Pittore (Bassano 1510 circa - ivi 1592), figlio di Francesco il Vecchio. Completò la sua educazione a Venezia presso Bonifacio de' Pitati, il cui influsso è presente, accanto già a suggestioni tizianesche, [...] . Inimitabili rimangono però alcune delle sue ultime opere, come il Martirio di s. Lorenzo (1590, Poggiana, parrocchiale) o l'Adorazione dei pastori (1592, Venezia, S. Giorgio Maggiore). Oltre a Francesco, furono suoi collaboratori i figli Giovanni ...
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Figlia (n. 1046 - m. 1115) di Bonifacio, marchese di Toscana, e della contessa Beatrice di Lotaringia. Sposa di Goffredo il Gobbo (1069), duca di Lorena, poi risposatasi, per motivi politici, con Guelfo [...] , riuscendo, prima della sua morte, a veder molto migliorate le condizioni del suo partito. Fu sepolta nella badia di S. Benedetto di Polirone; in S. Pietro a Roma le fu innalzato, nel sec. 17º, un monumento grandioso (opera di G. L. Bernini) e fu ...
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Mercante e ammiraglio genovese (m. 1307). Consigliere del Comune di Genova (1256), nel 1264 fu inviato in missione diplomatica presso la corte bizantina. Ma si dedicò soprattutto a fortunate speculazioni [...] piano di crociata con meta Tripoli di Siria, che fallì per l'intervento contrario di Bonifacio VIII. Più tardi, per garantire la sicurezza di Focea dai pirati, s'impadronì dell'isola di Scio, centro della produzione del mastice, la cui esportazione ...
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Nobile famiglia biellese; al ramo dei marchesi di Romagnano appartennero varî prelati: 1. Bonifacio (n. 1476 - m. Roma 1543): titolare di varie abbazie tra cui l'abbazia di Fruttuaria, fu poi vescovo di [...] 2. Giovanni Stefano (n. 1473 - m. 1520), fratello di Bonifacio, fu vescovo di Vercelli (1499), Bologna (1502), Ivrea (1509), e 1537 - Roma 1585), figlio di Maddalena Borromeo, zia di s. Carlo, e nipote del precedente, fu vescovo di Vercelli, nunzio ...
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Nobile famiglia romana; dominò in Roma e nei vicini castelli assieme ai Colonna, agli Orsini, agli Annibaldi e ai Caetani, dal sec. 13º in poi. Derivata da Aimerico, padre di Cencio Camerario (il futuro [...] la famiglia, che si unì ai Colonna contro Bonifacio VIII, nel periodo avignonese appare ormai definitivamente legata . Peruzzi sui resti del Teatro di Marcello, di proprietà della famiglia S. fin dal sec. 13º) passarono allora agli Sforza Cesarini, e ...
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Potente e ricca famiglia del Regno di Napoli che comincia ad avere rilievo storico già nell'età dei primi Angioini. Fra tutti ricordiamo Filippo, arcivescovo di Napoli dal 1288 al 1301, insigne per le [...] Napoli (1390-1400), che restaurò la facciata del duomo e vi costruì una cappella di famiglia; cardinale prete di S. Anastasia, eletto da Bonifacio IX, fu poi card. vescovo di Tuscolo (1405) e infine di Sabina (1409); Ceccarella (v.). Assunto anche l ...
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Bertrand de Got (n. Villandraut, Gironda - m. Roquemaure, Gard, 20 apr. 1314); fu prima vescovo di Comminges (dal 1295), poi arcivescovo di Bordeaux (1299-1305), eletto quindi pontefice, dopo la morte [...] Filippo il Bello, che ottenne il processo alla memoria di Bonifacio VIII, la polemica canonizzazione di Celestino V e la residenza ad Avignone provocò tumulti e disordini nel Patrimonio di S. Pietro. Una raccolta di decretali, dal suo nome dette ...
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Figlio (m. Ponza 537) di papa Ormisda; suddiacono, successore di papa Agapito (534) per imposizione del re goto Teodato, che mirava a farsene uno strumento contro Bisanzio. La sua consacrazione (536) creò [...] Teodora, e designato al pontificato già da papa Bonifacio II. S., nonostante che avesse voltato le spalle a Teodato che assediavano Roma, mentre veniva eletto e consacrato Vigilio. S., dimostrata a Bisanzio la sua innocenza, fu però ricondotto ...
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Ecclesiastico (Roma 1270 circa - Avignone 1341), fu canonico vaticano. Da Bonifacio VIII fu creato cardinale diacono di S. Giorgio in Velabro (1295). Uomo colto e di gusto, commissionò a Giotto la famosa [...] Navicella nell'atrio di S. Pietro e il trittico per l'altare maggiore (Pinacoteca Vaticana) e raccolse intorno a sé un gruppo di squisiti miniatori. Seguì il papato ad Avignone, esercitando qualche influenza su Clemente V senza riuscire peraltro a ...
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Domenicano (m. Bordeaux 1306); nel 1304 divenne magister theologiae, ma l'anno dopo fu sospeso dall'insegnamento per la sua opera De modo existendi corporis Christi in sacramento altaris. Morì a Bordeaux [...] Correctorium corruptorii fratris Thomae (1282-84 circa), che difende s. Tommaso dalle critiche di Guglielmo de la Mare, in cui, intervenendo nelle polemiche suscitate dalla lotta tra Bonifacio VIII e Filippo il Bello, sostenne l'autonomia del potere ...
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apostolo
apòstolo s. m. [dal lat. tardo apostŏlus, gr. ἀπόστολος, der. di ἀποστέλλω «inviare»]. – 1. a. Ciascuno dei dodici discepoli di Gesù Cristo, da lui scelti come speciali collaboratori e continuatori dell’opera sua; il nome è tradizionalmente...
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....