BARTOLUCCI, Rufino (Bartholutius, Rufinus; fra' Rufino d'Assisi)
Paolo Veronese
Si hanno notizie del B. a partire dal maggio 1510. Negli Atti capitolari della cattedrale di Padova si ricorda infatti [...] che in quel giorno venne ricevuto "venerabilis sacre theologie magister Dominus Rufinus de Assisio, futurus magister cantus". Dal titolo di "venerabilis magister", che gli viene dato, si può arguire che, ...
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Scrittore ecclesiastico (Concordia, presso Aquileia, 345 circa - Messina 410). Monaco ad Aquileia, in Egitto, in Palestina, poi ancora in Italia (Aquileia e infine Messina); amico e condiscepolo di s. Girolamo, venne con lui in polemica violentissima intorno all'ortodossia di Origene, decisamente affermata da R., che aveva fatto una traduzione del De principiis. L'opera di scrittore di R. consta quasi ...
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Romano, successe a Siricio il 26 nov. 399. Scoprì a Roma eretici manichei e condannò gli scritti di Origene prendendo posizione contro Rufino nella polemica tra quest'ultimo e S. Gerolamo. Morì il 19 dic. [...] 401 e fu sepolto nel cimitero di s. Ponziano. Lo pseudo-Isidoro e Graziano gli attribuiscono alcune decretali, apocrife. Festa, 27 aprile ...
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Scrittore ecclesiastico (Alessandria 312 circa - ivi fra il 395 e il 399). Fu a capo del Didaskalèion alessandrino, e vi ebbe discepoli Rufino e Girolamo. Delle sue numerosissime opere restano pochi frammenti [...] di quelle esegetiche nelle catene bibliche, e, delle opere dommatiche, il De Spiritu Sancto (nella versione latina), il De Trinitate e un Contra manichaeos, mutilo. D. non mostra né nelle une né nelle ...
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Patriarca (m. 412) di Alessandria d'Egitto (dal 385). Lottò contro il paganesimo (indusse i fedeli a distruggere il Serapeum con la famosa biblioteca), cercò di moderare la controversia tra s. Girolamo [...] e Rufino, intervenne nelle controversie origeniane dapprima favorendo i seguaci di Origene, poi perseguitandoli. E di origenismo accusò il suo avversario s. Giovanni Crisostomo ottenendone la deposizione (403), ma fu per questo scomunicato dal papa ...
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Vescovo di Aquileia (387 circa - 407 circa). Uno dei più dotti teologi del tempo, compose omelie sul Vangelo di Matteo. Amico di s. Gerolamo, che gli dedicò alcuni dei suoi commentarî biblici, e di Rufino. ...
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Titolo («leggenda dei tre compagni») dato alla raccolta di notizie sulla vita di s. Francesco e sui primordi della famiglia francescana, dettate, per invito del capitolo generale dell’ordine, da tre discepoli [...] del santo: frate Leone, frate Rufino, frate Angelo da Rieti. ...
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Raccolta latina di biografie leggendarie di santi, formatasi nel 6° sec. utilizzando largamente biografie e leggende relative agli eremiti dell’Egitto già compilate in lingua greca (Apophthegmata patrum), [...] via via arricchita e interpolata. Contiene scritti di s. Girolamo, Rufino, Sulpicio Severo, Cassiano ecc. (l’edizione più completa è quella pubblicata ad Anversa nel 1615 dal gesuita H. Rosweyde). In Italia il suo volgarizzamento, a opera di D. ...
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Martire (n. Berito, Fenicia - m. 309), presbitero a Cesarea; fu maestro di Eusebio di Cesarea che ne tramanda alcune notizie; scrisse un'apologia per Origene (perduta nell'originale), della quale ci resta [...] il 1º libro nella trad. latina di Rufino. Festa, nel Martirologio romano, 1º giugno. ...
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Compagno (m. 1271) di s. Francesco, che lo volle come segretario e confessore e che per lui scrisse le Laudi del Signore. Forse già sacerdote quando divenne seguace del santo d'Assisi, dopo la sua morte [...] scrisse, con i confratelli Angelo e Rufino, la Legenda trium sociorum; interessanti per la storia del primitivo francescanesimo (alle opere di frate L. si riallacciarono gli spirituali) sono i Verba sancti Francisci e il De intentione regulae sancti ...
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rufinismo
s. m. [der. del lat. rufus «rosso»]. – In zoologia, anomalia del colore del piumaggio e del pelo, che si trova talvolta in natura in alcune specie di uccelli e di mammiferi, per cui il colorito generale dell’animale è rossiccio.
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...