Pittore, disegnatore e litografo, nato a Parigi il 6 febbraio 1800, morto ivi il 23 dicembre 1857. Allievo del Lafitte e del Girodet, esordì al Salon del 1822 con due ritratti muliebri. Si specializzò [...] del Béranger (1828) con illustrazioni a colori è una delle sue opere migliori. Illustrò pure Molière, Racine, Rousseau, Voltaire, Rabelais, precorrendo il Doré. Come pittore fece soprattutto acquerelli, rivelandosi emulo spesso felice del Bonington ...
Leggi Tutto
BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] da una persona che non l'ha intesa o non l'ha voluta intendere": "Poteva essere scritta da un Voltaire o da un Rousseau". Da queste accuse egli finì col difendersi in un'ampia Supplica a S.S. di Clemente XIV in difesa e rischiaramento delle sue ...
Leggi Tutto
SILIPRANDI, Francesco
Maurizio Bertolotti
– Nacque a Grazie, comune di Curtatone, nel Mantovano, il 23 ottobre 1816, da Giuseppe e Cecilia Palazzieri.
Negli anni della dominazione francese Giuseppe, [...] . Indizi sono forniti dai volumi superstiti della sua biblioteca, tra i quali sono presenti opere di Jean-Jacques Rousseau, Cesare Alfieri, Melchiorre Gioia, Charles-François Dupuis, di Constantin-François de Chasseboeuf, conte di Volney. Nel 1846 ...
Leggi Tutto
Scrittore danese (Korsør 1764 - Amburgo 1826); con i suoi scritti in danese e in tedesco si affermò come il più vivace e brillante ingegno dell'ultimo '700 nordico. Rispecchiò nella sua vastissima opera, [...] , Klopstock e Schiller, Ch. M. Wieland e Madame de Staël).
Opere
Prodigiosamente versatile e recettivo, seguace di Voltaire e di Rousseau, del razionalismo di Kant e del misticismo di F. H. Jacobi, più che nella polemica contro A. G. Oehlenschläger ...
Leggi Tutto
Breve azione scenica, di carattere leggero e vario, che serve a riempire gli intervalli fra un atto e l’altro o fra due quadri successivi di una rappresentazione (tragedia o commedia). Ha precedenti nell’intermedio, [...] ), e l’esecuzione parigina (1752) di La serva padrona di G.B. Pergolesi provocò una rivoluzione, apparendo a J.-J. Rousseau come espressione di ‘verità’ contro l’accademismo talvolta sensibile nella scuola di J.-P. Rameau. L’uso degli i. in Italia ...
Leggi Tutto
GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] una nuova politica e una nuova filosofia. Effetto visibile di questa nuova orientazione spirituale furono le sue critiche contro il Rousseau e il sansimonismo e le polemiche contro il Lamennais, un tempo da lui tanto ammirato, e contro lo stesso ...
Leggi Tutto
DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] , ad Indicem; F. Catalano, Illuministi e giacobini del '700italiano, Milano-Varese 1959, pp. 62-65; S. Rota Ghibaudi, La fortuna di Rousseau in Italia (1750-1815), Torino 1961, p. 87;F. Falzone, La Sicilia tra il Sette e l'Ottocento, Palermo 1965, pp ...
Leggi Tutto
Polin, Raymond
Filosofo e storico francese della filosofia (Briançon 1910 - Parigi 2001). Fu prof. incaricato (dal 1961), quindi prof. ordinario (dal 1970) di filosofia morale e politica alla Sorbonne. [...] (1953); La politique morale de John Locke (1960); La politique de la solitude. Essai sur la philosophie de Jean-Jacques Rousseau (1971). Questi lavori, che si segnalano per il loro acume e il loro equilibrio, non sono soltanto finissimi contributi di ...
Leggi Tutto
PAÁL, László (Ladislao)
Palma Bucarelli
Pittore ungherese, nato il 30 giugno 1846 a Zám (Hunyad), morto il 3 marzo 1879 a Charenton. Compiuti gli studî classici ad Arad e frequentata per poco la locale [...] stranieri, e sempre più rimase fedele ai principî che avevano fatto grande l'arte del Daubigny, del Corot, del Millet, del Rousseau, col quale fu più volte confrontato. Dotato di viva fantasia e di calda vena lirica, si sforzò di adattare la visione ...
Leggi Tutto
SEILLIÈRE, Ernst
Scrittore francese, nato a Parigi il 1° luglio 1866. Terminato nel 1886 il corso di studî all'Ècole polytechnique, passò all'università di Heidelberg. Membro, dal 1914, dell'Académie [...] ampî studî su poeti, letterati e pensatori, esaminati dal S. alla luce delle proprie idee (Nietzsche, G. Flaubert, J.-J. Rousseau, Sainte-Beuve, M. Proust, J.-K. Huysman, C. Baudelaire, ecc.), e Le Romamisme et la politique, la morale, la religion ...
Leggi Tutto
rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...