Scrittore russo (Soročincy, Poltava, 1809 - Mosca 1852). È stato tra i maggiori narratori del 19° sec.: i suoi racconti di Večera na chutore bliz Dikan´ki ("Le veglie alla fattoria presso Dikan´ka", 1831-32) [...] sfruttare la situazione. L'amarezza per le polemiche suscitate da questo lavoro, che è uno dei più grandi del teatro russo, non distolse G. dalla redazione tormentosa del già citato "poema" (come egli lo chiamava) Mërtvye duši ("Le anime morte"). Nel ...
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Pittore russo (n. 1863 - m. 1924) del gruppo degli Ambulanti, dipinse quadri raffiguranti la misera vita dei contadini all'epoca zarista (Galleria Tret´jakov, Mosca). ...
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Scrittore russo (Vladimir 1845 - Mosca 1911); appartenne al gruppo populista. Nei suoi racconti (Ustoi "Pilastri"), idealizzò la funzione e i costumi dei contadini. ...
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Scrittore russo (Kazan´ 1864 - Praga 1932); dedicò buona parte dei suoi racconti alla rappresentazione dell'intelligencija, e specialmente degli studenti (Junost´ "Giovinezza", 1911). ...
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Poeta russo (Mosca 1799 - Pietroburgo 1837). Discendente da una famiglia di antica nobiltà e, per parte di madre, dal principe abissino A. Gannibal (cui dedicò il romanzo Arap Petra velikogo "Il negro [...] ruolo di P. fu quello di fondatore della moderna letteratura russa: non solo grazie ai suoi racconti in prosa, esemplari per all'Onegin, che ebbe un'enorme influenza sul successivo romanzo russo sia per quanto riguarda la conduzione del racconto e il ...
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Uomo politico russo (Sverdlovsk 1931 - Mosca 2007). Come segretario del partito comunista sovietico (1985-87), ha promosso il processo di riforma già avviato, accentuandone le spinte innovatrici. Presidente [...] la riduzione delle armi strategiche dei due paesi, e nel maggio 1997 siglò un accordo di cooperazione fra la NATO e la Russia, con il quale, fra l'altro, veniva ritirata l'opposizione di Mosca all'adesione di paesi dell'Europa centrale e orientale al ...
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Scrittore russo (Mosca 1821 - Pietroburgo 1881). Frequentò a Pietroburgo la scuola militare d'ingegneria. Terminati gli studî nel 1843, fu promosso ufficiale, ma preferì dedicarsi alla letteratura. Il [...] , lasciò, con la seconda moglie Anna Grigor′evna Snitkina, la Russia per l'estero (1867-71). Durante questo periodo, nonostante i dolori e populismo mistico; la sua idea è che la società russa può essere redenta dal contatto con il popolo e dall' ...
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Musicista e compositore russo (Karevo, Pskov, 1839 - Pietroburgo 1881). Membro del cosiddetto Gruppo dei cinque, lottò come i suoi compagni per il raggiungimento d'una musica nazionale. Si avviò tuttavia [...] , realizzando una musica immediatamente espressiva e antidecorativa, che ha tratto unicamente origine dalla parola e dal gesto del popolo russo.
Vita
Di nobile e ricca famiglia, apprese nei poderi paterni i primi canti e le prime danze di tradizione ...
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Scienziato e scrittore russo (Denisovka, Archangel´sk, 1711 - Pietroburgo 1765). Uomo di vasta cultura e di spirito genialmente enciclopedico è, a ragione, considerato il più grande scienziato russo della [...] è parimenti notevole rispetto all'attività scientifica. Le sue odi segnano l'inizio della nuova poesia russa; la Rossijskaja gramatika ("Grammatica russa", 1755, pubbl. 1757) introduce per la prima volta la distinzione tra lo slavo ecclesiastico e la ...
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Matematico russo (Kamenec-Podol´skij 1894 - Mosca 1947), dal 1928 prof. all'univ. di Kazan´; esponente tra i maggiori della scuola matematica russa (algebra, topologia e calcolo delle variazioni). ...
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russo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’etnico lat. rinascimentale Russus, der. dello slavo Rus’ (prob. di origine scandinava) con cui fu dapprima indicata la Russia (poi Rossija 〈ras’ìeë〉)]. – 1. agg. a. Della Russia, regione geografica e stato...