Figlio (Firenze 1541 - Poggio a Caiano 1587) di Cosimo I e di Eleonora di Toledo; reggente negli ultimi anni di vita del padre, salì al trono nel 1574 mostrando una scarsa perizia negli affari di stato. [...] Si servì tuttavia dell'opera di due abili ministri, G. B. Concini e Belisario Vinta, ai quali si deve il consolidamento del principato mediceo, l'ingrandimento della città di Livorno e l'incremento del ...
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Figlio terzogenito (m. 927) del principe Boris Michele, combatté a lungo contro Bisanzio. Primo sovrano bulgaro ad assumere il titolo di zar, S. salì al trono nell'893 e nel 925 si proclamò imperatore [...] dei Romani e dei Bulgari. Tolte ai Greci (914) le province di Adrianopoli, Salonicco e Durazzo, conquistò (919) la Tessaglia, tutta la penisola ellenica e i Dardanelli, poi Adrianopoli (923). Fu la massima ...
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Uomo politico spagnolo (Tordesillas 1552 - Valladolid 1625), figlio di un consigliere di Carlo V; favorito di Filippo III, divenne primo ministro quando questi salì al trono (1598). Condusse una politica [...] rovinosa e fu dominato da un altro favorito, R. Calderón: le spedizioni contro l'Inghilterra (1599 e 1602) e la guerra contro l'Olanda (1600-09) finirono in un disastro, la politica nei confronti di Enrico ...
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Figlia (m. 1341) di Uberto, fratello di Matteo I Visconti; sposò Francesco Pusterla che indusse a congiurare contro Luchino Visconti (1341). Scoperta la congiura, salì al patibolo col marito. ...
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Figlio (Le Gué de Maului, Le Mans, 1319 - Londra 1364) di Filippo VI di Valois e di Giovanna di Borgogna. Prodigo e incostante, salì al trono nel 1350: si inimicò dapprima il genero Carlo il Malvagio, [...] re di Navarra, rifiutandogli quanto aveva pattuito in cambio della contea d'Angoulême. Assalito in terra di Francia da Edoardo III d'Inghilterra, e dal principe Enrico il Nero, e battuto a Poitiers (1356), ...
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Musicista (Venezia 1510 - ivi 1585). Probabilmente allievo di A. Willaert, fu organista a S. Marco dal 1564 alla morte. Dedicatosi intanto alla composizione, salì ben presto ad altissima fama internazionale. [...] Fu maestro di insigni compositori quali il nipote Giovanni G. e Hans Leo Hassler, che divenne il maggior musicista tedesco del tempo. Con il G. le qualità stilistiche della scuola veneziana si ampliano ...
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Yekuno Amlak
Imperatore etiopico (regno 1270-1285). Allievo, secondo la tradizione, del santo Takla Haymanot, depose l’ultimo imperatore della dinastia Zagwe e salì al trono proclamandosi restauratore [...] della dinastia salomonide di Aksum, di fatto instaurando una nuova successione regale. Trasferì il cuore geopolitico dell’impero nell’Amhara e rafforzò i rapporti fra la monarchia e la Chiesa, cui concesse ...
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Figlio minore (Torino 1701 - ivi 1773) di Vittorio Amedeo II e di Anna di Francia, erede dello stato nel 1715 per la morte del fratello maggiore Vittorio Amedeo, salì al trono nel 1730 all'abdicazione [...] del padre, i cui tentativi di ritorno sul trono, C. E. ostacolò con decisione. La guerra di successione polacca, che vide C. E. a capo dell'esercito franco-piemontese e vincitore degli Austriaci a Guastalla ...
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Figlio (Stoccolma 1682 - Fredrikshald 1718) di Carlo XI e di Ulrica Eleonora di Danimarca. Alla morte del padre aveva quindici anni, ma, dichiarato maggiorenne di lì a pochi mesi, salì subito sul trono. [...] Proseguì dapprima nella politica del padre, ma l'alleanza offensiva tra la Danimarca, la Russia e la Sassonia-Polonia, con l'attacco contro Riga nel 1700, lo costrinse alla guerra. Obbligato alla pace ...
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Figlio (Mosca 1440 - ivi 1505) di Vasilij II, salito al trono (1462) diresse i suoi sforzi per creare uno Stato unitario che coordinasse i singoli principati. Combatté e vinse i tartari (1471-87), debellando [...] (1471-87), debellando il dominio mongolo, e la Lituania (1494), facendosi riconoscere dal granduca Alessandro sovrano di tutta la Russia.
salì al trono (1462) a soli 22 anni e sin dall'inizio diresse i suoi sforzi per creare uno stato unitario al ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale...