Architetto e scultore (Roma 1702 - ivi 1786). Fu allievo di F. Barigioni. Tra le sue sculture, intonate a un'eleganza trattenuta propria del tardo barocco romano, ricordiamo, in S. Maria sopra Minerva, [...] con P. Bianchi e P. Bracci (1739). A Roma costruì anche la nuova sagrestia di S. Pietro e il palazzo e il caffeaus della villa Albani, oggi Torlonia. La sagrestia fu un tentativo di conciliare le tendenze equilibrate e aggraziate del Settecento con ...
Leggi Tutto
Pittore. Figlio di Vincenzo, pittore e decoratore napoletano, nacque a Napoli nel 1600 e ivi morì nel 1665 (De Dominici). Del 1640 è la decorazione della cappella del principe di S. Agata nella chiesa [...] S. Paolo; del 1641 è il grazioso dipinto rappresentante il Riposo in Egitto, nella sagrestia del duomo; di tempo anteriore è la decorazione della sagrestia del Gesù Nuovo, ove il pittore rivela chiaramente la sua dipendenza dalla scuola del Corenzio ...
Leggi Tutto
Architetto (Roma 1570 - ivi 1655). Figlio di Adriano (m. 1597), architetto e pittore di Norcia, a Roma dal 1550 circa, R. si formò presso D. Fontana, rimanendo poi fedele a schemi manieristici di matrice [...] settentrionale. Architetto del "Popolo Romano" (1602-20), realizzò la casa professa e la sagrestia del Gesù (1606-20), varie cappelle e altari (S. Giovanni in Laterano, capp. Colonna, 1606-11); nel 1620 iniziò la chiesa di S. Teresa degli Scalzi a ...
Leggi Tutto
Scultore e intagliatore (Belluno 1660 - ivi 1732). Studiò col padre Jacopo, intagliatore, poi con A. Ridolfi e F. Parodi. Nel soggiorno romano (1678-80) subì l'influsso di G. L. Bernini e della sua scuola. [...] Lavorò soprattutto a Venezia e nel Veneto (cornice e baldacchino del reliquiario nella sagrestia dei Frari, seggioloni, gruppi allegorici, ecc., nel Museo Correr di Venezia, altare per la chiesa di S. Floriano di Zoldo, 1685). Tecnico di eccezionale ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Verona
Giuseppe Gerola
Architetto, scultore, intagliatore e intarsiatore. Nacque a Verona verso il 1457, e ivi morì il 10 febbraio 1525. Accolto novizio fra gli olivetani, apprese l'intarsio [...] tali soggetti la caratteristica sua più ammirata: tanto che quella di S. Maria in Organo parve ai contemporanei "la più bella sagrestia che fusse in tutta Italia". La diffusione che i numerosi viaggi di G. diedero alle sue opere, spiega la fortuna da ...
Leggi Tutto
. Famiglia di scultori e intagliatori, da Rovetta nella Val Seriana (Bergamo); operarono dal sec. XV al XIX. I più notevoli della casata sono: Bertulino, che lavorava intorno al 1460; Grazioso (1630-1693) [...] 1734), che eseguì, con l'aiuto dei fratelli Donato, Giovanni Antonio, Giambettino e Giovanni, gli armadî della seconda sagrestia nella chiesa di S. Martino ad Alzano Maggiore ammirevoli anche per l'abilità tecnica dell'intaglio. Maggior vigoria d ...
Leggi Tutto
GUGLIELMI, Gregorio
Fritz Baumgart
Pittore, nato a Roma nel 1714, morto a Pietroburgo circa il 1773. A Roma fu allievo di Sebastiano Conca. Nel 1740 divenne accademico di S. Luca. Eseguì un affresco [...] nell'ospedale di S. Spirito in Sassia (probabilmente nel 1742) e pitture al soffitto della chiesa e della sagrestia della Trinità degli Spagnoli a via Condotti. Dei quadri d'altare dipinti da lui durante il suo soggiorno a Roma si conosce solo il S. ...
Leggi Tutto
Architetto, pittore e scrittore d'arte, nato in Milano il 1483, morto ivi il 30 marzo 1543. Giovanissimo, egli poté conoscere Bramante e Leonardo. Dal 1503 al 1507 lavorò come pittore in Reggio; e si può [...] identificare con quel Cesare da Reggio che nel 1508 affrescava a Parma la sagrestia della chiesa di S. Giovanni Evangelista. Sul finire dello stesso anno fu a Roma, poi a Ferrara, e nell'ateneo ferrarese condusse profondi studî di fiosofia e ...
Leggi Tutto
ZAMBELLI, Damiano, detto Damiano da Bergamo
Antonio Morassi
Intarsiatore. Nacque a Bergamo circa il 1490-1500, morì a Bologna il 30 agosto 1549.
Accolto (1528) nei padri predicatori di Bologna, già [...] del coro della loro chiesa, il suo capolavoro. Eseguì anche le tarsie con le storie del santo titolare, ora nella sagrestia dello stesso S. Domenico, originariamente nella cappella, poi distrutta, del santo. Nel 1546 lavorò tre tarsie per il duomo di ...
Leggi Tutto
Pittore (Bologna 1575 - ivi 1632). Allievo di C. Baglioni, si dedicò alla pittura di prospettiva. Considerato il caposcuola dei quadraturisti bolognesi, svolse anche un importante ruolo nella scenografia. [...] Della sua intensa attività, rimangono, a Bologna, le decorazioni della volta dello scalone nel conv. di S. Francesco, della sala Urbana nel pal. comunale, della libreria del conv. di S. Martino e, a Modena, quella della sagrestia di S. Biagio. ...
Leggi Tutto
sagrestia
sagrestìa (anche sacrestìa o sacristìa) s. f. [dal lat. mediev. sacristia, der. di sacrista: v. sacrista]. – 1. Locale annesso alla chiesa, generalm. nei pressi dell’altare maggiore, dove si custodiscono gli arredi e i paramenti...
sagrestano
(o sacrestano) s. m. [lat. mediev. sacristanus, der. di sacrista: v. sacrista]. – Laico stipendiato che ha il compito di tenere in ordine la sagrestia e gli arredi sacri, di pulire, di sorvegliare e custodire la chiesa, nonché di...