Filosofo stoico del 2º sec. a. C., scolaro di Panezio. Delle sue opere, tutte di etica, si conservano dei frammenti, e talvolta solo i titoli. L'influsso delle dottrine di E., tra cui si ricordano quelle [...] concernenti il conflitto dei doveri e la distinzione tra virtù teoretiche e virtù non teoretiche, pare accertato in alcuni luoghi di Cicerone e di Seneca. ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] Suda, Plinio (Nat. hist., xxxv, 6o e 67), Ateneo (xii, p. 543) e Strabone (xiv, i, 25); mentre lo dicono ateniese Seneca (Controv., x, v, 34), Acrone e Porfirione (Schol. Horat., Carm. iv). La seconda opinione si giustifica o col fatto che P. ottenne ...
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MANNELLI, Luca
Luciano Cinelli
Nacque a Firenze tra il 1291 e il 1296, da Abate di Mannello di Tommasino. La data di nascita si evince dalla lettera dedicatoria della sua opera maggiore, la Tabulatio [...] …, a cura di T. Martínez Romero - R. Recio, Castelló de la Plana 2001, pp. 45-74; G. Albanese, La Vita Senecae, in Seneca. Una vicenda testuale (catal.), a cura di T. De Robertis - G. Resta, Firenze 2004, pp. 48 s.; S. Marcucci, I Commenti, ibid ...
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gravido
Al femminile, nel senso proprio di " incinta ", in If XVIII 94 Isifile ingannò... / Lasciolla quivi, gravida, soletta (v., per questo significato, grave, in Pd XVI 36).
In senso figurato in Pg [...] XVI 60 Lo mondo è... di malizia gravido e coverto, " lordo internamente ed esternamente " (Lombardi), e in XXIV 103 li rami gravidi, " pieni, carichi di frutti ": il Sapegno cita Seneca Thyestes 153 " gravidis frondibus ". ...
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Genero di Ovidio (sec. 1º d. C.), questore di Germanico, fu esiliato (24 d. C.) sotto l'accusa di corruzione. Tornò sotto il regno di Caligola, e fu console suffetto. Al tempo dell'imperatore Claudio fu [...] tristemente famoso per le sue delazioni, che causarono la rovina di molti personaggi ragguardevoli. Proconsole d'Asia (52 o 53), fu punito dei suoi misfatti, per volere di Seneca, con l'esilio nelle Baleari. ...
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ARTIFICIUM
S Ferri
In generale il termine riguarda la esplicazione di svariate attività tecniche. Dal punto di vista dell'arte, significa la realizzazione di una volontà artistica in un dato materiale, [...] dal materiale. Verre, per esempio, era cùpidus artificii non argenti: cercava l'opera d'arte, non l'argento. Così in Seneca (Benef., ii, 32, 2) facit Phidias statuam: alius est fructus artis alius artifici; artis est fecisse quod voluit, artificii ...
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Erudito spagnolo, nato forse a Siviglia nella prima metà del sec. XV e morto a Málaga nel 1499. Consigliere di Juan II, passò per i gradi del sacerdozio fino ad ottenere il vescovado di Málaga (1487). [...] Prima del 1454 aveva tradotto il De Moribus di Martino da Braga e la raccolta medievale dei Proverbios dello Pseudo-Seneca con glosse di carattere moralistico. Altre note erudite, tratte dai libri sacri e dai classici, il D. aggiunse al Centiloquio ...
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Sesti, Scuola dei
Indirizzo filosofico che prende il nome dal fondatore, Quinto Sestio (➔ Sestio, Quinto) e da suo figlio che gli successe, pare, nella direzione della scuola. Di orientamento cinico-stoico, [...] anche per una speciale accentuazione dei motivi etici. Uno dei suoi membri, Sozione di Alessandria, avviò agli studi filosofici Seneca, il quale è anche la fonte principale delle notizie intorno alla scuola. Altri rappresentanti: Cornelio Celso, lo ...
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HUME, David
Guido Calogero
Filosofo, storico ed economista inglese, nato a Edimburgo il 26 aprile 1711, ivi morto il 25 agosto 1776. Dopo avere trascorso i primi anni della sua vita nella proprietà [...] studiò dal 1723 al 1726 all'università di Edimburgo, appassionandosi alla filosofia e a quegli autori classici (Cicerone, Seneca) che meglio rispondevano al suo nascente interesse speculativo. Fin da allora meditò di conquistare la gloria letteraria ...
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I filosofi, a cominciare dal tardo stoicismo, designano col termine di consensus gentium il criterio di verità per il quale una tesi appare come vera in quanto in essa convengono, al di là delle singole [...] o della maggior parte di essi. Questa idea del consenso appare per es., tra gli altri, in Cicerone e in Seneca, specialmente in rapporto con dottrine religiose. Più tardi, nella prima fase della storia del pensiero moderno, essa si presentò nell ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...