ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] sua accortezza e onestà. L'incarico era dato "sine aliquo salario", e doveva durare due mesi. Ma ben altra importanza ha del mondo esterno, specialmente dell'umano, il suo sovrano equilibrio tra il reale e l'ideale, tra la terra e il cielo, tra l' ...
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I meccanismi dei traffici
Jean- Claude Hocquet
Uomini e merci
Appartiene alla logica di un'economia essenzialmente marittima la creazione o l'accaparramento degli scambi via mare fra i diversi settori [...] del grosso in modo che non si allontanasse troppo da quello reale. Finiva così il predominio del grosso d'argento e trionfava il scritto imponeva di assicurare i trasporti, percepivano un salario versato dal mercante per il quale avevano lavorato ...
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La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...] mere entità leggendarie: avevano ancora un peso politico reale, la cui imponenza non aveva nulla da invidiare bona dispositione eius", divenne podestà del Lido per un anno, "cum salario" (145); o Marino Longo (non titolato), che "gravatus est ...
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L'economia: imprenditoria, corporazioni, lavoro
Walter Panciera
Venezia al centro di uno spazio economico regionale
Oltre la crisi seicentesca
La crisi abbattutasi sul commercio veneziano nei primi [...] se non sempre nei fatti, l'obbligo di pagamento dei salari in moneta, mentre nella Terraferma si ricorreva molto più spesso quelli tradizionali sopra illustrati (221). Ma il problema reale riguardava in questo caso la concorrenza che i margariteri ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] 17), ma che rimaneva altresì a Venezia, sotto forma di salari e di contratti d'appalto per le forniture. È presumibile altra moneta di conto che aveva abbandonato le sue radici reali. Il ducato d'oro distaccandosi nella sua corsa dal riferimento ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] quello di camerlengo a Vicenza, per procurare un ufficio ed un salario a dei nobili poveri; e ci si guardava bene dall'eliminare erano loro toccate per diritto di nascita. Sua Maestà Imperiale Reale fu a dire il vero tanto generosa da non escludere ...
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L'economia
Luciano Pezzolo
Strano secolo, il Seicento: dimenticato per lungo tempo da una storiografia attenta alla grande politica e distolta dalle luci del Rinascimento; etichettato come il secolo [...] erano di gran lunga superiori rispetto ad altre aree (138). Ed anche per quanto concerne l'andamento dei salarireali, quelli dell'Inghilterra meridionale decrebbero in misura meno drammatica tra Cinque e Seicento rispetto ad altri casi dell ...
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L'Arsenale: i quattro direttivi
Franco Rossi
Sul finire del XIV secolo, all'indomani dell'ultimo conflitto dichiarato veneto-genovese, la guerra di Chioggia e di Tenedo, l'organizzazione del lavoro [...] ai suoi danni dalla potente famiglia dei Bressan che per reali demeriti (131). In effetti il 23 febbraio 1489 legnie ho stele per so uxo segondo uxanza, e dar a quelo per so salario a l'ano a raxion de ducati 200 d'oro, zoè ducati duxento d'oro ...
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Migrazioni
Bruno Paradisi
Otto von Frisch
di Bruno Paradisi e Otto von Frisch
MIGRAZIONI
Migrazioni umane
di Bruno Paradisi
sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Gli effetti delle migrazioni. 3. [...] vive di solo pane. Perciò la valutazione delle cause reali delle migrazioni può subire qualche modifica e qualche ulteriore qualità di dipendenti, di aziende che ne garantiscono il salario e il tenore di vita.
Tutte queste considerazioni non ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] lo scambio che in esso si ha tra forza-lavoro e salario risulta una "pura forma che è estranea al contenuto e lo e aveva proposto una "misura" di entrambi, determinando l'economia reale sia da un punto di vista soggettivo, rappresentato dall'attività ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
salario2
salàrio2 s. m. [dal lat. salarium (neutro sostantivato dell’agg. salarius, der. di sal salis «sale»), propriam. «razione di sale», poi «indennità per l’acquisto di sale e di altri generi alimentari concessa a funzionarî della magistratura...