MILANESI, Carlo
Guido Mazzoni
Erudito, nato a Siena il 13 luglio 1816, morto ivi il 10 agosto 1867. In Firenze, fu impiegato nella Soprintendenza generale degli archivî toscani, e quindi insegnante [...] antichi, se non con severo metodo filologico, con accuratezza e cognizione della lingua antica (l'antica versione di Boezio, il SaccodiRoma, ecc.).
Bibl.: M. Tabarrini, Vita e ricordi d'Italiani, ecc., Firenze 1884, p. 107 segg.; G. Guasti, Opere ...
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GERMANICI, POPOLI
Plinio FRACCARO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Arrigo SOLMI
Bruno Vignola
. Sotto la denominazione di Germani si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni appartenenti alla [...] nel 408 è l'ultimo tentativo da parte dell'elemento romano di combattere la preponderanza dei Germani nell'esercito e nello stato; ma il saccodiRoma nel 410 per opera dei Goti di Alarico dimostrò che cosa valesse l'impero senza il braccio dei ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] Mario, che è considerata il capostipite delle ville del Cinquecento; fu detta poi "Madama", quando venne in possesso di Margherita Farnese; interrotta a causa del saccodiRoma, è rimasta incompiuta. Morto il Bramante (1514) le concezioni e i disegni ...
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PORCELLANA (fr. porcelaine; sp. porcelana; ted. Porzellan; ingl. porcelain, china)
Gaetano BALLARDINI
Genere di ceramica durissima, a corpo bianco. Rilucente, translucida, sonora, impermeabile all'acqua [...] essendo state occultate, il re francese se ne rivalse su quelle trovate nel Castel Capuano, appartenenti al re di Napoli. Si ha menzione anche di altre andate perdute nel saccodiRoma. Anche Rabelais cita fra i recipienti rari i nappi e le bottiglie ...
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MEDICI, de'
Giovanni Battista Picotti
Famiglia fiorentina. Di origini oscure, doveva già avere non piccolo credito in Firenze, quando uno dei suoi membri, Bonagiunta, appare come testimone, in atti [...] erano appartenuti la beata Filippa francescana (morta nel 1488), Guido, castellano di S. Angelo al tempo del saccodiRoma, vescovo di Venosa (1527) e arcivescovo di Chieti (1528-1537), Giuliano, benemerito della sua archidiocesi pisana (1620-1636 ...
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OKEGHEM (Ockenheim, Hoc Queam, ecc., oltre a varie translitterazioni della prima grafia), Johannes de
Gastone ROSSI-DORIA
Compositore di musica, nato circa il 1430, probabilmente a Termonde (Fiandre [...] distruzione delle copie manoscritte già possedute dalla Vaticana (fino al saccodiRoma, 1527) e dal capitolo di S. Martino di Tours, la diretta conoscenza, se non la fama, di questa produzione okeghemiana venne presto a rarefarsi, in confronto con ...
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WOLSEY (o, com'egli firmò, Wulcy), Thomas
Alberto Pincherle
Cardinale e politico inglese, nato a Ipswich tra il 1471 e il 1475, più probabilmente nel 1472-73; morto nell'abbazia di Leicester il 29 novembre [...] del divorzio del suo re - il tentativo da lui fatto per ottenere, durante la prigionia di Clemente VII dopo il saccodiRoma (1527), la qualità di vicario generale del pontefice, o altra simíle. Si temette, e certi suoi atteggiamenti giustificarono ...
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PISANI
Mario Brunetti
. Cospicua famiglia patrizia veneziana, d'incerta origine, perché la provenienza da Pisa, affermata da alcuni genealogisti, è dedotta dal nome stesso. Sono ricordati i Pisani nel [...] , morto il 14 agosto 1540; Francesco, di Alvise, cardinale, arcivescovo di Narbona, vescovo di Padova, Albano, Frascati, Porto, Ostia, morto a Roma nel 1570, segnalatosi specialmente durante il saccodiRoma (1527) per l'azione svolta a protezione ...
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TEATINI
Luigi Giambene
. Ordine di chierici regolari, fondato da S. Gaetano Thiene e da Giampietro Caraffa (poi Paolo IV) vescovo di Chieti e Brindisi. Quando il titolo di chierici regolari fu assunto [...] S. Pietro in Vaticano. Per primo superiore venne eletto per tre anni il Caraffa. Durante il saccodiRoma del 1527 le loro case, dove avevano raccolto molti feriti, furono distrutte, e S. Gaetano e il Caraffa vennero imprigionati. Dopo la liberazione ...
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LEVITA, Elia (Ēlīyyāh ben Āshēr ha-Lēwī)
Umberto Cassuto
Drammatico ebreo, nato a Neustadt presso Norimberga nel 1472. Venuto giovane in Italia, dimorò dapprima a Padova, poi a Venezia, e quindi, dalla [...] della dignità cardinalizia, volle lui e la sua famiglia ospiti nel suo palazzo. Dopo il saccodiRoma (1527) Elia, rimasto privo di tutto ciò che possedeva, fissò di nuovo la sua dimora a Venezia (1529). Colà ebbe un altro mecenate nella persona del ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di crine di capra, di colore bruno o nero...
sottovariante s. f. In biologia, e, in particolare, in virologia, sottoinsieme di una variante con la quale condivide la struttura e le proprietà fondamentali. ♦ Ora l'asiatica è provocata da una quarta famiglia di virus A, la quale, poiché...