ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] facendo accomodamenti da entrambe le parti; talché sul finire del secolo VI èg. (XII d. C.) la forma moderata del ṣūfismo - quella che ammetteva come eccezionale e non appetibile dalla comune dei fedeli l'estasi mistica, e che a proposito di questa ...
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wahhabismo
Movimento riformista e scuola legale risalenti agli insegnamenti di Muhammad ibn ‛Abd al-Wahhab, alla fine del sec. 18° nella Penisola Arabica. Il w., che discende in linea diretta dallo hanbalismo [...] al monoteismo assoluto, la purificazione dell’islam dalle cd. innovazioni che lo snaturerebbero, addebitate soprattutto al sufismo, uno dei principali bersagli del jihad wahhabita. Il w. acquistò autorevolezza rispetto agli altri movimenti salafisti ...
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ZĀWIYAH (fr. zaouïa; it. nella Libia, záuia, zavia)
Carlo Alfonso Nallino
Parola araba il cui primo significato è quello di angolo, dal quale, verosimilmente sotto l'influsso del greco cristiano γωνία [...] III eg. (IX d. C.), anche altri sensi attinenti alla vita religiosa soprattutto ascetica: cella per clausura di ṣūfī (v. ṣūfismo), piccolo oratorio a sé stante ovvero entro case private, camera speciale per insegnamento o per studio in una moschea ...
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al-Ghazzali
al-Ghazzālī
(o al-Ghazālī; Algazel negli scolastici latini) Teologo, mistico e giurista musulmano (Ṭūs nel Khorāsān 1058 - ivi 1111). Nell’anno 1091 al-Gh. insegnò nella madrasa Niẓāmiyya, [...] i ṣūfī, in cui venivano formati i giovani. In complesso l’opera di al-Gh. favorì il definitivo accoglimento del sufismo moderato entro l’ortodossia e ravvivò con un’esperienza mistica la religiosità ufficiale, che minacciava di inaridirsi in un puro ...
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L'Algazel o Algazelus dei nostri scrittori medievali; uno dei più insigni pensatori musulmani: teologo, mistico, moralista, filosofo e giurista, nato a Tūs nel Khorāsān (Persia di nord-est) nel 450 èg. [...] materie teologiche e giuridiche nella scuola superiore an-Niẓāmiyyah da lui fondata. In seguito a una crisi interiore che lo volse al sūfismo (ascetico-mistica) nel 488 èg. (1095 d. C.), lasciò Baghdād e si recò a dimorare in Siria, alla Mecca e in ...
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SHABISTARĪ
Francesco Gabrieli
. Poeta mistico persiano, nato a Shabistar presso Tabrīz (Adharbaigiān) e ivi morto verso il 720 eg., 1320 d. C. Oltre a due trattati mistici in prosa, scrisse quel poemetto [...] e Occidente. Esso rappresenta, in un migliaio di doppî versi, una specie di compendio della dottrina mistica musulmana (süfismo), redatto, come egli stesso ci informa, in risposta a quindici domande su argomenti mistici postegli da un certo Amīr ...
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Orientalista francese (Parigi 1903 - ivi 1978); direttore di studî all'École Pratique des Hautes Études per la cattedra di islamismo e religioni dell'Arabia (1954-74), diede vivo impulso al dipartimento [...] pubblicato testi e traduzioni (fra cui Les Oeuvres philosophiques et mystiques di S. Y. Sohrawardī) e studî sul sufismo e sulla storia della filosofia islamica, accentuando l'importanza dei motivi mistici e religiosi di origine iranica: Avicenne et ...
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yazidi
Gruppo religioso di origine e lingua curda, diffuso in tutto il Caucaso e soprattutto nel Kurdistan iracheno. La religione fu fondata da un propagandista di origine omayyade; secondo alcuni studiosi [...] elementi gnostici con pratiche e credenze rielaborate da religioni e sette contigue, dal cristianesimo nestoriano allo sciismo al sufismo. La comunità degli y. ha un’organizzazione simile a quella delle confraternite sufi, con una tipica distinzione ...
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Il più antico poeta ottomano (nato il 670 èg. = 1271-2 d. C., morto nel 733 èg. = 1332 d. C.) che abbia scritto, esclusivamente in turco, un'opera di una certa importanza. L'epiteto di pascià gli fu attribuito, [...] ai Turchi, ignari dell'arabo e del persiano, e per lo più per mezzo di esempî e metafore, le dottrine mistiche del sūfismo. Benché privo di valore poetico, esso è importante per il filologo, e contiene anche brani di un certo interesse, come, per es ...
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Parola araba, che nell'uso tecnico religioso musulmano significa il rammemorare (Dio), sia che ciò avvenga mediante meditazione o orazione interna, sia mediante ininterrotta ripetizione del nome di Dio [...] anche in modo speciale l'insieme delle formule escogitate a quello scopo dal fondatore di una data regola mistica (v. ṣūfismo); e si chiama maǵlis adh-dhikr "riunione per il dhikr" la recitazione in comune di siffatto insieme di formule. Spesso ...
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sufismo
s. m. [der. di sufi]. – Nell’islamismo, la pratica ascetico-religiosa (e la stessa morale ordinaria a base religiosa) tendente, attraverso tappe successive percorse sotto la guida di un maestro, all’unione mistica con la divinità.
sufi
s. m. [dall’arabo ṣūf, prob. der. di ṣūfī «lana», dall’abitudine dei mistici di vestirsi di lana]. – Chi professa le dottrine e osserva le pratiche ascetiche del sufismo.