società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] un ordine formale che consolidi le prerogative dei singoli e renda possibile la coesistenza degli arbitri privati.
Per J.-J. Rousseau, la condizione naturale dell’uomo si presenta non come un originario stato di innocenza ma di semibestialità, e la s ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] le ineguaglianze naturali non devono essere accresciute attraverso le ineguaglianze dei diritti. Il contratto sociale di Rousseau implica un'alienazione dell'uomo, mentre per Bourgeois si tratta di istituire la libertà attraverso la solidarietà ...
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Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] è nato per il lavoro così come l'uccello è nato per cantare" (Saci), poiché nulla è stato dato gratuitamente all'uomo. Rousseau ha potuto vantare la bellezza della natura che può esser fonte d'ispirazione per i poeti; ma, secondo un'espressione un po ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] della civiltà è destinato a trasformare la natura umana, a rendere l'uomo diverso e migliore. La critica di Rousseau veniva assorbita trasponendo lo stato ideale dell'umanità dal remoto passato a un futuro altrettanto remoto.
La civiltà come ...
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Stampa
Martyn Lyons
Introduzione
L'invenzione della stampa rappresenta una delle numerose svolte che segnarono sia la storia materiale del libro occidentale, sia l'evoluzione del rapporto tra lettore [...] dalla Facoltà di teologia della Sorbona e dal Parlamento di Parigi, che nel 1762 ordinò l'arresto di Jean-Jacques Rousseau dopo la pubblicazione dell'Émile.
Le condanne al carcere della Bastiglia per reati connessi all'editoria raggiunsero il loro ...
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Integrazione sociale
Richard Münch
Introduzione
L'integrazione sociale è uno stato della società in cui tutte le sue parti sono saldamente collegate tra loro e formano una totalità delimitata rispetto [...] moderna soprattutto come un mutamento strutturale della solidarietà. La concezione di Durkheim risente dell'influsso di Rousseau, Saint-Simon e Comte. Rousseau, nel Contratto sociale, individuava le radici di tutti i mali della società nello sviluppo ...
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Immagini dalle arti figurative occidentali
Madia Milano
Il repertorio di immagini presentato in questo capitolo e il testo che lo accompagna intendono costituire una traccia per orientarsi tra le innumerevoli [...] proiezione bruciante del travaglio dell'artista. Il corpo entra a far parte di un mondo di straordinaria fantasia con Henri Rousseau, detto il Doganiere, in scene dove la libertà pittorica si unisce a risonanze simboliste; le sue creature hanno forme ...
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Utopia
Bronislaw Baczko
Utopia, utopie
Fin dalla sua apparizione il termine 'utopia', coniato da Thomas More, presenta un carattere volutamente ambiguo e polisemico. Esso designa innanzitutto l'opera [...] sistemi educativi atti a formare dei cittadini liberi, illuminati e dediti al bene comune (per esempio Comenio, Rousseau, Condorcet, Pestalozzi). L'educazione si presenta come la condizione preliminare della rigenerazione sociale e anzi come una ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] dalla pressione delle consuetudini finendo per conformarvisi. Ciò contribuisce a spiegare perché pensatori quali J. Locke, J.-J. Rousseau e I. Kant abbiano paventato il formarsi di abitudini, intese come puro adeguamento ai costumi della società, e ...
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JESI, Furio
Domenico Proietti
Nacque a Torino, il 19 maggio 1941, da Bruno e Vanna Chiron, in una famiglia di agiata condizione e buone tradizioni culturali.
Il padre, ufficiale di cavalleria, morì [...] collocano, invece, i profili Kierkegaard (Fossano 1972; nuova ed., a cura e con postfazione di A. Cavalletti, Torino 2001), Rousseau e Pascal (1972 e 1974, entrambi nella collana "Cosa ha veramente detto…" dell'editore Ubaldini di Roma). I temi più ...
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rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...