Psicologo, teorico del cinema e critico d'arte tedesco naturalizzato statunitense (Berlino 1904 - Ann Arbor , Michigan, 2007). Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, si occupò approfonditamente del rapporto tra percezione e arte. Sottolineò inoltre il carattere strutturante, formativo e creativo dell'atto del vedere.
Vita e opere
Studiò psicologia sperimentale a Berlino, interessato ...
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PASINETTI, Francesco
Giovanna Rendi
PASINETTI, Francesco. – Nacque il 1° giugno 1911 a Venezia, primogenito di Carlo, medico, e di Maria Ciardi, figlia a sua volta del pittore vedutista Guglielmo.
La [...] in Italia e si basò essenzialmente sulle pochissime opere dedicate all’argomento, in particolare Film come arte di RudolfArnheim, pubblicato l’anno precedente (ma tradotto in italiano solo nel dopoguerra); in essa Pasinetti insistette sull’autonomia ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] sommità del fono-film'. Ovvero dalla novità esplosiva dello sviluppo del cinema sonoro, che aveva gettato tanti teorici (come RudolfArnheim) e registi (Charlie Chaplin, Erich von Stroheim) in un panico paralizzante in quanto per molti il cinema come ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] solo in quest'opera viene analizzato il pensiero dei grandi 'sistematori' come Béla Balázs, Vsevolod I. Pudovkin, Ejzenštejn, RudolfArnheim, ma vengono fatte conoscere le teorie, tra gli altri, di Paul Rotha e analizzato nel dettaglio il contributo ...
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Barbaro, Umberto
Edoardo Bruno
Critico, teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, scrittore e autore teatrale, nato ad Acireale il 3 gennaio 1902 e morto a Roma il 19 marzo 1959. Fu figura di [...] lo avesse appassionato tanto da annunciare di voler scrivere un Nuovo Laocoonte (titolo che era stato poi utilizzato da RudolfArnheim, di cui B. fu allievo e amico), aveva di fatto sempre negato che un procedimento specifico delle arti singole ...
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Chiarini, Luigi
Paolo Bertetto
Critico e teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 20 giugno 1900 e morto ivi il 12 novembre 1975. Uomo di cinema completo attraversò la cultura [...] la rivista "Bianco e nero", grazie alla quale vennero presentati in Italia testi significativi di teorici del cinema, da RudolfArnheim a Béla Balász, da Sergej M. Ejzenštejn a Paul Rotha, nonché una collana di volumi. Scrisse contributi teorici ...
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Hinrich, Hans
Riccardo Martelli
Regista e attore cinematografico e teatrale tedesco, naturalizzato italiano, nato a Berlino il 27 novembre 1903 e morto ivi il 30 ottobre 1974. Esponente dell'avanguardia, [...] a Cinecittà un ambiente più tollerante e accogliente, come successe in quegli stessi anni ad altri ebrei tedeschi o austriaci come RudolfArnheim, Max Ophuls o Max Neufeld. I film che girò (in cui il suo nome compare quasi sempre affiancato a quello ...
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