GOGUET, Antoine-Yves
Nicola Turchi
Erudito, nato a Parigi nel 1716 e ivi morto nel 1758. Fu consigliere al Parlamento di Parigi.
Scrisse De l'origine des lois, des arts et des sciences et de tous les [...] da autori antichi e moderni, particolarmente all'opera del padre Lafitau sui costumi dei Pellirosse. Le sue conclusioni lo portano a infirmare le vedute di Rousseau sull'umanità allo stato di natura; e anche per questo la sua opera è importante. ...
Leggi Tutto
BOVET, Daniel
Giorgio Bignami
Nacque a Neuchâtel (Svizzera) il 23 marzo 1907, figlio di Pierre, docente di filosofia presso l'Università di Neuchâtel, e di Amy Babut.
La famiglia, di elevato profilo [...] padre di Bovet era un noto psicopedagogista, che insieme a Edouard Claparède fondò a Ginevra l'Institut Jean-Jacques Rousseau, centro di ricerca di psicologia infantile, nel cui ambito fu istituito il Bureau International d'Education. Tale precedente ...
Leggi Tutto
Governo, forme di
Nicola Matteucci
Premessa
Sin dal suo primo manifestarsi il pensiero politico ha costruito grandi tipologie per mezzo delle quali classificare le unità politiche esistenti: dato che [...] consente un governo misto. Così, da un lato, abbiamo l'asse assolutista con Bodin e Hobbes, il quale si conclude in Rousseau, che però ritiene che la sovranità spetti solo e soltanto al popolo. Dall'altro, l'asse insulare che esalta il governo misto ...
Leggi Tutto
(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] nella più recente letteratura sulla c., è la filosofia politica di Locke, assai più di quelle di Hobbes e di Rousseau, a essere stata la culla teorica della nozione moderna di cittadinanza. Il contrattualismo liberale di Locke non solo ha stabilito ...
Leggi Tutto
MABLY, Gabriel Bonnot de
Walter Maturi
Pensatore politico, nato a Grenoble il 14 marzo 1709, morto a Parigi il 23 aprile 1785. Iniziò gli studî a Lione sotto la guida dei gesuiti e li compì a Parigi [...] e ne prevede il maggior vigore combattivo in difesa della patria. Più esplicito nelle sue affermazioni di Voltaire e di Rousseau, sostenitore fiero del diritto all'insurrezione contro la tirannide come di un dovere morale del cittadino, M. è il ...
Leggi Tutto
Azione sociale
Raymond Boudon
Introduzione
Eliminiamo innanzi tutto un possibile equivoco: non useremo qui l'espressione 'azione sociale' nel senso politico, che oggi spesso gli viene dato, di mezzo [...] catturare un cervo, decidono poi di lasciare la posta e catturare la lepre che passa. Da questa parabola Rousseau trae la conclusione che bisogna "costringere l'uomo a essere libero": formula contraddittoria e pressoché incomprensibile, nonostante la ...
Leggi Tutto
VASCO, Dalmazzo Francesco
Paola Bianchi
– Nacque a Pinerolo il 17 ottobre 1732 da Giuseppe Nicolò, conte della Bastia (nel Monregalese), e da Cristina Angelica Misseglia, pinerolese, figlia di un governatore [...] e in italiano, e alcune commedie.
Si affermò come autore politico soprattutto dal 1765, quando, scrivendo a Jean-Jacques Rousseau, invitò l’illuminista ginevrino a esaminare una sua opera appena terminata: la Suite du contrat social, un piano di ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se è vero che una curiosità per popoli lontani e per civiltà diverse dalla propria [...] sui suoi “costumi”, sulle sue dimensioni e produzioni culturali.
Daubenton e l’angolo occipitale
A quello che Rousseau chiama “nobile e virtuoso selvaggio” tutto il Settecento sembra riservare una solerte attenzione, molto spesso dettata dalla ...
Leggi Tutto
La democrazia diretta
Gianfranco Pasquino
La storia della democrazia diretta viene giustamente fatta iniziare con l’esperienza della Grecia di Atene grosso modo dal 400 al 320 a.C. Non ci sono dubbi [...] necessità della democrazia diretta, senza dubbio influenzato dal contesto in cui viveva, fu l’illuminista ginevrino J.-J. Rousseau (1712-1778). Non soltanto ritenne che la democrazia non potesse che esprimersi in forma di partecipazione personale e ...
Leggi Tutto
Eggeling, Viking
Alessandro Cappabianca
Pittore e regista cinematografico svedese, di origine tedesca, nato a Lund il 21 ottobre 1880 e morto a Berlino il 19 maggio 1925. Il suo Diagonal Symphonie [...] dal poeta T. Tzara (v. dadaismo). Nelle sue esperienze pittoriche, inizialmente influenzate dal primitivismo di H. Rousseau e dal colore strutturato, precubista, di P. Cézanne, si indirizzò, attraverso il superamento del concetto di rappresentazione ...
Leggi Tutto
rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...