Renato Descartes du Perron, ritenuto dai più l'iniziatore della filosofia moderna, nacque a La Haye in Turenna il 31 marzo 1596, morì a Stoccolma l'11 febbraio 1650. Nel 1604 fu messo nel collegio dei [...] perfezione. Coi tre saggi annessi (la Dioptrique quelle derivate dall'uso dell'intelletto, non intese mai di fondamento di tutto quanto il sapere umano.
Né può negarsi ch'esso in modo che l'azione dell'una sull'altra è resa possibile, l'anima ...
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INFINITO
Ferdinando D'AMATO
Federigo ENRIQUES
(lat. infinitum, gr. ἄπειρον; fr. infini; sp. infinito; ted. Unendliches; ingl. infinite).
L'infinito nella storia della filosofia.
Questo concetto compare [...] umana; bensì possiamo formarcene un'idea certa e positiva ragionando sulle . Codesta è la falsa infinità propria dell'intelletto, consistente nella negazione del finito, che però del Rinascimento. E Kepler ne saggia il valore nella ricerca dell'area ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Federico Chabod
Francesco di Piero di Iacopo Guicciardini e di Simona di Buongianni Gianfigliazzi nacque a Firenze il 6 marzo 1483. Era il terzogenito di una famiglia numerosa [...] atta a nutrire di cose un intelletto quale quello del G., attentissimo unicamente dagli uomini, per motivi e fini umani. Ma resta il fatto che, la Storia di Parma, IV-V, Parma 1899. Il saggio migliore sullo storico è ancora quello di E. Fueter, G. ...
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Questo tipo di racconto fantasticodidascalico, rispondente al bisogno umano di racchiudere entro una cornice narrativa, ove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale [...] Favole, 1785), autore anche di un Saggio sopra la favola (1788). Il Settecento del sano intelletto. In Italia un genere dell'umanità primitiva, affine all The history of Greek fable, Londra 1883. Sulla favola romana: L. Hervieux, Les fabulistes latins ...
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Uno dei maggiori rappresentanti della più antica filosofia greca. Nacque, secondo testimonianze quasi unanimi, in Abdera. Però regnano incertezze sia sulla data della nascita (fra il 470 e il 457 a. C.) [...] e il vuoto. Nella morale l'intelletto ha quindi l'ufficio di stabilire che ogni cosa rovina. È vero che nel saggio la ragione è guida sufficiente di condotta: quello patristico ha una teoria sulle origini della civiltà umana che secondo le ricerche ...
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Nato a Camberwell, Londra, il 7 maggio 1812. Il padre, benestante, impiegato alla banca d'Ingnilterra, era un uomo di non comune, larga cultura, e la madre una donna di raffinata sensibilità e di semplice, [...] , diventa un profondo studio del carattere umano, percorso da lampi di vera grandezza poetica era ad un tempo d'intelletto ardentemente avido e di che colleghino il reale con l'ideale (v. il saggiosullo Shelley). In Old Pictures in Florence il B. ...
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La fede è l'assenso dell'intelletto motivato dal valore di una testimonianza. Nella vita quotidiana si procede in gran parte con questa forma di conoscenza, e nel campo scientifico essa non è assente. [...] intelletto come lo costringe una dimostrazione matematica o filosofica; e include sentimenti, in quanto possono influire sull ragioni che lo rendono saggio e doveroso, determinato un futuro al difuori di ogni umana previsione possibile, e il miracolo, ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] si devono riconoscere nell'uomo un intelletto, una ragione, una saggezza, , a un fine per il genere umano, abbia anche una selbständige Redeutung, un (tr. it.: L'allegoria d'amore. Saggiosulla tradizione medievale, Torino 1969).
McClung, C. ...
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Coscienza
HHans Wagner
Donald O. Hebb
Carlo Loeb
di Hans Wagner, Donald O. Hebb, Carlo Loeb
COSCIENZA
Coscienza
di Hans Wagner
sommario: 1. Introduzione. 2. Le difficoltà specifiche della teoria della [...] un caratteristico e in sé coerente fascio di capacità umane: il termine ‛mente' ('intelletto', ‛ragione') non ha nulla a che fare con tr. it.: Il caso e la necessità. Saggiosulla filosofia naturale della biologia contemporanea, Milano 19725).
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] è esplicito al segno battesimale della c. unta sulla fronte del catecumeno con allusione al tau di Ez disporre l'intelletto a riconoscere universale". Saggio di interpretazione semiotica, in Ricerche semiotiche. Nuove tendenze delle scienze umane nell ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...