Importante famiglia romana la cui vicenda è documentata con certezza dalla fine del sec. 10º. La potenza degli O. si affermò decisamente solo con Orso di Bobone (sec. 12º), parente di papa Celestino III, [...] si rappacificò con i Colonna, con Lorenzo (v.), noto come Renzo di Ceri, e Napoleone (v.) che entrambi si opposero ai lanzichenecchi di Carlo V, al tempo del saccodiRoma (1527), con Camillo, governatore generale dello Stato della Chiesa sotto Paolo ...
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Conquistatore spagnolo (Arévalo, Ávila, 1464 circa - Cuzco 1548); distintosi nella battaglia di Pavia e nel saccodiRoma e passato quindi in America, fu inviato nel Perù (1536) con duecento uomini in [...] Chupas su Diego de Almagro (1542), come generale. Abbracciato il partito di Pizarro e diventato suo maestro di campo, contribuì alla sconfitta ad Añaquito del viceré Blasco Núñez Vela del quale, anche per rancori personali, ordinò lo strangolamento ...
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Capitano di ventura (n. 1490 circa - m. Napoli 1557), figlio di Fabrizio, nel 1520 divenne gran connestabile del regno di Napoli. Prese parte con l'esercito imperiale all'assalto e al saccodiRoma (1527). [...] Fu fatto più tardi prigioniero (nella battaglia di Capo d'Orso) da Filippo Doria, che finì col metterlo a capo delle sue milizie. Ebbe poi il governo degli Abruzzi, e col principe d'Orange partecipò all'assedio di Firenze. Morì in prigione, accusato ...
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Funzionario (Roma 1511 - ivi 1580) dello Stato pontificio. I suoi Ricordi (ms. nell'Arch. di Stato diRoma, ed. 1895) sono di grande importanza per le notizie precise che danno sul saccodiRoma del 1527, [...] anche per quel che riguarda opere d'arte ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] la situazione politica nella penisola italiana fu profondamente alterata. Calato l’esercito di Carlo V, responsabile dell’atroce SaccodiRoma del 1527, i Medici furono di nuovo cacciati da Firenze. Sotto la minaccia dell’assalto imperiale, la città ...
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Calligrafo (n. a Cornedo Vicentino, vissuto nella seconda metà del sec. 15º e nella prima metà del sec. 16º). Fu copista di codici di presentazione, disegnatore di caratteri corsivi intagliati in legno [...] ; a questi pochi anni appartengono tutti i tipi disegnati dal V. e tutte le edizioni uscite dalla sua officina: dopo il saccodiRoma scompare ogni sua traccia. Si sa che nel 1523 o nel 1525 soggiornò per breve tempo a Venezia. Il V. introdusse nei ...
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Letterato (Ferrara 1504 - ivi 1573). Dapprima professò medicina e filosofia; poi lettere a Ferrara, Mondovì, Torino e Pavia. Fu uno dei maggiori assertori dell'aristotelismo letterario: propugnò un teatro [...] dell'esordio e 3 incidentali) raccontate da una brigata mentre fugge sopra una nave dal saccodiRoma: due di esse offrirono a Shakespeare le trame dell'Otello e di Misura per misura. Scrisse anche un poema in ottave, Ercole, e una favola pastorale ...
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Vergine romana (sec. 4º-5º) della famiglia degli Anici; in seguito al saccodiRoma (410), con la madre Giuliana e la nonna, si rifugiò in Africa e si stabilì a Cartagine, dove abbracciò la vita monastica. [...] (Ad Demetriadem); una lettera a D. intorno all'umiltà, conservata in alcuni codici sotto il nome di Ambrogio, fu accolta dal Quesnel tra le opere di Leone Magno. Tornata a Roma sotto papa Leone Magno (440-61), fece edificare a sue spese la basilica ...
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Umanista (Bologna 1476 - Roma 1527). Insegnò (1505-1511) retorica e greco nello Studio della sua città, dove ebbe ospite Erasmo (1506), che aiutò ad approfondire la conoscenza del greco. Segretario (dal [...] da Leone X e Clemente VII, che lo nominò segretario apostolico (1524). Perì durante il saccodiRoma e i suoi pochi scritti andarono quasi tutti dispersi; restano però, in parte inedite e in parte sparse negli epistolari dei suoi corrispondenti ...
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Ecclesiastico (n. nel regno di León 1482 circa - m. Veroli 1540); figlio del conte de Luna, fu dapprima al seguito del card. F. Ximenes; entrato (1498) nell'ordine dei minori, ne fu eletto ministro generale [...] e inviò missionarî nel Messico. Dopo il saccodiRoma (1527) fu intermediario, per la riconciliazione, tra Carlo V e Clemente VII; in compenso fu (1528) creato cardinale; fu ambasciatore (1536) di Paolo III presso Ferdinando I d'Austria. Propose ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di crine di capra, di colore bruno o nero...
sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...