Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] religione, della Dea ragione o dell'Ente supremo, progetti che sono stati ricondotti all'influenza della filosofia di Rousseau. Rousseau aveva indicato nella teocrazia una minaccia non tanto per la libertà dei singoli, quanto per il potere civile dei ...
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Individuo, Stato e società in Gentile
Carlo Altini
Tra filosofia, storia e politica
Nelle opere di Gentile non è presente l’interesse per la storia del pensiero politico che caratterizza invece la riflessione [...] politica (Niccolò Machiavelli, John Locke, Charles-Louis de Secondat, barone di La Brède e di Montesquieu, Jean-Jacques Rousseau ecc.).
Naturalmente ciò non significa che nel pensiero filosofico di Gentile non siano presenti temi politici – tra i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Illuminismo italiano condivide con l’Illuminismo europeo la nozione chiave di autonomia [...] pubblicato anonimo a Livorno nel 1764 e tradotto l’anno seguente in francese da André Morellet (1727-1819). Studioso di Montesquieu, Rousseau ed Helvétius, di Bacone e di Hume, nelle sue opere egli si fa difensore dell’alleanza fra i Lumi e la corona ...
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PUNIZIONE
Francesco Paolo Japichino
. Pedagogia. - Castigo, che s'infligge per mancanza commessa. Dal tempo, in cui s'insegnava con la ferula, o a suon di nerbo, sino ad oggi, in cui ai castighi corporali [...] come fine, la punizione si libera dalle sue asprezze, più o meno tormentose.
La teoria delle conseguenze, dal Locke al Rousseau, allo Spencer, assumendo la forma di reazione naturale, tende a rimuovere l'intervento del maestro nel punire e a ridurre ...
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Letterato turco del periodo delle riforme (sec. XIX). Nacque ad Erẓerum nel 1240 èg. (1824-1825); fu scrivano nei vilāyet dell'Anatolia, ebbe incarichi negli uffici del governo a Costantinopoli; fu protetto [...] trattare; conosceva il tedesco e il francese; tradusse dal francese in turco poesie di Victor Hugo e di J.J. Rousseau e, in collaborazione con altri, una storia delle Crociate.
Bibl.: Ismā‛il Ḥabīb, Türk Tegeddüd Edebiyyaātī, Costantinopoli 1925, pp ...
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CAFFE, Jean-Antoine-Jerôme (Antonio)
Pietro Stella
Figlio di Pierre e di Louise Seyn (Sayn, Sain), fratello di Anselmo, nacque a Chambéry probabilmente il 1º gennaio 1737 e venne battezzato con il il [...] di Alessandro VII. Lo stesso anno a Lione fu in rapporto con Rousseau, che era desideroso di esplorare la Savoia e visitare la Grande Chartreuse (lettera di Rousseau al C., Grenoble, 28 giugno 1768). Giovane sacerdote, il C. si distinse ...
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Scrittore svizzero (Neuchâtel 1850 - ivi 1922), figlio di Frédéric (Neuchâtel 1812 - ivi 1900), teologo e studioso del Nuovo Testamento. Pubblicò alcuni volumi di poesie, tra i quali notevoli: Le cceur [...] de Belle de Zuylen (Madame de Charrière) à Constant d'Hermenches 1760-1765 (1909) e delle Lettres inédites de Jean-Jacques Rousseau à M.me Boy de la Tour (1911). n Il figlio Marcel (1877-1949), direttore della Biblioteca Nazionale svizzera di Berna ...
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Rivoluzionaria (Michajlovka, Smolensk, 1851 - Pietrogrado 1919); aderì a 17 anni al populismo e fu arrestata per aver collaborato con S. G. Nečaev (1869-71). Dopo aver compiuto un attentato contro il capo [...] , appoggiò quest'ultimo; aderì quindi al gruppo menscevico Edinstvo ("Unità") e combatté aspramente i bolscevichi. Tradusse in russo opere di Marx e Engels; scrisse anche saggi su Voltaire e Rousseau e sulla storia della Prima Internazionale. ...
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MARITAIN, Jacques
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 novembre 1882, nipote di J. Favre. Insegnò filosofia in scuole medie a Parigi (1912-14; 1915-16) e dal 1914 all'Institut catholique. È membro [...] moderna, in particolare quella di H. Bergson.
Tra gli scritti principali del M. ricordiamo: Trois réformateurs: Luther, Descartes, Rousseau (2ª ed., Parigi 1931); Réflexions sur l'intelligence et sur sa vie propre (nuova ed., ivi 1926); Antimoderne ...
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PANCKOUCKE
Seymour de Ricci
. Famiglia di editori e librai francesi originarî di Lilla, la cui notevole attività rispecchia tutte le preoccupazioni filosofiche e letterarie della Francia del Settecento. [...] -Joseph, nato a Lilla nel 1736, morto a Parigi nel 1798, fu matematico di valore, amico del Buffon, del Rousseau e del Voltaire. Proprietario del Mercure de France, fondò nel novembre 1789 il Moniteur, il più importante giornale della rivoluzione ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...