Filosofo canadese (n.Toronto 1932). Docente nell'università di Toronto ((1958-80) e a Pitts burgh (dal 1980). Si è occupato della teoria del ragionamento pratico e ha formulato una versione etica del contrattualismo [...] di vincoli reci proci. Opere principali: Practical reasoning (1963); The logic of Leviathan. The moral and political theory of Thomas Hobbes (1969); Morals by agreement (1986); Moral dealing (1990); Rousseau: the social and the solitary (2004). ...
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Poeta danese, nato a Copenaghen il 18 novembre 1743, morto il 17 marzo 1781. Educato in ambiente famigliare pietista, severo e un poco triste; a 11 anni orfano del padre; a 16 anni fuggiasco da casa, volontario [...] il vino e la crapula.
È facile riconoscere nel suo disagio spirituale qualcosa della soggettiva e ribelle sensibilità di Rousseau: l'indifferenza per le convenzioni sociali, il sentimento adorante della natura, il culto del sentimento, l'abitudine di ...
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ZIMMERMANN, Johann Georg
Filosofo e scrittore tedesco, nato l'8 dicembre 1728 a Brugg nella Svizzera, morto il 7 ottobre 1795 a Hannover. Laureato in medicina a Gottinga nel 1781, visitò la Francia e [...] sempre più incline a litigiose polemiche personali. Finì screditato e isolato.
Nei suoi scritti rivela chiara influenza dal Rousseau e una tendenza contraria all'Illuminismo. Fra le sue opere si ricordino essenzialmente: Über die Einsamkeit (1756 ...
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MONTMORENCY (A. T., 30-31)
Valeria Blais
Piccola città della Francia settentrionale con 4966 ab. (1926), capoluogo di canton nel dipartimento di Seine-et-Oise, circondario di Pontoise. È in posizione [...] ricordo di un antico possedimento della famiglia e lo tenne sino al 1793, quando cioè assunse quello di Mont-Émile, in memoria di Rousseau, che vi dimorò dal 1756 al '61. Ebbe di nuovo il nome di Montmorency sotto l'impero e quello d'Enghien durante ...
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altruismo/egoismo
Il termine altruismo fu coniato da Comte per indicare la morale propria del positivismo, ispirata alla massima «vivere per gli altri» (Catechismo positivista, 1852). La nuova parola, [...] educazione deve provvedere a sviluppare. In realtà, concetti analoghi erano già stati sviluppati da pensatori come A. Smith e Rousseau: il primo, nella sua Teoria del sentimento morale (1759), aveva affermato che esiste negli uomini un «interesse per ...
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VIEUSSEUX, Giovan Pietro
Marco Manfredi
– Nacque a Oneglia, in Liguria, il 28 settembre 1779 da Pierre e da Jeanne Elisabeth Vieusseux.
Il padre, dopo studi di diritto e gli inizi nella carriera forense, [...] si trasferì in Liguria presso Pierre anche il nonno Jacques, che vantava rapporti di stima e amicizia con Jean-Jacques Rousseau; padre e figlio erano infatti membri del ristretto gruppo del Consiglio dei duecento che governava la città, da cui furono ...
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PALMA, Luigi
Fulco Lanchester
PALMA, Luigi (Prospero). – Nacque a Corigliano Calabro, nei pressi di Cosenza, il 19 luglio 1837, da Pietro Paolo e da Maria Teresa Papadopoli, in una famiglia di media [...] tra l’indirizzo anglo-americano e quello francese, mettendo in evidenza come nell’Europa latina la «teorica costituzionale di Rousseau» fosse riuscita a «distruggere i privilegi» ma avesse fallito nell’opera «di dare ai popoli un vero ordinamento di ...
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BAMBINI, Eustachio
Raoul Meloncelli
Nacque a Pesaro nel 1697. Fu maestro di cappella prima a Cortona dal 1723 al 1729 poi a Pesaro dal 1728 al 1731. Nel 1745 si trasferì a Milano e divenne impresario [...] Pompadour, Jean-Joseph Mondonville e Elie Fréron; a quello della regina F. M. Grimm, P.-H. d'Holbach e J.-J. Rousseau, il quale si gettò nel vivo della lotta con inattesa violenza, trasformando il carattere mondano della polemica in un contrasto di ...
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CASOTTI, Mario
Franco Cambi
Nato a Roma il 10 giugno 1896 da Enrico e da.Virginia Sciello, dal 1913 studiò filosofia a Pisa, dove seguì le lezioni di Giovanni Amendola prima, di Giovanni Gentile poi. [...] e della scuola attiva - di cui respingeva il naturalismo (Scuola attiva, Brescia 1936) - e formulò una reinterpretazione di Rousseau, visto come un "moralista" che compie un'autocritica dell'illuminismo e imposta in forma nuova il problema pedagogico ...
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JAN van der ASSELT
C. Périer-D'Ieteren
(o Hasselt)
Pittore fiammingo, nato intorno agli anni 1330-1335 e morto nell'ottobre del 1398.J. fu attivo a Gand, regione di cui era probabilmente originario, [...] 650-651; V. van der Haeghen, s.v. Jan van der Asselt, in Thieme-Becker, II, 1908, pp. 197-198; H. Rousseau, Relevés exécutés par M.C. Tulpinck des peintures murales anciennes décorant divers monuments de la Belgique, cat., I, Bruxelles 1926, pp. 157 ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...