SGURGOLA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Giovanni COLASANTI
Paese del Lazio meridionale (prov. di Frosinone), situato sulla estrema pendice di una delle propaggini dei Lepini digradante verso [...] kmq.) comprende zone coltivate (olivo, vite, cereali) e pascoli; sulla sinistra del Sacco è una vasta area boscata (Macchia di Sgùrgola). La stazione ferroviaria della linea Roma-Cassino dista km. 3,5.
La situazione dell'abitato, che costituisce come ...
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GENAZZANO (A. T., 27-28-29)
Roberto Almagià
Paese del Lazio (provincia di Roma), che sorge a 374 m. di altezza sulle prime colline limitanti a sinistra la valle superiore del Sacco (Liri); le sue case [...] e nel 1931, 4891. Il comune (kmq. 30,5) comprende zone collinose in gran parte coltivate (vigneti, uliveti, cereali); qualche area elevata è a pascolo. La stazione ferroviaria di Genazzano della linea, Roma-Fiuggi-Frosinone è a km. 1,5 dall'abitato. ...
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È una tunica bianca di lino, usata dai sacerdoti nelle funzioni ecclesiastiche. specialmente nella messa. Il camice deriva dalla sottotunica antica con lunghe maniche, scendente ai piedi, usata dagli uomini [...] usi un camice diverso dall'ordinario. Dal sec. IX in Roma fu usato solo dai vescovi e dai sacerdoti nella messa. La sua forma antica era a gheroni; da qualche secolo è a sacco, ristretto al collo. Dal sec. XII si cominciò a guarnirne la estremità ...
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ZAGAROLO (A. T., 24-z5-26 bis)
Roberto Almagià
Paese del Lazio centrale, che sorge a breve distanza dalla soglia prenestina (soglia a nord dei Colli Albani, fra il bacino del Tevere e la valle del Sacco), [...] del paese, a sud nel Borgo S. Maria: di qui entra la strada proveniente dalle stazioni ferroviarie (ferrovia Roma-Cassino, dist. km. 3; ferrovia Roma-Fiuggi, dist. km. 1,5). Zagarolo aveva, nel 1931, 6364 ab., dei quali 4706 raccolti nel centro ...
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PALIANO (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto Almagià
Grosso borgo del Lazio (provincia di Frosinone), presso il limite settentrionale della regione detta comumemente Ciociaria. È in bella posizione, a 440 m. [...] s. m. su un colle cupoleggiante, che domina da lontano la valle del Sacco e la via Casilina che la segue; mentre a O. e a NO comunale (kmq. 70,12). Alle Comunicazioni con Roma serve la stazione della linea Roma-Fiuggi, a 5 km. a N.; più lontana ...
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Nato a Tolosa nel 1678 o 1679, studiò chirurgia a Montpellier e fu quindi chirurgo della marina da guerra; studiò poi anatomia a Parigi; nel 1707 divenne chirurgo maggiore in un reggimento imperiale e [...] recò in Italia, ebbe la laurea a Mantova, nel 1710 visse a Roma, nel 1712 si recò a Genova, ove operò felicemente la duchessa di Savoia sua operazione della fistola lagrimale mediante iniezioni nel sacco lagrimale, ebbe larga diffusione e fu provata ...
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MENEGHINI, Giuseppe
Federico Sacco
Paleontologo, nato a Padova il 30 luglio 1811, morto a Pisa il 29 gennaio 1889. Si laureò in medicina a Padova nel 1833. Pubblicò dapprima qualche lavoretto di fisiologia [...] paleontologici, fra cui: Paléontologie de l'Île de Sardaigne (Torino 1857 e 1860); Monographie des fossiles du Calcaire rouge ammonitique de la Lombardie, ecc. (Milano 1867-81); Paleontologia dell'Iglesiente (Roma 1888), oltre a numerosi altri studî. ...
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Rimatore e novelliere del sec. XVI. Nacque a Lodi, ma visse a lungo a Roma, dove fu caro a Leone X per il suo piacevole umore. Ci rimane di lui una traduzione di Ornati e arguti motti de' più boni autori [...] è poco limpida e accurata. Migliori le sei Novelle, che vi sono aggiunte, le sole, a detta dell'autore, salvatesi dal sacco di Roma del 1527, in cui gliene sarebbero state rubate ventisette. Gli va data lode di raccontare le cose alla buona in una ...
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. Una delle più antiche città del Lazio, che si riteneva colonia di Alba Longa; il luogo preciso in cui sorgeva è sconosciuto, ma in ogni caso era nell'alta valle del Sacco, fra Palestrina e Montecompatri. [...] tanto che non ne abbiamo più ricordo né nelle iscrizioni né nei testi.
Bibl.: A. Nibby, Analisi della carta de' dintorni di Roma, 2ª ed., I, Roma 1848, p. 291 segg.; Ch. Hülsen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. der class. Altertumswiss., III, col. 667. ...
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Geologo, nato a Roma nel 1748, morto a Milano il 15 febbraio 1826. Fervente plutonista, fu contrario alle teorie metamorfiche di Hutton, sostenendo che gli gneiss e le altre rocce cristalline rappresentano [...] il prodotto di raffreddamento del magma della zona superiore del globo terrestre fluido, cioè la primitiva crosta della terra. Studiò specialmente l'Italia centro-meridionale, in specie le regioni vulcaniche, ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di crine di capra, di colore bruno o nero...
mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...