrattiene rapporti con il fior fiore dell’intellettualità [...] distanza (tipica peraltro del neoplatonismo napoletano) dalle teorie dello stato di natura e dal contrattualismo di Jean-Jacques Rousseau, a favore della lezione vichiana della nascita ed evoluzione della società civile; vi è altresì il distacco da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni dell’Ottocento in Europa, oltre a una diffusa battaglia per l’affermazione [...] grandi protagonisti della filosofia politica di questa epoca – da un lato Locke e Montesquieu, dall’altra Jean-Jacques Rousseau – a enunciare con grande chiarezza la linea di demarcazione che separa una concezione dei diritti di libertà basata sulle ...
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ROMANTICISMO
Giuseppe GABETTI
Giovanni MAVER
Giulio Carlo ARGAN
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. Movimento spirituale che, tra la fine del Settecento e la metà dell'Ottocento, si estese a tutti i popoli d'Europa, determinando [...] fu su questa disposizione di spirito che si trovarono ad agire a un tempo il verbo di natura e umanità di Rousseau e le mistiche intuizioni sulla sostanza irrazionale della vita, folgoranti nella parola immaginosa di Hamann; e la vita divenne, per i ...
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Suicidio
Realino Marra
Suicidio e scienze sociali
Nella cultura occidentale, dall'antichità fino a tutto il Settecento, il suicidio è stato oggetto prevalentemente di valutazioni giuridiche, morali [...] abrogate (Code pénal del 1791), anche in conseguenza dei molti e autorevoli interventi (Hume, Montesquieu, Rousseau, Beccaria) a favore della depenalizzazione della morte volontaria.
Ma appena esauritosi il controllo millenario del diritto ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...