BONARDI, Francesco
Arturo Bersano
Nacque in Villanova, presso Casale Monferrato, il 30 genn. 1767, da Domenico e da Caterina Demichelis; il padre era un piccolo proprietario e artigiano ed il nonno [...] di scuola. Il B. si formò nel seminario di Casale, allora fortemente penetrato di fermenti giansenisti; la lettura di Rousseau, da lui considerato il più sincero discepolo di Cristo, fece avvicinare il B. agli ideali giacobini ed a quel giacobinismo ...
Leggi Tutto
BISSATI, Giuseppe Ottaviano
Ada Ruata
Nato a Felizzano (Alessandria) verso il 1750, si dedicò agli studi giuridici, coltivando anche interessi letterari, scientifici, economici. Nel 1779 pubblicò a [...] di originalità, ma testimonia la sicura conoscenza del diritto e la buona cultura del B., che cita spesso e appropriatamente Montesquieu, Rousseau, Genovesi.
Il B. fu avvocato di grande successo, tanto che Vittorio Amedeo III il 7 dic. 1784 lo nominò ...
Leggi Tutto
DORIA, Giannettino (Giovanni)
Maristella Cavanna Ciappina
Nobile genovese, figlio di Tomaso e di Maria Grillo, fu erede e luogotenente di Andrea Doria.
L'essere stato designato successore del grande [...] e teatrale piuttosto che storico del termine (come del resto è stato trattato nelle pagine, tra gli altri, di Rousseau e di Schiller); ed anche tutte le antiche testimonianze finiscono col lasciare suggestivamente aperti i problemi di ordine ...
Leggi Tutto
GENTILE, Panfilo
Maurizio Griffo
Nacque a L'Aquila il 28 maggio 1889, primogenito di Vincenzo, avvocato e uomo politico (fu anche presidente della Provincia), e di Giuseppina Giorgi. Dopo la laurea [...] principio kantiano dell'uguale libertà e dignità di ciascuno nel concetto di Stato di J.G. Fichte, in Rousseau, nelle idealità della Rivoluzione francese.
Neutralista intransigente, rimase costantemente avverso alla guerra anche dopo lo scoppio del ...
Leggi Tutto
GIOBERTI, Vincenzo
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 5 apr. 1801 da Giuseppe, impiegato, e da Marianna Capra. Un dissesto finanziario del padre, morto prematuramente, rese molto precarie le condizioni [...] Platone, s. Agostino, F. Bacon, J.-B. Bossuet, G. Vico, G.W. von Leibniz, N. de Malebranche, G.S. Gerdil, J.-J. Rousseau e I. Kant. Quest'ultimo, unitamente alla "scuola scozzese" di Th. Reid, appariva al G. il filosofo che aveva riportato "nel campo ...
Leggi Tutto
BREGLIO, Giuseppe Roberto Solaro di
Giuseppe Ricuperati
Nacque in Piemonte, forse a Govone (Cuneo), intorno al 1680 da Ottavio Francesco dei conti di Govone e da Maria Provana di Druent.
La sua famiglia [...] , di cui il più noto fu Roberto, che ebbe l'incarico di ambasciatore a Parigi e fu amico di Montesquieu, Voltaire e Rousseau.
Verso la fine del 1718, mentre la carriera militare gli stava dando una grossa delusione, il R. ebbe l'incarico di ministro ...
Leggi Tutto
CAVRIANI, Federico
Renzo Paci
Decimo di tredici figli, nacque a Mantova il 16 sett. 1762 dal marchese Ferdinando e da Maria Rosa, Bentivoglio D'Aragona. La famiglia antica e illustre era anche, secondo [...] Marche. Pesaro nel triennio rivoluzionario (1796-1799), in Studia Oliveriana, X(1962), pp. 23-25; S. Rota Ghibaudi, La fortuna di Rousseau in Italia (1750-1815), Torino 1961, pp. 247-49; E. Faccioli, Mantova. Le lettere, III, Mantova 1963, pp. 190 s ...
Leggi Tutto
LEVI, David
Fulvio Conti
Figlio di Salomone Vita e di Milca Pugliese, nacque a Chieri (presso Torino) il 6 nov. 1816, anche se in un suo scritto autobiografico (Ausonia. Vita d'azione, dal 1848 al 1870, [...] membro della Giovine Italia. Qui lesse i classici italiani e i libri proibiti di Voltaire, D. Diderot, J.-J. Rousseau, L. Simonde de Sismondi, C. Botta, e restò particolarmente impressionato dalla Storia della grandezza e decadenza dell'Impero romano ...
Leggi Tutto
CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] lavoro, l'educazione dello spirito e del corpo a piccoli sacrifici, a privazioni e a disagi" (Rodolico, I, p. 21). Rousseau sarebbe stato ben presente in questo momento educativo di C. A., per opera appunto del Vaucher, considerato un "devoto" (Costa ...
Leggi Tutto
CATINELLI, Carlo
Sergio Cella
Nacque a Gorizia il 30 marzo 1780,secondogenito di Carlo, agiato possidente d'origine modenese, e di una Elisabetta di cui si ignora il cognome.
Iniziò gli studi nel collegio [...] il C. fu chiamato a Verona, promosso primotenente e assegnato allo Stato Maggiore della brigata del gen. L. Rousseau che guardava i passaggi del Mincio; partecipò così alle sfortunate operazioni della brigata, costretta a ripiegare dal Mincio, poi ...
Leggi Tutto
rousseauiano
〈russoi̯àno〉 (o russoiano; anche, meno com., russoviano) agg. – 1. Appartenente o relativo a J.-J. Rousseau 〈rusó〉, scrittore, filosofo e teorico politico-sociale svizzero (1712-1778) e alle sue dottrine: il pensiero politico,...
nazionalita
nazionalità s. f. [dal fr. nationalité, der. di national «nazionale»]. – 1. Il fatto d’essere nazionale, di costituire cioè una nazione, di avere carattere di nazione. Con questo sign., si usa quasi esclusivam. nell’espressione...