CARANTI, Biagio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sezzè Monferrato, oggi Sezzadio (prov. di Alessandria), nel 1839 da Giuseppe, magistrato, e da Emilia Groppello. Dopo aver compiuto i primi studi a Castelnuovo [...] consoli italiani circa le intenzioni del governo italiano e iniziare i primi contatti ufficiosi con i governi serbo e rumeno: si trattava soprattutto di convincere questi che ogni azione ostile doveva essere indirizzata contro l'Austria soltanto, per ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] dall’orchestra che Karajan, scomparso in luglio, aveva guidato per trentacinque anni (se si eccettua l’interinato del rumeno Sergiu Celibidache, chiamato alla direzione dei Berliner nel 1945 dalle forze di occupazione alleate, con nomina poi ...
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CAFIERO, Carlo
Pier Carlo Masini
Nacque a Barletta da Ferdinando e da Luigia Azzariti il 1º sett. 1846. La famiglia, assai facoltosa, possedeva terre e traeva redditi dal commercio dei grani. Un fratello [...] il C. è arrestato dalla polizia svizzera nella sua casa di Ruvigliana (Castagnola), presso Lugano, insieme con il giovane greco-rumeno Apostolo Paolides e con un gruppo di anarchici piemontesi, suoi ospiti. Rilasciato dopo breve detenzione, lascia la ...
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slavismo
s. m. [der. di slavo]. – 1. Quanto è proprio del mondo slavo, usanza venuta dal mondo slavo. In linguistica, parola o locuzione propria delle lingue slave o di una lingua slava, considerata in sé o in quanto introdotta in un’altra...
babesia
babèṡia (o babeṡièlla) s. f. [lat. scient. Babesia o Babesiella, dal nome dello scopritore, il medico rumeno V. Babeş (1854-1936)]. – Genere di protozoi piroplasmidi, parassiti del sangue dei bovini e degli ovini.