Uomo politico e scrittore colombiano (Bogotà 1827 - ivi 1908). Fu presidente provvisorio della repubblica nel 1898, e presidente dal 1900 al 1904. M. fu un notevole filologo, direttore dell'Accademia Colombiana; [...] pubblicò varie opere di filologia (Tratado completo de ortografía castellana, 1858; Cartas a don Rufino J. Cuervo, 1886-89), liriche (Poesías, 1867) e romanzi (Blas Gil, 1896; El moro, 1897; Amores y leyes, 1898). ...
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Vescovo di questa città (nel Ponto), successe ad Eulalio che, cacciato da Amasea per opera degli ariani, vi ritornò dopo la morte di Valente (9 agosto 378); nell'omelia contro la festa delle calende parla [...] della morte di Rufino (395) e dell'eunuco Eutropio (sotto Arcadio) come di fatti recenti. Al dire di Fozio (Quaest. Amphil., 312), pervenne a un'estrema vecchiaia. Il suo successore fu Palladio, che prese parte al concilio di Efeso (431). Possiamo ...
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Imperatore romano d'Oriente (377-408 d. C.). Figlio di Teodosio I, alla morte di questo (395) ereditò solo la parte orientale dell'Impero, mentre l'occidentale spettò al fratello Onorio. In un momento [...] molto delicato per l'Impero, regnò assai debolmente, dominato dalla volontà della moglie Eudossia e dei suoi ministri, prima Rufino, quindi Eutropio. Durante il suo regno si ebbero incursioni degli Unni in Asia, dei Visigoti in Tracia e in Mesia, che ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] storia in memoria di Sandro Leanza, Soveria Mannelli 2004, pp. 337-361, ove tra l’altro è condotto un interessante parallelo tra Sulpicio e Rufino.
59 Cfr. Sulp. Sev., chron. II 33,1-2.
60 Cfr. Sulp. Sev., chron. II 33,2-4.
61 Cfr. Sulp. Sev., chron ...
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Teologo e canonista (Orléans 1128 - Tournai 1203). Studiò all'univ. di Bologna; entrato fra i canonici di Saint-Euverte a Orléans, ne divenne abate (1165); dal 1192 vescovo di Tournai. Autore di Sermones, [...] di una Summa Decreti (che segue le orme di quelle di Paucapalea, di Rolando e di Rufino), di numerose epistole e di un componimento ritmico (Quoddam figmentum Bononiae metrice compositum). ...
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Scrittore e asceta cristiano (n. Ibera, nel Ponto, 346 - m. in Egitto 399). Asceta, fu seguace di Clemente e di Origene. Le sue opere, condannate dal 5º concilio ecumenico come origeniste, ci sono giunte [...] e di là nel deserto egiziano di Nitria presso s. Macario (388), dove visse facendo l'amanuense fino alla morte. I contatti con Rufino prima e con l'ambiente alessandrino poi (Teofilo di Alessandria gli offrirà un vescovato) fecero di E. un seguace di ...
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INNOCENZO IV
AAgostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi nacque a Lavagna (Genova) non oltre il 1190 da una delle famiglie più potenti della costa orientale della Liguria che dominava su un'ampia [...] 23 novembre 1166, confermato il 13 marzo 1174 da una nuova intesa tra quella città e il capostipite dei Fieschi, il conte Rufino, con i propri figli Ugo e Guirardo, non solo i conti di Lavagna si videro riconosciuto un certo ruolo nel governo locale ...
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La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] e Concordia (A.A., 25), Udine 1984, pp. 69-88; Id., Rapporti fra Concordia e Aquileia in epoca tardoantica, in AA.VV., Rufino di Concordia e il suo tempo (A.A., 31), II, Udine 1987, pp. 157-169.
51. Giuseppe Cuscito, Gradi e funzioni ecclesiastiche ...
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GIOVANNI da Faenza
Giuseppe ERMINI
Canonista italiano; nato a Faenza, fu vescovo di questa città dal 1161 al 1190, anno in cui morì partecipando alla terza crociata al seguito di Federico I. È autore [...] di una Summa al Decreto di Graziano, priva peraltro di originalità, e compilata quasi esclusivamente sulle somme di Rufino e di Stefano di Tournais, e di una Glossa al Decreto stesso, che fu conosciuta e molto studiata dai canonisti (Parigi 1505).
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APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] col. 1567c-d; Comm. ser. 117 in Mt. 27, 3-10, ivi, col. 1769c; Rufino, Comm. in simb., 38, PL, XXI, coll. 374d-375a). Di questi, alcuni erano rigettati come eretici (Ireneo, Adv. haer., 1, 20, 1, PG, VII, col. 653a; Decretum gelasianum, 6, 7, PL, LIX ...
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rufinismo
s. m. [der. del lat. rufus «rosso»]. – In zoologia, anomalia del colore del piumaggio e del pelo, che si trova talvolta in natura in alcune specie di uccelli e di mammiferi, per cui il colorito generale dell’animale è rossiccio.
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...