Poeta russo (n. Pietroburgo 1896 - m. 1978). Da poemi ispirati a temi e figure rivoluzionarie dell'Occidente (Robesp´er i Gorgona "Robespierre e la Gorgone", 1928; François Villon, 1934) passò presto ad [...] argomenti tratti dalla vita e dagl'ideali sovietici (Bol´šie rasstojanija "Grandi distanze", 1936, Železo i ogon´ "Ferro e fuoco", 1942, il poema Syn "Il figlio", 1943). Dopo la guerra ha pubblicato i ...
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Architetto russo (Minsk 1892 - Mosca 1946). Formatosi a Milano e al politecnico di Riga, nel 1921 si trasferì a Mosca ove fu tra i protagonisti del costruttivismo, contribuendo alla nuova cultura sovietica [...] attraverso l'insegnamento (Vchutemas, Ist. superiore di tecnologia), i suoi saggi (Ritm i architekture "Ritmo in architettura", 1923; Stil'i epocha "Stile ed epoca", 1924; Žilišče, 1934, trad. it. L'abitazione, ...
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Bitov, Andrej Georgievič. – Scrittore russo (Leningrado 1937 - Mosca 2018). Esponente del postmodernismo e voce tra le più significative della narrativa russa contemporanea, ne ha pienamente recepito [...] la complessa e articolata storia letteraria: romanziere, poeta e saggista, tra le sue opere più importanti si citano il magistrale romanzo Puškinskij dom (1978; trad. it. La casa di Puškin, 1988), cui ...
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Scrittore russo (Belebej, Rep. dei Baschiri, 1942 - Cambridge 2019). Esordì con racconti pubblicati in samizdat. Dal 1963 al 1971 si batté in difesa di vari esponenti del dissenso, redigendo un libro bianco, [...] tradotto in italiano col titolo Una nuova malattia mentale in URSS: l'opposizione (1972), e riportando alcune condanne. Condannato l'ultima volta, nel 1971, a dodici anni di detenzione, fu scambiato nel ...
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Strumento popolare russo, diffuso dal 9° secolo. Nelle forme più antiche, ha da 7 a 13 corde, tese su un telaio di solito trapezoidale, alcune delle quali, scelte a seconda della melodia da eseguirsi, [...] sulle ginocchia, ha 24 corde da pizzicarsi con tutte le dita. Un’altra varietà si assimila con la Zither tedesca (diffusa in Russia alla fine del 17° sec.), con la quale ha in comune il duplice sistema di corde (diatonico il primo, cromatico il ...
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Drammaturgo russo e teorico del teatro (Mosca 1879 - Parigi 1953). Per E. la finzione è alla base della vita; donde la sua teoria della "teatralità della vita", della "teatrocrazia" e della funzione essenziale [...] 1912 e Samoe glavnoe, 1920, tradotte insieme in it., nel vol. La gaia morte, Nelle quinte dell'anima, Ciò che più importa, 1925). Lasciata la Russia dopo la rivoluzione, E. ha continuato a lavorare a Parigi, dove ha pubblicato una Histoire du théâtre ...
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Poeta russo (L´gov 1889 - Mosca 1963). Futurista prima della rivoluzione (Nočnaja flejta "Flauto notturno", 1914), subì poi l'influenza di V. V. Chlebnikov e di V. V. Majakovskij. Dopo il 1917 affrontò [...] 1921; Sovet vetrov "Il soviet dei vènti", 1923; Dvadcat´ šest´ "I ventisei", 1925; Russkaja skazka "Una fiaba russa", 1926; Vysokogornye stichi "Versi di alta montagna", 1938; Majakovskij nac̆inaetsja "Comincia M.". 1940; ecc.). Dai temi patriottici ...
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Pseudonimo dello scrittore russo A. P. Klimentov (Voronež 1899 - Mosca 1951). Di origine proletaria, esordì con poesie e novelle utopistiche; la sua prima opera importante è la raccolta di racconti Epifanskie [...] šljuzy ("Le chiuse di Epifan", 1927). Scrittore dallo stile personalissimo, capace di unire realismo e dimensione fantastica, subì presto duri attacchi dalla critica ufficiale e poté pubblicare solo saltuariamente. ...
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Regista russo (n. Penza 1942). Formatosi al Teatro d'Arte di Mosca, si è rivelato al teatro Stanislavskij con la regia della prima versione di Vassa Železnova di M. Gorkij (1976), in cui evidenziava gli [...] elementi simbolisti del testo, e soprattutto con La figlia adulta del giovane (1978) dell'autore contemporaneo V. Slavkin, che descriveva coraggiosamente la realtà sovietica. Di Slavkin ha messo poi in ...
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Danzatore e coreografo russo (Mosca 1834 - Pietroburgo 1901). Studiò a Mosca e a Pietroburgo, dove dal 1852 fece parte del Balletto imperiale. Dal 1885 fu assistente di M. Petipa al Teatro Mariinskij. [...] Debuttò come coreografo con La fille mal gardée (1885), cui fece seguito La foresta incantata (1887), e si affermò quando subentrò a Petipa, che ne aveva già predisposto la coreografia, nello Schiaccianoci ...
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russo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’etnico lat. rinascimentale Russus, der. dello slavo Rus’ (prob. di origine scandinava) con cui fu dapprima indicata la Russia (poi Rossija 〈ras’ìeë〉)]. – 1. agg. a. Della Russia, regione geografica e stato...