metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] sui. Più complessa risulta, se pure sulla linea consueta dell'animazione del cielo, dove le parti del corpo umano vengono comparate a oggetti inanimati: pochi scaglion levammo i saggi), che fa del salire fenomenologia dell'intelletto, sostanzialmente ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] intelletto rifugge dall’indeterminato, dal mutevole, dallo sfuggente. Nei suoi pensieri sull’uomo e sulla , come una delle costanti della nostra umana natura, della nostra stessa fisicità:
Viva compositi ed elaboratissimi del saggio morale e del ...
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forma
Alfonso Maierù
I valori del termine sono molteplici nell'uso dantesco: " aspetto esteriore ", " figura di un corpo ", " composizione e struttura di una realtà " e, nella terminologia filosofica, [...] contaminazione col corpo (cfr. B. Nardi, La conoscenza umana, pp. 175-191). L'intelletto possibile è lo spirito novo, di vertù repleto, di cfr. B. Nardi, Saggio di commento alla Monarchia, pp. 9-10). La discussione sulla intensio e remissio della ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] di colui che lavora con intelletto libero e creativo rappresaglie e punto di vista, en catholique, sulla recente storia d’Europa. Ancora una conosceva Peterson e il suo saggio sul monoteismo (fin dal piano dell’intellettualità umana (pur nella ...
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terra
Eugenio Ragni
Giovanni Buti - Renzo Bertagni
Nelle sue molteplici accezioni, è vocabolo di larga frequenza in tutta l'opera dantesca, segnatamente nel Convivio e nella Commedia; presente nel [...] non attende se non che la natura umana li apparecchi la terra a seminare!; Cv III III 7-8, dove D. ricorda, sull'auctoritas di Ovidio Maggiore e di Lucano, la dell'intelletto diserta, Eaco fu giusto e saggio partitore a nuovo popolo e distributore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
L’astrologia
Ornella Pompeo Faracovi
Astrologia e cultura umanistica
La riscoperta della cultura antica, tratto caratterizzante dell’età dell’Umanesimo, si verificò anche sul terreno degli studi di [...] del Quattrocento. Nel 1417 fu l’umanista toscano Poggio Bracciolini (1380-1459), uomo. il cui intelletto ha recepito l’ consentire al saggio di adottare il giorno era l’11 novembre, ma si discuteva sull’anno, 1483 o 1484), fu eretta da Gaurico per ...
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diritto, filosofia del
Disciplina che indaga la complessa fenomenologia dell’esperienza giuridica, ricercandone il senso profondo attraverso una riflessione sul fondamento del diritto e dell’idea di [...] dalle mutevoli opinioni umane. L’ingiustizia è vizio dell’intelletto, non della la dottrina dell’incondizionata supremazia della Chiesa sullo Stato. La Chiesa, come lo Stato in un breve, ma presto celebre, saggio del 1946 sostenne che il positivismo ...
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Individuo, Stato e società in Gentile
Carlo Altini
Tra filosofia, storia e politica
Nelle opere di Gentile non è presente l’interesse per la storia del pensiero politico che caratterizza invece la riflessione [...] e culmina così nella superiorità del fieri sull’esse, del «fare» sul « e struttura della società. Saggio di filosofia pratica (scritto un’illusione dell’intelletto astratto (I originariamente. Così nell’effettiva realtà umana non c’è atto economico che ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] l'avvocatura influirono anche le esperienze umane e intellettuali maturate negli anni napoletani conferenze e saggisulla Nuova Antologia, sul Fanfulla della domenica, sulla Domenica del nel G. il "lucido intelletto di critico", la "pensosa anima ...
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Individuo e individualità nel pensiero di Croce
Marcello Mustè
Nel Commento a Croce (1955), Carlo Antoni (1896-1959) osservò che tutta la filosofia crociana appare come «una celebrazione dell’individualità», [...] maniera più rigorosa, l’individuo umano e terreno era ricondotto nell’unità solo come astrazione susseguente operata dall’intelletto:
Non si è responsabili – concludeva la situazione descritta da Hegel (Saggiosullo Hegel seguito da altri scritti di ...
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saggio2
sàggio2 s. m. [lat. tardo exagium «peso, misura», der. di exigĕre nel senso di «pesare, esaminare»; il passaggio al sign. 4 è soprattutto dovuto alla partic. accezione acquistata da essai in Francia (spec. con gli Essais di Montaigne,...
ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...