PIETRO da Mantova
Giuseppe Gardoni
PIETRO da Mantova (Petrus de Mantua, Petrus Mantuanus, Petrus Alboinis de Mantua, Petrus Alboini Mantuanus). – Nacque da Giovanni attorno alla metà del Trecento, con [...] . Zimmermann, Berlin-New York 1974, pp. 155-170; T.E. James, A fragment of an exposition of the First Letter of Seneca to Lucilius attributed to Peter of Mantua, in Philosophy and humanism. Renaissanxe essays in honor of Paul Oskar Kristeller, a cura ...
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dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] come rinuncia a definire un'opinione in un senso o nell'altro.
I pensatori latini Cicerone (1° secolo a.C.) e Seneca (1° secolo d.C.) intesero invece il dogma come decisione, giudizio e quindi ordinanza e se ne servirono per indicare le principali ...
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stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] . d.C. e si caratterizza per la sintesi di motivi desunti dalla tradizione cinica e di dottrine della prima stoa. Seneca, Epitteto e l’imperatore romano Marco Aurelio si annoverano fra i massimi esponenti di questa fase. La scuola stoica ebbe grande ...
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Filosofo e scrittore svizzero (n. Zurigo 1969). Trasferitosi in Inghilterra con la famiglia, si è dedicato agli studi di Filosofia e ha raggiunto la notorietà come autore di romanzi e saggi in lingua inglese. [...] con diversi giornali inglesi (tra cui The Independent on Sunday) e possiede una compagnia di produzione, la Seneca Productions, che realizza documentari televisivi basati sulle sue opere; inoltre è animatore di diversi progetti culturali. Tra le ...
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cosmopolitismo
Marzia Ponso
Essere cittadini del mondo
Il cosmopolitismo è un indirizzo di pensiero che attribuisce a ciascun individuo la cittadinanza del mondo, ritenendo irrilevanti le distinzioni [...] cultura greco-ellenistica. Cicerone affermò, in termini utilitaristici, che "patria è ovunque ci si trovi bene". Il filosofo Seneca difese sotto l'imperatore Nerone i valori di umanità e filantropia. L'idea della civitas universalis venne sancita ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Petrarca
Domenico Ferraro
La riflessione di Francesco Petrarca si svolge all’interno di una tradizione insolitamente estesa per gli orizzonti del tempo e rivisitata alla luce di una programmatica [...] la cadenza di una personale ricerca di saggezza in cui Tito Livio e Valerio Massimo avrebbero lasciato il posto a Seneca e, soprattutto, ad Agostino. Nel Secretum, avviato nel 1347 ma completato o, per meglio dire, riscritto nel 1353, intendeva in ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] e Cinquecento aveva ben presto riportato alla luce e diffuso questi e altri testi ‒ come le Naturales quaestiones di Seneca o la Naturalis historia di Plinio il Vecchio ‒ in cui si esaminavano ipotesi contrastanti con la rigida divisione aristotelica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] del Centro di studi vichiani», 1981-1985, 11-15, pp. 185-98 (con tre lettere del Doria in Appendice).
V. Ferrone, Seneca e Cristo: la ‘Respublica christiana’ di Paolo Mattia Doria, in «Rivista storica italiana», 1984, 96, 1, pp. 5-68.
Paolo Mattia ...
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DE GIULIANI, Antonio
Giorgio Negrelli
Nacque a Trieste il 27 luglio 1755. Il padre Francesco e la madre Teresa Bonomo appartenevano al più alto patriziato locale: un corpo ormai in rapidissima decadenza, [...] sicurezza di risorse, della rapida realizzazione del pubblico benessere e della sua massimizzazione. Herder e Wieland contendevano ormai a Seneca e Tacito il primato dell'influenza nell'animo del D., che si apriva ad altre esperienze culturali: alla ...
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Progresso
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Progresso
Progresso e modernità
L'idea di progresso nasce con la cultura moderna, tra Sei e Settecento, e si diffonde largamente nell'epoca che va dalla pubblicazione [...] all'abbandono della vita frugale e ha prodotto la ricchezza, e con questa l'ambizione al dominio e la guerra. Per Seneca la conoscenza della natura è un processo cumulativo che continuerà anche in futuro, in quanto la verità non può venir colta ...
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senechiano agg. – Del filosofo e scrittore lat. Lucio Anneo Sèneca (circa 4 a. C
65 d. C.), maestro di Nerone e autore di opere filosofico
-morali (Dialoghi, Lettere a Lucilio, ecc.) e drammatiche (9 tragedie): il pensiero, il moralismo, lo...
senega
sènega s. f. [dall’ingl. senega o seneca, e questo dal nome degli indiani Seneca (della confederazione irochese, ora stanziati in riserve nello stato di New York e nell’Ontario), che l’usavano come medicinale]. – Altro nome della poligala...