Autore drammatico francese, nato ad Apt (Provenza) il 12 dicembre 1755, morto a Montmartre il 28 settembre 1841: figura modesta ma significativa, per i suoi tempi. Crebbe sotto l'ancien régime: studiò [...] du coeur, per la nascita di Maria-Teresa-Carlotta, la futura duchessa d'Angoulême. Per le anime sensibles, adoratrici di Rousseau e della poesia inglese, compose l'Héloïse anglaise, dramma patetico, che via via, col passar di teatro in teatro, si ...
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MONODRAMMA
Gastone ROSSI-DORIA
. Con questa voce, che, secondo l'etimologia, potrebbe corrispondere a qualsiasi rappresentazione teatrale affidata a un solo personaggio, è uso ormai per tradizione designare [...] parte dei monodrammi appare però nel genere melologo (v.), come il Pygmalion rappresentato a Lione nel 1770 con musica di J.J. Rousseau (due pezzi, non l'intera partitura, come il ginevrino volle fare credere) e di H. Coignet, e a Vienna nel 1772 con ...
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SCHMIDT, Erich
Vittorio Santoli
Storico della letteratura tedesca, nato a Jena il 20 giugno 1853, morto a Berlino il 30 aprile 1913. Scolaro di Schulpforta, allievo di W. Scherer, fu successivamente [...] -grammaticale, trascurando però il problema della costituzione dei codici. In rapida successione seguirono il volume Richardson, Rousseau und Goethe (1875), derivato allo studio della dizione letteraria nella quale rientra il Werther; e scritti ...
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Pittore francese, nato a Saint-Omer il 10 marzo 1827, morto a Parigi il 27 marzo 1877. A Metz conobbe il pittore E. Michel, che lo persuase ad abbandonare il politecnico, e lo fece entrare nello studio [...] Salon del 1855, attrasse l'attenzione di Th. Gauthier. Il B., peraltro, provava difficoltà a sottrarsi all'influsso di Th. Rousseau; e solo dopo un secondo viaggio in Egitto (1855) la sua personalità si affermò con quadri quali Sycomores de Nasseus ...
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MONTENGÓN y PARET, Pedro
Scrittore spagnolo, nato ad Alicante nel 1745, morto nel 1821 a Napoli, dove si ridusse a vivere in seguito all'espulsione dalla Spagna dell'ordine dei gesuiti, in cui era entrato [...] ; nel suo Eusebio (1786-88, in due parti) tentò il romanzo pedagogico con diretta ma impersonale imitazione dal Rousseau, sebbene volesse confutarne la dottrina; con Antenor (1786) narrò le origini mitiche di Venezia, sospinto dalla lettura degli ...
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conflitto sociale
Stefano De Luca
Antagonismo tra gruppi sociali
Tutte le società sono attraversate da conflitti sociali, ossia da contrasti per assicurarsi posizioni di potere, ricchezza e prestigio. [...] malattia. Ma quali sono le cause di tale malattia? La diagnosi di due grandi filosofi come Platone e Jean-Jacques Rousseau ‒ l'uno antico, l'altro moderno ‒ è sostanzialmente la stessa: la causa dei conflitti sta nel perseguimento degli interessi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Settecento il dibattito sui fondamenti antropologici e sulla funzione [...] e conveniente, e la visione di una tale profusione rende più commovente quella della libertà che la produce.
J.-J. Rousseau, Corrispondenze, a cura di D. Balestra, Firenze, La Nuova Italia, 1987
Nella Germania battuta dai venti di ribellione dello ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’inizio del XX secolo, il principio dell’uguaglianza politica comincia ad affermarsi [...] , prodotta dal rinnovamento del paradigma costituzionale degli Stati liberaldemocratici.
L’affermarsi di un valore
Jean-Jacques Rousseau
Critica alla democrazia rappresentativa
La sovranità non può essere rappresentata per la medesima ragione per cui ...
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BARTOLI, Ricardo (al secolo Andrea Antonio)
Fernando Manzotti
Nacque a Reggio Emilia il 9 febbr. 1747 da Francesco, pittore, e Anna Fontanesi. Scelta la vita religiosa, entrò dapprima nei minori riformati, [...] .
In essa il B. svolgeva un concetto di democrazia che è un tentativo di sintesi tra il significato che essa ha in Rousseau e quello che ha nella più antica tradizione cristiana. Il governo democratico, secondo il B., è quello che emula più da vicino ...
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Critico letterario francese (Parigi 1801 - Morsang-sur-Seine 1873). Prese parte attiva alla vita politica, prima come giornalista liberale e deputato, poi come membro dell'Assemblea nazionale in Bordeaux [...] des passions dans le drame (5 voll., 1843-63), la sua opera più nota (contro il dramma romantico), ma inferiore alla fama; La Fontaine et les fabulistes (1867); J.-J. Rousseau, sa vie et ses ouvrages (1875). Entrò all'Académie française nel 1844. ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...