Teologo (n. Salamanca - m. ivi 1616); domenicano (dal 1563), professore a Salamanca, intervenne nella polemica molinista con un Tractatus de divinae gratiae auxiliis (1596) in cui si mantiene fedele all'insegnamento [...] di D. Báñez. Tra le altre sue opere: De magno matrimonii sacramento (1592), Tractatus de divina perfectione (1596), fondati sulla dottrina di s. Tommaso. È stato ritenuto, ma con impropria interpretazione di alcune sue espressioni, un precursore del ...
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Teologo giansenista (Parigi 1686 - ivi 1763), dottore della Sorbona, professore nel Collegio Du Plessis; fu tra gli oppositori alla bolla Unigenitus; autore di numerosi scritti, difese in particolare l'indipendenza [...] (in foro interno) del parroco dal proprio vescovo e la separabilità nel matrimonio del contratto dal sacramento. ...
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matrimonio clandestino
Nel mondo cristiano, forma di matrimonio basata esclusivamente sul mutuo consenso degli sposi e non formalizzata da alcuna autorità ecclesiastica. La questione dei m.c. e delle [...] incertezze giuridiche che ne derivavano fu affrontata dal Concilio di Trento, che nella doctrina de sacramento matrimonii (1563) fissò i principi generali del matrimonio cattolico e nel capo I del decreto Tametsi stabilì la nullità di tutti i ...
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Complesso delle persone che appartengono all’ordine sacerdotale di una religione o di una Chiesa. In base all’ordinamento canonico (can. 232-239 e art. 4 del Nuovo concordato), fanno parte del c. cattolico [...] diaconi, presbiteri e vescovi, ossia quei fedeli che hanno ricevuto il sacramento dell’ordine sacro, in almeno uno dei suoi tre gradi ( chierici o ministri sacri o ministri ordinati). Costoro godono, nell’ambito dell’ordinamento giuridico italiano ...
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Nel Medioevo, giovane che serviva alla corte di principi e grandi personaggi; poteva essere di nascita nobile e dopo il servizio come p. diventare scudiero, poi essere armato cavaliere.
Si chiamava p. [...] del barone o uomo d’arme, di condizione inferiore a quella dello scudiero e del donzello.
P. d’onore del Ss. Sacramento Associazione cattolica di fanciulli (dai 5 ai 14 anni) che si proponeva di rendere onore all’Eucaristia con la pratica quotidiana ...
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giovedì Quarto giorno della settimana, il cui nome deriva, per antiche credenze astrologiche, da quello del pianeta Giove G. santo Nella liturgia cattolica, il g. che precede Pasqua. Si celebra la messa [...] in coena Domini commemorativa dell’Ultima Cena di Gesù con gli apostoli e dell’istituzione del sacramento dell’Eucaristia. Dopo il vangelo il rito della ‘lavanda dei piedi’, ricorda ciò che Gesù fece agli apostoli e simboleggia l’esecuzione del ...
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Cardinale (n. nella Champagne, seconda metà sec. 11º - m. 1138), benedettino, fu prima priore a Reims, e, dopo un breve periodo tra i cisterciensi di Pontigny, abate di Laon (1128); nel concilio di Pisa [...] (1136) Innocenzo II lo nominò cardinale vescovo di Ostia. Restano di lui alcuni opuscoli: De sacramento dominicae passionis; De creatione et redemptione primi hominis; De septem donis S. Spiritus; De divinis officiis. ...
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L’atto di ungere persone e di oggetti con le sostanze più diverse, dal grasso animale fino ai preziosi oli profumati, che rientra nei riti delle più diverse religioni antiche e moderne. Il carattere comune [...] infermi (comunemente detta estrema u.). Secondo la precisazione del Concilio Vaticano II, il tempo opportuno per ricevere questo sacramento ha inizio quando il fedele, per malattia o per vecchiaia, incomincia a essere in pericolo di morte, inteso ...
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Predicatore e scrittore mistico, francescano (n. Osuna, Siviglia, 1497 - m. 1540 circa). Fu commissario generale (1528) dell'ordine per le colonie spagnole d'America. Oltre a Sermoni e commentarî biblici [...] in latino, scrisse in spagnolo opere che hanno un posto importante nella mistica e ascetica del tempo (Trilogium evangelicum, 1536; Abecedario espiritual, 6 voll., 1536-38; Gracioso conbite de las gracias del ss. Sacramento, 1543). ...
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Riformatore, detto Pomeranus dalla sua patria (Wollin, Pomerania, 1485 - Wittenberg 1558). Umanista, ammiratore di Erasmo, fu dal 1522 uno dei protagonisti più efficaci e più attivi del luteranesimo (nel [...] , a Lubecca, in Pomerania): fu vicino a Giovanni Federico di Sassonia, e passò (1537-39) in Danimarca, per l'istituzione di una Chiesa riformata. Polemizzò con lo Zwingli, nella controversia eucaristica (Contra novum errorem de sacramento, 1525). ...
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sacramento
sacraménto (ant. sagraménto e, nel sign. 1, saraménto) s. m. [dal lat. sacramentum, der. di sacrare «consacrare»; in origine «pegno, giuramento», e quindi «pegno della fede, atto sacro»]. – 1. Termine che in latino (sacramentum)...
sacrare1
sacrare1 (ant. sagrare) v. tr. [dal lat. sacrare «consacrare», der. di sacer «sacro»], letter. – Dedicare, offrire in voto solennemente a un dio, consacrare a un culto, soprattutto con riferimento ai riti della religione greco-romana:...