BIANCHINI, Francesco
Salvatore Rotta
Primogenito di Gaspare e di Cornelia Vailetti, nacque a Verona il 13 dic. 1662. Compì la propria formazione presso il collegio di S. Luigi dei padri gesuiti in Bologna, [...] accozzata "perché i mattematici facilmente potranno farne una esattissima" (cfr. Nicolini). Sarà utile infatti a Cristopher Maire e RuggeroBoscovich quando nel 1755 si posero, d'ordine del pontefice Benedetto XIV, a riformare due gradi del meridiano ...
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CORRER, Pietro
Paolo Preto
Nato a Venezia da Giovanni ed Elena Lando il 18 giugno 1707, percorse una brillante carriera nelle magistrature minori della Repubblica: capitano di Vicenza nel 1736, dal [...] nella primavera successiva raggiunse via mare la nuova sede, conducendo seco, secondo una vecchia consuetudine, il celebre scienziato RuggeroBoscovich (il primo dispaccio da Pera è del 4 maggio 1761).
I rapporti tra le due potenze per secoli nemiche ...
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AGENO, Francesco Maria
Giuseppe Oreste
Nacque a Recco (Genova) il 20 apr. 1727 da Battistino. Non si hanno notizie sui suoi studi e la sua prima attività: ma dovette presto aver rilievo nella vita culturale [...] tenore di vita (la sua casa era un vivace ritrovo della cultura londinese: nel 1760 vi fu ospitato il gesuita RuggeroBoscovich, che vi completò il poema De solis ac lunae defectibus, che nelle edizioni successive a quella londinese del 1760 contiene ...
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L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] La lista dei pedagoghi dell'ordine include nel corso del XVII sec. molti matematici illustri e diversi, per esempio Ruggero Giuseppe Boscovich, Girolamo Saccheri e Leonardo Ximenes, nel XVIII. Oltre a dare spazio ai matematici e ai filosofi naturali ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] XVIII sec. la Compagnia produsse un buon numero di abili matematici, il più famoso dei quali fu il newtoniano Ruggero Giuseppe Boscovich, che insegnava al Collegio Romano. Bisogna sottolineare che, come ordine, i gesuiti non erano contrari alla nuova ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] l'intera Natura si comportava come un organismo. Un secondo aspetto, che nel Settecento era stato sottolineato da Ruggero Giuseppe Boscovich e che in buona parte risaliva alla filosofia di Gottfried Wilhelm Leibniz, era centrato sul tentativo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La politica e l’istituzionalizzazione della scienza nell’età delle riforme
Calogero Farinella
Nei Primi disegni della repubblica letteraria d’Italia (1703), manifesto del rinnovamento culturale italiano, [...] trovò nelle Scuole un riconoscimento eccezionale con il conferimento delle principali cattedre a Frisi, Alfonso Longo, Ruggero Giuseppe Boscovich, Giuseppe Parini, Cesare Beccaria.
Nella Repubblica di Venezia, solo dopo il 1760, grazie all’impegno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Scienza e pubblica utilità
Antonio Clericuzio
Saverio Ricci
Alla fine del 17° sec. la scienza italiana presentava caratteri molto differenziati, sia per i contenuti e i metodi, sia per le forme di [...] , ma destinata a influenzare gli studi di Volta e poi la scienza dell’Ottocento, l’opera del gesuita Ruggero Giuseppe Boscovich si caratterizzò per un forte impegno teorico nella definizione del concetto di forza, che costituì una sintesi di idee ...
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