Nome di una nobile famiglia ateniese che si vantava discendente dall'eroe attico Βουζύγης ("aggiogatore di buoi"), considerato inventore dell'aratro e antichissimo legislatore di Atene. I B. avevano, oltre [...] minori incombenze, il sacerdozio ereditario di Zeus nel Palladio e di Zeus Teleios. ...
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Erudito spagnolo, nato forse a Siviglia nella prima metà del sec. XV e morto a Málaga nel 1499. Consigliere di Juan II, passò per i gradi del sacerdozio fino ad ottenere il vescovado di Málaga (1487). [...] Prima del 1454 aveva tradotto il De Moribus di Martino da Braga e la raccolta medievale dei Proverbios dello Pseudo-Seneca con glosse di carattere moralistico. Altre note erudite, tratte dai libri sacri ...
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FALCONIERI, Ignazio
Renata De Lorenzo
Nacque il 16 febbr. 1755 a Lecce o nella vicina Monteroni, secondogenito di Alessandro e di Teresa Brizio Lucesani, di antica e ricca famiglia borghese. Avviato [...] prima tonsura, ottenuta probabilmente in dicembre, ma si ignora dove e quando abbia conseguito gli altri ordini e sia asceso al sacerdozio. Forse per invito del vescovo di Nola, Filippo Lopez y Royo, dei duchi di Taurisano, feudatari di Monteroni, ma ...
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PAOLI, Francesco
Dario Busolini
PAOLI, Francesco (in religione Angelo). – Nacque ad Argigliano, in Lunigiana, il 1° settembre 1642 da Angiolo e da Santa Morelli, piccoli proprietari terrieri.
Desiderando [...] avviarsi al sacerdozio, nella quaresima del 1660 ricevette gli ordini minori dal vescovo di Sarzana Prospero Spinola. Il 27 novembre dello stesso anno, però, lasciò il clero diocesano per entrare da postulante, insieme con il fratello Tommaso, nel ...
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FILIARCHI, Cosimo
Dario Busolini
Nacque a Pistoia nel 1520, figlio del capitano Piero di Daniele e di Lucrezia Gheri, una nipote del vescovo di Fano, Goro Gheri. Avviato presto al sacerdozio e allo [...] studio della teologia, si trasferì a Roma, dove nonostante l'interessamento del padre e del prozio ebbe una carriera lenta, tanto da non lasciare alcuna notizia di sé fino al 1572, quando l'avvento al ...
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Troviero francese del sec. XIII, detto anche Adam le Bossu o Le Bossu d'Arras. Nato in Arras verso il 1255, e destinato al sacerdozio, studiò nell'Abbazia di Vaucelles (Escaut); ma, innamoratosi di una [...] giovinetta di Arras, la sposò, per dolersi però bentosto di avere spezzata la propria carriera. Tentò di riprendere i suoi studî a Parigi, ma se ne ritornò presto in Arras, dove si immischiò nei torbidi ...
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PEIRE Cardenal
Salvatore Battaglia
Trovatore provenzale, che poetò dal 1216 al 1271. Secondo il suo biografo, Miquel de la Tor, P. C. sarebbe nato al Puy, di famiglia nobile; avviato al sacerdozio e [...] agli studî, avrebbe preferito la vita nomade e libera del poeta, ch'egli del resto intese come alta missione etica e sociale e in cui portò effettivamente i segni d'una sua cultura viva e meditata. Le ...
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Scrittore politico (Piacenza 1767 - Milano 1829). Avviato alla carriera ecclesiastica presso il collegio Alberoni (nel 1793 fu ordinato sacerdote), subì l'influenza del giansenismo e del sensismo del Condillac, [...] si recò a Milano; ma il trattato di Campoformio ne fece un deciso oppositore della politica francese. Abbandonato il sacerdozio, scrisse una serie di opuscoli e diresse varî giornali di brevissima durata (Monitore italiano; Il Censore, 1798; Gazzetta ...
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LAMBRUSCHINI, Raffaello
Angiolo Gambaro
Nato a Genova il 14 agosto 1788, morto a Figline Valdarno l'8 marzo 1873. Iniziati gli studî nella città natale, li proseguì a Roma avviandosi al sacerdozio, [...] e li compì nel seminario di Orvieto, di cui era vescovo un suo zio paterno, Giovanni Battista. Durante le vicende politiche degli anni 1809-1814, essendo stato confinato a Belley lo zio vescovo e soppressa ...
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SPADONI, Angelo.– Nacque il 3 ottobre 1880 a Borzano di Albinea, in provincia di Reggio Emilia, in una famiglia della piccola borghesia. Non sono noti i nomi dei genitori.
Assecondando la vocazione al [...] reggiani dallo Stato totalitario alla democrazia: la Resistenza come problema, III, Dal collateralismo conflittuale al riscatto cruento: quale sacerdozio?, Reggio Emilia 2001, pp. 468-469, Id., Il calice di legno. Dino Torreggiani e la sua Chiesa ...
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sacerdozio
sacerdòzio s. m. [dal lat. sacerdotium, der. di sacerdos -otis «sacerdote»]. – 1. Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...