VINO
Adolfo Cecilia
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Luca Maroni
(XXXV, p. 388; App. II, II, p. 1115; App. III, II, p. 1097; App. IV, III, p. 824)
Produzione. - La produzione mondiale di v. ha toccato le punte massime nella seconda [...] 1) è quindi quella di un v. che dà il frutto originario, limpido e definito, aumentato da un filone gusto-aromatico balsamico derivato dal rovere; l'ipotesi 2) è invece quella di un v. che non dà frutto, ma che dà un qualcosa la cui radice è frutto ...
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VASSOIO
Filippo Rossi
Sorta di piatto fornito di sponde e destinato sia a contenere vivande sia a sostenere uno o più recipienti (vasi, ecc.). Di questa sorta di piatto si ha menzione fino dal Medioevo; [...] le forme anche ellittiche con ricca decorazione a rilievo (cfr. per es. i vassoi urbinati del servizio di Guidobaldo II della Rovere, Firenze, Museo Nazionale) che è caratteristica pure della ceramica francese di B. Palissy. Dopo il sec. XVI la forma ...
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rovere
róvere s. f. o m. [lat. rōbur -bŏris «quercia»]. – 1. Pianta delle fagacee (Quercus petraea), detta anche quercia rovere o eschia, che cresce in Europa e in Anatolia, dove forma boschi, ed è anche coltivata in numerose varietà: alta...
quercia
quèrcia (tosc. quèrce) s. f. [lat. quercea, agg. femm. di quercus -us «quercia» (e da questo il nome lat. scient. del genere Quercus)] (pl. -ce, tosc. -ci). – 1. a. Nome delle piante del genere Quercus, famiglia fagacee, che comprende...