Bucarest
Claudio Cerreti
Una città in transizione
All'inizio del 20° secolo Bucarest, capitale della Romania, era una città-giardino, piacevole per i parchi, l'abbondanza di acque e l'aspetto monumentale. [...] 'URSS. Da tale crisi la città sta ora lentamente riemergendo
Capitale e cuore economico
Nel luogo dove sorge Bucarest (in rumeno Bucuresti) esisteva un antico villaggio, di cui però non sappiamo molto: i più antichi documenti che riguardano la città ...
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Orientali d'Italia. Da minoranza regionale a seconda religione d'Italia
Frederick Lauritzen
La questione orientale è centrale nello sviluppo dell’Italia unificata. Da minoranza frammentaria e spesso [...] , moldavi, vlachi, rom, e coloro che provengono dalla Transnistria. Vlachi e rom sono gruppi che non si riconoscono come rumeni ma che parlano una lingua simile e si trovano dispersi in altri paesi come la Grecia, l’Ucraina o l’Ungheria. La Moldavia ...
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DA LEZZE, Donato
Giuseppe Gullino
Patrizio veneziano di agiata condizione, nacque con ogni probabilità nel 1459, primogenito di Priamo di Benedetto e di Onesta Priuli di Marino. Da Mirabella Foscolo, [...] Donato di Michele (1479-1544) incarichi politici e vicende personali che spettano invece al Donato di Priamo, ed il rumeno Ursu, principale biografo moderno del D., ma approssimativo e non attendibile, pulla scorta di altri codici lo fa nascere nel ...
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MUSSOLINI, Benito (XXIV, p. 160; App. I, p. 877)
Il capo del governo fascista continuò ad associare a questa carica il Ministero dell'interno fino al 25 luglio 1943, data delle dimissioni impostegli dal [...] , 18 marzo 1940, con Hitler; Monaco, 19 giugno 1940, con Hitler; Roma, 27 luglio 1940, con il presidente del consiglio rumeno Gigurtu; Roma, 19 settembre 1940, con il ministro degli Esteri tedesco Ribbentrop; Roma, 1° ottobre 1940, col ministro dell ...
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MOLDAVIA
(v. Moldava, XXIII, p. 544; App. II, II, p. 338; URSS, App. III, II, p. 1043; IV, III, p. 754)
Già Repubblica Socialista Sovietica, la M. costituisce una Repubblica indipendente (Repubblica [...] . Fu introdotto l'alfabeto cirillico, favorita l'immigrazione di Russi e Ucraini, mentre parte della popolazione di origine rumena veniva deportata in Asia centrale. Con l'avvento di M. Gorbačëv anche nella Repubblica Moldava cominciarono a emergere ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] attività costruttiva promossa da Carlo I non si sa nulla; non si conservano né le sue prime residenze di Temesvár e Lippa (rumeno Timişoara e Lipova) né il convento dei Minoriti dedicato a s. Luigi di Tolosa, fondato nel 1325 sempre a Lippa. Il primo ...
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Zingari
Silvia Moretti
Un popolo in giro per il mondo
Zingari è il nome dato ad alcuni popoli apparsi in Europa tra il 14° e il 15° secolo. Originari dell’India, gli Zingari sono nomadi, si spostano [...] infatti, era entrata in contatto con molte e diverse entità linguistiche (iraniano, armeno, albanese, greco, rumeno, ungherese) rimanendone influenzata.
Il loro abbigliamento appariva particolarmente bizzarro: uomini e donne portavano capelli lunghi ...
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ROMANIA
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Martina Teodoli
Alexander Niculescu
Luca Bianchi
Maurizio Caperna
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Manuela Cernat
(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. [...] Parigi con G. Fauré e V. d'Indy, e M. Jora (1891-1971), maestro di molti dei più significativi compositori rumeni contemporanei.
Alla ''generazione di mezzo'', che comprende autori nati nel 20° secolo, le cui opere si collocano idealmente fra quelle ...
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FAVAGROSSA, Carlo
Lucio Ceva
Nato a Cremona il 22 nov. 1888 da Luigi e da Carolina Bastoni, entrò nel 1906 all'Accademia di Torino uscendone nel 1909 sottotenente del genio. Col grado di tenente servi [...] , mentre poco giovava l'impari gara con l'alleato per attingere alle risorse dell'Europa occupata (es. petrolio rumeno). Inoltre la cronica lentezza dei tre ministeri militari nella scelta dei prototipi moltiplicava i tempi del passaggio alla ...
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slavismo
s. m. [der. di slavo]. – 1. Quanto è proprio del mondo slavo, usanza venuta dal mondo slavo. In linguistica, parola o locuzione propria delle lingue slave o di una lingua slava, considerata in sé o in quanto introdotta in un’altra...
babesia
babèṡia (o babeṡièlla) s. f. [lat. scient. Babesia o Babesiella, dal nome dello scopritore, il medico rumeno V. Babeş (1854-1936)]. – Genere di protozoi piroplasmidi, parassiti del sangue dei bovini e degli ovini.