Musica
Spettacolo, detto anche melodramma, in cui l’azione teatrale si sviluppa attraverso la musica e il canto. Pur assumendo denominazioni diverse a seconda di argomento (o. buffa, o. seria), epoca e [...] la querelle des bouffons, la polemica cioè tra i sostenitori dell’o. francese e quelli che (con in testa J.-J. Rousseau) preferivano i ‘buffonisti’ italiani.
L’Ottocento
Dopo l’esperienza di L. Cherubini, G. Spontini e S. Mayr, nei primi anni del ...
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PARCHI NAZIONALI
Valerio Giacomini
. Collegamemo storico. - Le prime iniziative moderne di creazione di spazi riservati per la conservazione della natura risalgono al secolo scorso, ma si tratta di [...] ai pittori e ai nuovi amanti della natura, che leggevano con ardore le pagine di Bernardin de St. Pierre, di Rousseau e di Humboldt.
Veniva dunque delineandosi l'immagine di spazi naturali da tutelare, ma nello stesso tempo da rendere accessibili ...
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Sociologo statunitense, nato ad Altus (Oklahoma) il 23 febbraio 1927. Laureato a Harvard (1950), dove ha conseguito la specializzazione in Sociologia (1955), insegna alla University of California di Berkeley. [...] , la sua analisi della trasformazione dei valori secolari in valori sacri, da cui il noto concetto, mutuato da J. J. Rousseau, di civil religion, definita da B. "una dimensione religiosa pubblica che è espressa in una serie di credenze, simboli ...
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denaro
Jérémie Barthas
M. usa in genere il plurale danari; di rado il singolare danaio. Il d. è oggetto di un originale paradosso in uno dei capitoli più importanti e controversi dei Discorsi: «I danari [...] venne colto da lettori attenti, quali Francis Bacon o Jean-Jacques Rousseau.
I denari di Machiavelli
Il padre di M., Bernardo (→), economica della nazione (Della Moneta, II iv). Jean-Jacques Rousseau (→) assunse il paradosso di M. sul d. nel capitolo ...
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CAVRIANI, Federico
Renzo Paci
Decimo di tredici figli, nacque a Mantova il 16 sett. 1762 dal marchese Ferdinando e da Maria Rosa, Bentivoglio D'Aragona. La famiglia antica e illustre era anche, secondo [...] Marche. Pesaro nel triennio rivoluzionario (1796-1799), in Studia Oliveriana, X(1962), pp. 23-25; S. Rota Ghibaudi, La fortuna di Rousseau in Italia (1750-1815), Torino 1961, pp. 247-49; E. Faccioli, Mantova. Le lettere, III, Mantova 1963, pp. 190 s ...
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MILESI, Bianca
Arianna Arisi Rota
MILESI, Bianca. – Ultima di cinque figlie, nacque a Milano il 22 maggio 1790 da Giovan Battista e da Elena Viscontini. Il padre aveva proseguito con successo le attività [...] in Toscana e poi in Svizzera, e consentendole varie e ampie letture, tra le quali opere di Hume, Rousseau, Voltaire. Manifestata una spiccata predisposizione per il disegno e la pittura, poté frequentare artisti di rilievo della Milano napoleonica ...
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LEVI, David
Fulvio Conti
Figlio di Salomone Vita e di Milca Pugliese, nacque a Chieri (presso Torino) il 6 nov. 1816, anche se in un suo scritto autobiografico (Ausonia. Vita d'azione, dal 1848 al 1870, [...] membro della Giovine Italia. Qui lesse i classici italiani e i libri proibiti di Voltaire, D. Diderot, J.-J. Rousseau, L. Simonde de Sismondi, C. Botta, e restò particolarmente impressionato dalla Storia della grandezza e decadenza dell'Impero romano ...
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OBIZZI, Ferdinando
Maria Toscano
OBIZZI, Ferdinando. – Nacque a Padova il 9 settembre 1701 dal marchese Tomaso e dalla nobildonna fiorentina Alessandra Pecori, nella dimora dell’antica e prestigiosa [...] civile, temi affrontati con l’atteggiamento equanime del buonsenso che, pur ponendo in luce la bontà delle teorie sociali di Rousseau, ne mette in risalto gli aspetti utopistici, come il concetto di uguaglianza tra gli uomini. Se le questioni sociali ...
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mimesis
Traslitt. dal gr. μίμησις, der. di μιμέομαι «imitare», letter. «imitazione». Con il concetto di μίμησις (o di ὁμοίωσις «assimilazione») Platone designa la somiglianza delle cose empiriche all’idea [...] ’estetica dell’empirismo inglese, in partic. con Burke, il quale allontana la poesia, che agisce sulle emozioni, dalla m.; con Rousseau, il quale vagheggia l’ideale di un’arte che nasce dall’esigenza di esprimere sentimenti e passioni; con la nascita ...
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autorità Fondamento di legittimità del potere in generale. Nel Digesto (533) di Giustiniano, fonte di autentica a. è solo Dio, garante della giustizia. L’elaborazione del concetto moderno e laico di a., [...] dell’uomo, condizionano l’esercizio dell’a. e ne costituiscono il fondamento. Nel Contratto sociale (1762), J.-J. Rousseau teorizza un’a. politica come emanazione della ‘volontà generale’. Nel Novecento, viene meno la fiducia nell’a. sovrana dello ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...