Teologo e storico luterano del cristianesimo (Annaberg, Sassonia, 1666 - Perleberg 1714). Dapprima insegnante privato a Quedlinburg e Allstadt e prof. a Giessen (1697-98), avvertendo l'insufficienza del [...] (contrasto tra il bene e il male, che l'illuminato giudica serenamente), segna il passaggio dalla storia della Chiesa a quella del cristianesimo ed esercitò un vasto influsso: per es. su J. L. Mosheim e J. S. Semler, e anche su Rousseau e Goethe. ...
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MELOLOGO (dal gr. μέλος "melodia" e λόγος "parola")
Gastone ROSSI-DORIA
Con questo termine si designa in Italia un genere di composizione (cui altrove corrisponde, nelle varie forme linguistiche, l'impropria [...] oratorî; e nel 1775 (dopo un Pygmalion, rappresentato nel 1763 a Parigi sotto il nome di J.-J. Rousseau, ma composto, tranne due pezzi del Rousseau, da H. Coignet) seguivano i due più importanti saggi che siano apparsi di melologo teatrale: Ariadne e ...
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Nato a Saint-Sauveur-le-Vicomte nel 1808, morto a Parigi nel 1889, romanziere e critico di spiriti fieramente legittimisti e cattolici in tempi di democrazia, da tale contrasto pensava derivasse la poca [...] immoralità. Il d'Aurevilly rispose che il suo cattolicesimo, vigoroso e sano, disdegnava "le vili decenze", difese per es., dal Rousseau, e che le sue audacie miravano "à terroriser le vice". Seguirono L'Ensorcelée (1854), che è a giudizio di molti ...
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PASSERONI, Gian Carlo
Mario Marcazzan
Sacerdote e poeta, nato a Nizza l'8 marzo 1713, morto a Milano il 26 dicembre 1803. Si recò, ancora giovane; a Milano, e dal 1727 se ne allontanò soltanto per brevi [...] accompagnata da intenzioni moralistiche che preludono alla satira più profonda e amara del Parini. Il poema fu lodato dal Rousseau, e lo Sterne ne trasse forse l'idea del suo romanzo umoristico. Arguzia, lepidezza e battute salaci ravvivano a ...
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PRADIER, James (Jean-Jacques)
Rudolf Kaufmann
Scultore, nato il 23 maggio 1792 a Ginevra, morto il 4 giugno 1852 a Rueil, presso Parigi. Fratello minore dell'incisore Charles-Simon P., James P. è il [...] nell'arco di trionfo dell'Étoile (1833), la fontana Molière (1842) in via Richelieu; in Ginevra la statua bronzea del Rousseau, nonché gli ottimi bozzetti in terracotta nel museo.
Bibl.: P. Baud-Bovy, in Brun, Schweiz. Künstler-Lexikon, II, 1908; L ...
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Tocqueville, Alexis de
Mario Tesini
Scrittore politico francese, nato a Parigi nel 1805 e morto a Cannes nel 1859. Discendente per parte di padre da antica aristocrazia normanna e, dal lato materno, [...] diretto all’opera di M. (T. è del resto assai parco di citazioni e persino i nomi di Montesquieu e di Rousseau, autori che sappiamo di frequentazione costante, risultano pressoché assenti dalle sue pagine), del rapporto di T. con M. siamo informati ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] lavoro, l'educazione dello spirito e del corpo a piccoli sacrifici, a privazioni e a disagi" (Rodolico, I, p. 21). Rousseau sarebbe stato ben presente in questo momento educativo di C. A., per opera appunto del Vaucher, considerato un "devoto" (Costa ...
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VALSECCHI, Antonio
Massimo Mancini
(in religione Antonino). – Nacque a Verona il 25 dicembre 1708 dal veronese Giordano e dalla vicentina Elisabetta Orgiana.
A diciassette anni entrò nell’Ordine dei [...] ultima parte della sua vita, tentò di redigere un complesso di vite parallele sullo stile di Plutarco, che avrebbe dovuto comprendere Rousseau e Voltaire, Thomas Hobbes e Benedetto Spinoza; ma la morte gli impedì di portarlo a termine e solo nel 1816 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Padre della metafisica, Giorgio de Chirico apre una strada del tutto nuova alla [...] primo aveva trasposto il mondo del sogno sulla tela e lo aveva restituito più reale del reale. Anche nell’opera di Rousseau gli oggetti appaiono sproporzionati, i colori compatti e assoluti e la luce sospesa in un tempo non misurabile; in de Chirico ...
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Opera in cui sono raccolte e ordinate sistematicamente nozioni di tutte le discipline o di una sola di esse. La parola viene dal greco ἐγκύκλιος παιδεία, «istruzione circolare, insieme di dottrine che [...] in un’opera ben più vasta e innovativa cui collaborarono i migliori ingegni del tempo (Voltaire e Montesquieu per la letteratura, J.-J. Rousseau per la musica, G.-L. Buffon e P.-H. d’Holbach per le scienze, F. Quesnay e R.-J.Turgot per l’economia ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...