LIBERALI Le arti liberali che costituivano durante il Medioevo i due gradi dell'insegnamento, l'uno letterario, l'altro scientifico, comprendevano la grammatica, la retorica e la dialettica (il Trivio); [...] la filosofia e il diritto civile, aveva imparato la grammatica e la dialettica. Sotto l'Impero, per testimonianza di Seneca e di Quintiliano, prima della retorica e della filosofia si studiava la litteratura (lettura e scrittura), poi la grammatica ...
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È la credenza nel fato, che determina una condotta ad essa conforme nella vita. Il fatalismo ha perciò in comune con la religione il sentimento di dipendenza assoluta da una forza suprema che domina l'universo, [...] , e perché, negando ogni possibilità che si possa cambiare il corso degli avvenimenti, stima inutili le preghiere, che Seneca, fatalista stoico, chiamava aegrae mentis solacia (Quaest. natur., II, 35); dalla morale, perché non ammette la libertà e ...
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spendere
Federigo Tollemache
In senso proprio s. ricorre in Pg XXII 44, nelle parole di Stazio (Allor m'accorsi che troppo aprir l'ali / potean le mani a spendere), e in Fiore LXXV 7, dove parla la [...] stesso valore in Rime CVI 91, con il ‛ si ' passivante.
Al traslato, ancora con il ‛ si ' passivante, in Cv I VIII 16 dice Seneca che " nulla cosa più cara si compera che quella dove i prieghi si spendono ", per cui cfr. Sen. Benef. II 1 " nulla res ...
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chimica Denominazione generica di metodi d’analisi, di tipo prevalentemente qualitativo. letteratura Scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente [...] saggisti inglesi del Settecento confluirono tutte le varie tendenze del s.: quella etica che datava dalle epistole morali di Seneca, quella umoristica che era fiorita nei capitoli, nelle cicalate, nelle baie di F. Berni e in genere del Cinquecento ...
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Favorita di Nerone. Era comunemente conosciuta con l'appellativo originario Atte, essendo una schiava proveniente dall'Asia (dalla Misia?), comprata probabilmente dall'imperatore Claudio. Qualche mese [...] tener Atte per sé, e di farle i doni che le faceva l'imperatore. Atte peraltro era lo strumento di cui Seneca, Burro e gli altri si valevano per sottrarre Nerone alla tutela prepotente della madre Agrippina. In seguito Nerone tenne Atte apertamente ...
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Insigne filologo tedesco, specialmente latinista. Nato a Rheinberg il 3 luglio 1837, studiò a Bonn quale discepolo del Ritschl, conseguì non ancora ventenne la libera docenza, e dal 1858 fu professore [...] (1858), Pervigilium Veneris (1859), Petronio (1862, 4ª ed. 1904), le Reliquiae di Quinto Cicerone (1869), alcune epistole di Seneca (1879), Persio e Giovenale (1886, 3ª edizione 1893), Carmina latina epigraphica (2 voll., Lipsia 1895-27). E, nel ...
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impero (imperio)
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Pier Giorgio Ricci
Nella lingua di D., il termine è portatore di tre valori, ai quali fin dall'antichità risulta legato il corrispondente latino e che nel Vocabularium di Papia [...] "; Valerio Massimo Dict. et fact. mem. II II 6 " quidquid imperio cogitur exigenti magis quam praestanti acceptum refertur "; Seneca Contr. exc. IV 1 " Nunquam lacrimae supprimuntur imperio ", e Oed. 527 " imperia solvit qui tacet iussus loqui "; Cod ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] , a Parigi, in contatto con circoli umanistici di idee religiose avanzate; intanto attendeva al commento del De clementia di Seneca, dal quale peraltro esulava ogni traccia di preoccupazione religiosa. Dopo un nuovo soggiorno a Orléans e a Noyon ...
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SEVERO, Cornelio (Cornelius Severus)
Cesare Giarratano
Poeta epico romano dell'età augustea. Secondo la testimonianza di Ovidio, che gli diresse una delle epistole Ex Ponto (IV, 2), scrisse un Carmen [...] appartenere al primo libro il frammento di 25 versi intorno alla morte di Cicerone, riferito da Seneca il retore. Nel Bellum Siculum, come si desume da un accenno di Seneca (Ad Lucil., 79, 5) c'era una descrizione dell'Etna. I frammenti di S. (in ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] marito/ per adultere brame/ resta ingannata sì, ma non infame (Monteverdi, La coronazione di Poppea, I, 5). 1643 - Seneca: Signor, nel fondo alla maggior dolcezza/ spesso nasce nascosto il pentimento./ Consiglier scellerato è il sentimento/ ch'odia ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...