Pittore (Pomarance 1552 circa - Roma 1626), allievo di Niccolò Circignani, dal quale derivò il nome. A Roma (circa 1578) dipinse, con stile largo e magniloquente, sensibile agli stilemi del manierismo [...] S. Maria in Aracoeli, in S. Andrea della Valle, nel transetto di S. Giovanni in Laterano (1600), nei palazzi Crescenzi e Mattei (1603) ecc. Opera sua fu anche la ricca decorazione della sala del Tesoro (sagrestia) nella basilica di Loreto (1605-10). ...
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SEMITECOLO, Nicolò (
Fabrizio Biferali
Nicoletto). – Attivo a Venezia e a Padova nel terzo quarto del Trecento, Semitecolo figura in un atto notarile redatto a Venezia il 7 marzo 1353 in cui sono citati [...] la data «MCCCLXVII adì XV d[e] dece[m]bre». Facevano parte di questo complesso pittorico, anch’esse già nella sagrestia dei Canonici e ora nel Museo diocesano: altre due tavolette su fondo oro di dimensioni pressoché sovrapponibili e con identici ...
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Scultore e architetto (Montelupo Fiorentino 1505 - Orvieto 1567 circa), figlio di Baccio, di cui fu allievo e che aiutò nella tomba Gigli in S. Michele in Foro a Lucca (1521-23). A Roma (1526) fu aiuto [...] al 1533), dove eseguì alcune sculture per la Santa Casa continuando l'opera del Sansovino. In seguito collaborò con Michelangelo nella Sagrestia Nuova di S. Lorenzo a Firenze (è sua la statua di S. Damiano, 1533-34, forse la sua opera migliore). A ...
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Scultore e architetto (Gmünd 1330 circa - Praga 1399). Dapprima collaboratore del padre (Heinrich), si deve probabilmente a lui il coro della chiesa di S. Croce a Gmünd. In seguito formò una propria scuola, [...] completamento della cattedrale di S. Vito, iniziata nel 1344 da Mattia di Arras. Nel 1355-60 intervenne anche nel coro e nella sagrestia; tra il 1366 e il 1367 eresse le cappelle di S. Lorenzo, S. Sigismondo e S. Venceslao e il portico del transetto ...
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Borrani, Odoardo
Pittore (Pisa 1833 - Firenze 1905). Figlio di un pittore paesaggista, trasferitosi con la famiglia a Firenze, nel 1849 lavorò ai restauri del Chiostro Verde di Santa Maria Novella e [...] il concorso triennale all’Accademia con il bozzetto di Lorenzo de’ Medici che, nella congiura dei Pazzi, si salva nella sagrestia del Duomo. L’anno seguente si arruolò volontario nella seconda guerra d’indipendenza. Nel 1860 si recò con Signorini ...
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Pittore romagnolo, detto il B. dal luogo ove nacque, passò nella piccola città la sua prima giovinezza, occupato nello studio della pittura e delle armi. A Bologna egli studiò col Francia, ma attratto [...] dei Servi, rovinate dal restauro. Ammirevoli, per quanto anch'esse guaste, sono la Visitazione di San Vitale e le figure della sagrestia di San Michele in Bosco, specie quelle di S. Agostino e S. Gregorio.
Dal complesso di queste opere risulta che il ...
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BAISO (Abaisi, da Baisio), Tommasino da
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio di Giovanni, della celebre famiglia di intagliatori in legno originaria da Baiso (Reggio Emilia). Il primo documento che [...] Blaxii" in Modena e in cui Tommasino si obbliga con l'abate del monastero di S. Bartolo a Ferrara a costruire per la sagrestia, entro un anno, due armadi in noce intagliato con panconi e cassetti per centocinquanta ducati d'oro oltre il vitto per sé ...
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ODDI, Mauro
Nestore Pellicelli
Pittore, architetto e incisore, nato a Parma nel 1639, morto nel 1702. Dapprima studiò lettere, e poi si dedicò appassionatamente alla pittura sotto la direzione di Pietro [...] esterno della chiesa della Steccata. Quadri di lui si vedono nelle chiese di Parma: in S. Vitale e presso la sagrestia di S. Giuseppe, e a Piacenza. Sua opera, oltre diversi quadri, sono alcune migliaia di medaglie della raccolta Farnese.
Bibl ...
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GIOVANNINO de Grassi
F. Manzari
Pittore, miniatore, scultore e architetto noto documentariamente per essere stato attivo presso la Fabbrica del duomo di Milano dal 5 maggio 1389 sino alla morte (5 luglio [...] con Cristo e la samaritana al pozzo, menzionato in lavorazione l'agosto successivo, che si trova sopra il lavabo della sagrestia meridionale del duomo, ove è ricordato nel 1396, quando ancora a lui, con l'aiuto del fratello, toccò rifinirlo, insieme ...
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PREDA, Carlo
Odette D'Albo
PREDA, Carlo. – Figlio di Andrea e di Bianca Bianchi, nacque tra il 1651 e il 1652 a Milano, città nella quale risiedette per tutta la vita. La madre era sorella del pittore [...] ).
L’unica prova sopravvissuta dell’opera di Preda nel campo dell’affresco è il Rapimento di s. Paolo al terzo cielo nella sagrestia di S. Barnaba a Milano, del 1708. Tra quest’ultimo anno e il 1710 l’artista eseguì probabilmente due teleri per il ...
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sagrestia
sagrestìa (anche sacrestìa o sacristìa) s. f. [dal lat. mediev. sacristia, der. di sacrista: v. sacrista]. – 1. Locale annesso alla chiesa, generalm. nei pressi dell’altare maggiore, dove si custodiscono gli arredi e i paramenti...
sagrestano
(o sacrestano) s. m. [lat. mediev. sacristanus, der. di sacrista: v. sacrista]. – Laico stipendiato che ha il compito di tenere in ordine la sagrestia e gli arredi sacri, di pulire, di sorvegliare e custodire la chiesa, nonché di...