Teologo (m. Parigi 1141). È il maggiore rappresentante della scuola vittorina. Allievo di Guglielmo di Champeaux a S. Vittore, dove entrò verso il 1115-18, vi divenne maestro (1125) e priore. Tra le sue [...] (o Eruditionis didascalicae libri VII), sorta di introduzione allo studio delle arti liberali, della teologia e della sacrascrittura; il De sacramentis, opera in cui la dogmatica cattolica viene sviluppata con intenti sistematici nella prospettiva ...
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Archeologo (Ploaghe 1803 - Cagliari 1878); canonico della cattedrale di Cagliari, insegnò SacraScrittura e lingue orientali in quella univ., della quale fu rettore dal 1857; senatore del Regno (1871). [...] Commissario per le antichità dell'isola, ebbe il merito di iniziare uno studio sistematico delle antichità sarde, compiendo scavi ed esplorazioni, formando una collezione archeologica, donata poi al museo ...
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Goto ariano (n. 311 circa - m. Costantinopoli 383). Nato da genitori cristiani provenienti dalla Cappadocia, fu consacrato vescovo (341 circa) da Eusebio di Nicomedia; esercitò il suo vescovato prima in [...] in greco e latino, inventò l'alfabeto gotico, e tradusse, in mezzo a un popolo analfabeta, gran parte della SacraScrittura. Parte della traduzione ci è pervenuta in frammenti che costituiscono il primo testo letterario in una lingua germanica, e l ...
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Teologo (n. forse Alessandria tra il 183 e il 185 - m. Tiro 253 o 254). Allievo di Clemente ad Alessandria, si dedicò assai giovane all'insegnamento e il vescovo Demetrio gli affidò la preparazione dei [...] scritturale, che si esplicò nell'ingente quantità dei suoi commenti, fa d'O. anzitutto un grande biblista: egli della SacraScrittura non volle solo fondare, con l'Esapla (v.), una revisione critico-testuale, ma ben più darne una interpretazione che ...
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tradizione Trasmissione nel tempo, da una generazione a quelle successive, di memorie, notizie, testimonianze; anche le memorie così conservate.
Antropologia
La nozione di t. è molto usata in etnologia [...] Concilio di Trento la definì: «il complesso delle verità rivelate, appartenenti alla fede e alla morale, non contenute nella SacraScrittura, ma trasmesse da Dio alla Chiesa oralmente». Il concetto di t. trova la sua origine e la sua giustificazione ...
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Concilio universale, fra i più importanti della Chiesa cattolica (1545-63).
A premere per la convocazione di un concilio era stato soprattutto Carlo V, già al tempo di Clemente VII: per il suo disegno [...] qualsiasi tipo di intesa con il mondo riformato. Alla tradizione storica della Chiesa romana fu attribuita la stessa rilevanza della SacraScrittura; venne condannata la dottrina della giustificazione per fede e ribadita l’efficacia dei sette ...
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luteranésimo Corpo delle dottrine predicate da M. Lutero e dai suoi seguaci. Fuori dai paesi di lingua tedesca, è detto l. l'insieme delle Chiese professanti tali dottrine. I loro aderenti, detti in Italia [...] grazia sul merito; il primato della fede sulle opere; la centralità di Gesù Cristo nella vita del cristiano. Oltre alla SacraScrittura alla base del l. vi è la confessione di fede detta Confessione augustana (1530). Accanto a essa hanno particolare ...
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Teologo (Mélin, Hainaut, 1513 - Lovanio 1589). In teologia, propugnò, con il suo amico Hessels, il metodo positivo e quindi un ritorno della speculazione teologica alle fonti bibliche e patristiche. Le [...] Il B. si sottomise ogni volta.
Vita
Studiò e insegnò a Lovanio, divenendovi magister in teologia (1550), professore di SacraScrittura (1551), cancelliere dell'università (1575). Nel 1563 B. fu, con Hessels, inviato come regio teologo al Concilio di ...
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La prima lingua letteraria slava (detta anche slavo ecclesiastico e antico slavo e, più raramente, antico bulgaro e veteroslavo), formatasi in seguito alla traduzione della SacraScrittura da parte dei [...] manoscritti, ritrovati per lo più in Palestina o nei monasteri del Monte Athos e del Sinai, sono redatti in scrittura glagolitica (da ricordare il Codex Assemanianus, il Codex Zographensis, il Codex Marianus, i fogli di Kiev, il Salterio Sinaitico ...
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Nella religione cattolica, ufficio svolto dai religiosi prevalentemente nelle chiese per l’insegnamento o la diffusione della dottrina e delle verità di fede, per la spiegazione dei testi sacri, per l’ammaestramento [...] , concorrono a questo insegnamento in qualità di ministri del papa e dei vescovi. Le fonti della p. cristiana sono la SacraScrittura, la liturgia, i Santi Padri e i Dottori, le decisioni della Santa Sede e dei concili, l’insegnamento teologico, la ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...