ROVERETO (A. T., 24-25-26)
Amedeo TOSTI
Lino BERTAGNOLLI Giuseppe GEROLA
Antonio ZIEGER
Città della provincia di Trento, situata allo sbocco della Vallarsa e della Valle di Terragnolo nella Val Lagarina, [...] S. Maria del Carmelo, ivi 1931; id., I filatoi di Rovereto, Sacco e Lizzana, ivi 1912; M. Ceola, Guida del Museo storico di S. Rocco di Volano, in Riv. Tridentina, VII (1907); A. Morassi, Storia della pittura nella Venezia Tridentina, Roma 1935. ...
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Nacque da Giovanni de' Medici delle Bande Nere e da Maria di Iacopo Salviati, il 12 giugno 1519. Aveva sette anni, quando il padre moriva per ferite riportate combattendo contro i luterani del Frundsberg [...] a Borgoforte. La cacciata dei Medici da Firenze, dopo il sacco di Roma, costrinse madre e figlio a una vita randagia, cessata soltanto con la restaurazione medicea e la proclamazione di Alessandro, figlio spurio di Lorenzo duca di Urbino, a duca di ...
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Imperatore d'Occidente; nato sul finire del secolo IV, di nobile famiglia arvernate (Apoll. Sidon., Carm., VII, 248; Greg. Turon., II, 11). Il nome Eparchius è attestato da un'iscrizione cristiana di Roma, [...] Petronio Massimo in un tumulto di soldati e di popolo, rimasto vacante l'impero, mentre Genserico re dei Vandali occupava Roma e la poneva a sacco (2 giugno 455) A. che ambiva la dignità imperiale (Gregor. Turon., II, 11), con l'aiuto dei Visigoti e ...
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. Il palazzo detto della Cancelleria fu edificato dal cardinale Raffaele Riario nipote di Sisto IV. L'Aretino, in una lettera e nel Ragionamento de le Corti, asserisce che il Riario edificò il proprio [...] uno dei più meritamente celebri esempî dell'architettura di transizione fra il Quattrocento e il Cinquecento in Roma.
Durante il sacco di Roma del 1527 il palazzo fu saccheggiato; in quel tempo vi dimorava il card. Giulio Colonna, vice cancelliele ...
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Per la sua forma di ardita e isolata piramide è il monte più caratteristico e più noto delle Alpi. Fa parte delle Alpi Pennine (Alpi del Vallese degli Svizzeri) ed è alto 4478 m. (4505 secondo le carte [...] 1921 nella rivista Augusta Praetoria (Le Grand Cervin); F. Sacco, Les Alpes Occidentales, Torino 1913; id., Come si . Novarese, Il Quaternario in Val d'Aosta, R. Ufficio geologico, Roma 1925; M. Vanni, I ghiacciai del Cervino sul versante italiano, in ...
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GRAN SASSO D'ITALIA (A. T., 24-25-26)
Roberto Almagià
Nome del più alto gruppo montuoso dell'Appennino, identificato da qualcuno col Fiscellus M. degli antichi. Il nome non si trova prima del sec. XVI [...] La regione centrale del Gran Sasso d'Italia, in Boll. Comitato geologico, 1884; E. Abbate, Guida al Gran Sasso d'Italia, Roma 1888; F. Sacco, Il gruppo del Gran Sasso d'Italia, in Memorie R. Accad. delle scienze, Torino 1907; O. Marinelli e L. Ricci ...
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MAASTRICHT (A. T., 44)
Adriano H. Luijdjens
Città dell'Olanda, capoluogo del Limburgo, situata a sinistra della Mosa alla confluenza dello jeker, a pochissima distanza dalla frontiera belga, con una [...] fu messa a sacco (al principio dell'assedio aveva 34.000 ab.; dopo l'assedio e il sacco ne rimasero 400). la Majesté Catholique, Parigi 1579; Famianus Strada, De Bello Belgico, Roma 1640-47; V. Joly, Siège de Maastricht sous Alexandre Farnese duc ...
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(XI, p. 403)
Gli scavi dell'American School of Classical Studies, proseguiti in maniera ininterrotta dal dopoguerra, hanno rivelato quasi per intero l'agorà della città greca e il foro a questa sovrapposto, [...] arcaica e classica.
La ricostruzione della città dopo il sacco del 146 a.C., avvenuta come colonia libertinorum, ha una fontana sacra a Nettuno-Agrippa, un Pantheon parallelo a quello di Roma (tempio K) e un tempio alla Fortuna Augusta (tempio D). ...
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MAIELLA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ernesto PONTIERI
Gruppo montuoso dell'Appennino Centrale, il più importante dopo quello del Gran Sasso, del quale può, sotto l'aspetto orografico, considerarsi [...] rifugio alpino è proprio sotto la cima dell'Amaro.
Bibl.: F. Sacco, Il gruppo della Maiella, in Mem. R. Accad. delle scienze V (1918); A. Lubin, Abbatiarum Italiae brevis notitia, Roma 1693; P. Piccirilli, Gli affreschi della cappella Caldora in S ...
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. Famiglia d'origine italiana, ebbe prima il nome di Buonaparte; Napoleone, venendo in Italia nel 1796 alla testa delle milizie repubblicane francesi, cominciò a sottoscriversi Bonaparte.
Non pochi adulatori, [...] del sec. XV. I secondi diedero magistrati e scrittori pregevoli; fra gli altri quel Giacomo che scrisse la storia del sacco di Roma del 1527. Dai Buonaparte di Firenze si staccarono, nella seconda metà del sec. XIII, il ramo di S. Miniato, estintosi ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di crine di capra, di colore bruno o nero...
mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...