Lusso
Massimo Donà
Il termine lusso deriva dal latino luxus, che indica sovrabbondanza, eccesso. Parlare di l. significa dunque riferirsi a qualcosa di non necessario, che va al di là di ciò che è sufficiente [...] di cui Re Sole diventò emblema parlava di un mondo destinato a finire; ma alla spietata critica rivolta da J.-J. Rousseau al l. in quanto sintomo di decadenza e di disuguaglianza va sin d'ora contrapposta la riflessione hegeliana, secondo la quale ...
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Ideologia
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Ideologia
sommario: 1. Il secolo delle ideologie. 2. Dalle guerre ideologiche alle guerre di religione. 3. Ideologie e movimenti no global. 4. L'ideologia [...] la via del lavoro costrittivo, della gerarchia sociale, della distruzione dell'ambiente, della guerra e della schiavitù. Non siamo molto lontani da Rousseau e dal mito del buon selvaggio, che vive in armonia con la natura e con i suoi simili. Mentre ...
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Divisione del lavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione del lavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] del lavoro; ma la reazione di Marx ha radici più profonde e risale a una visione dell'uomo che Marx deriva da Rousseau e Hegel, a un'antropologia in cui l'essenza dell'umanità consiste sì nell'esperienza del lavoro, ma un'esperienza universale ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] litterature. A study of the Greek and Latin commentaries on Genesis, Chicago, University of Chicago Press, 1912.
Rousseau 1994: Rousseau, Philip, Basil of Caesarea, Berkeley, University of California Press, 1994.
Saffrey 1954: Saffrey, Henry-D., Le ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rinascimento: oltre la costruzione dei ‘moderni’
Michele Ciliberto
Quando si parla di movimenti come il Rinascimento – o anche l’Illuminismo – che contengono nella loro stessa definizione un giudizio [...] , precisa d’Alembert, non realizzato e compiuto una volta per sempre; perché – a differenza di quanto pensa Jean-Jacques Rousseau, con il quale egli polemizza in modo esplicito – è possibile ripiombare nella barbarie, nuovamente. La civiltà non è un ...
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Utopia
Bronislaw Baczko
Utopia, utopie
Fin dalla sua apparizione il termine 'utopia', coniato da Thomas More, presenta un carattere volutamente ambiguo e polisemico. Esso designa innanzitutto l'opera [...] sistemi educativi atti a formare dei cittadini liberi, illuminati e dediti al bene comune (per esempio Comenio, Rousseau, Condorcet, Pestalozzi). L'educazione si presenta come la condizione preliminare della rigenerazione sociale e anzi come una ...
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natura
Anna Lisa Schino
Le cose e gli esseri attorno a noi e non da noi prodotti
Il mondo, in tutte le sue manifestazioni, è oggetto di continua osservazione e interpretazione da parte dell’uomo. Alcuni [...] di un ordine socio-politico, basato sull’esaltazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.
In campo morale Rousseau insiste su un ritorno alla natura per il conseguimento della felicità individuale e di un nuovo equilibrio nelle relazioni ...
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BARILLARI, Michele
Franco Tamassia
Nato a Reggio di Calabria il 25 ott. 1872 da Bruno e da Mariangela Borruto, si trasferì a Messina ove, dopo aver pubblicato alcuni studi (La satira latina, Messina [...] di persona giuridica introduce direttamente all'idea di Stato. Fondamento dello Stato è la volontà, ed è stato merito di Rousseau - riconosce il B. - l'aver posto tale fondamento, anche se in lui la volontà viene vista sotto una dimensione soggettiva ...
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(o eguaglianza) Condizione di cose o persone che siano tra loro identiche, o abbiano le stesse qualità, gli stessi attributi in ordine a determinate relazioni. In particolare, condizione per cui più persone [...] che arrivava a prevedere perfino l’abolizione della proprietà. Babeuf subiva in ciò l’influenza di J.-J. Rousseau, che aveva attribuito alla nascita della proprietà e al processo di incivilimento l’origine delle disuguaglianze. Una rivendicazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...] sociale, che già pongono innanzi – anche per i classici assunti a referenti (Thomas Hobbes e Giambattista Vico, Jean-Jacques Rousseau, Georg Wilhelm Friedrich Hegel e l’idealismo, per dir solo dei maggiori) – i problemi del mondo moderno visti nell ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...