L'Ottocento: fisica. Lo spettro ottico
Klaus Hentschel
Lo spettro ottico
Effetti termici e chimici sui bordi dello spettro ottico
Nel 1800 l'astronomo William Herschel (1738-1822) cercò di risolvere [...] 'arancione 12 e la luce rossa 20. Nel 1801 il farmacista Johann Wilhelm Ritter di Jena dimostrò che l'azione chimica sui sali d'argento avveniva anche al di là della zona violetta dello spettro visibile e ne dedusse l'esistenza di 'raggi chimici', di ...
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Chimica
Composto chimico impiegato come sostanza colorante, avente formula
Si ricava dalle foglie di diverse specie del genere Indigofera (Indigofera tinctoria, Indigofera argentea, Indigofera arrecta [...] , non puro, contiene percentuali variabili di rosso d’i., o indirubina (1-15%), di bruno d’i. (1-5%), di gomme (1-5%), di sali minerali (2-25%) e di acqua (3-7%).
Le prime ricerche sistematiche sull’i. sono dovute a A. von Baeyer che ne individuò la ...
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terre rare
tèrre rare [CHF] Meglio, elementi delle t.: gruppo di 14 elementi chimici, rari, aventi numero atomico da 58 (cerio) a 71 (lutezio), caratterizzati dall'avere proprietà chimiche quasi uguali, [...] e del 3° periodo, grande: v. atomo: I 319 Tab. 30.1, 320 Tab. 30.2). Sono tutti trivalenti (alcuni danno anche sali come bivalenti o tetravalenti); hanno peso specifico relativo compreso fra 6 e 9 circa, punto di fusione fra 800 e 1800 °C circa, sono ...
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VOLTAMETRO
Bruno Pontecorvo
Strumento che, per mezzo dell'elettrolisi, permette la determinazione della quantità dî elettricità trasportata da una corrente in un dato tempo. Esso viene perciò chiamato, [...] , che accompagna il passaggio della corrente nei conduttori "di seconda specie" (per es., soluzioni acquose di sali, acidi o basi), obbedisce a delle semplici leggi quantitative, che permettono la determinazione della quantità di elettricità ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Fisica e chimica esatte
Theodore S. Feldman
Frederic L. Holmes
Marco Beretta
Fisica e chimica esatte
Misure premoderne e strumenti
di [...] genio delle lingue nazionali.
L'esito dell'applicazione di questi principî, adottati soltanto per la riforma dei nomi dei sali, non era molto differente dalla nomenclatura introdotta da Bergman, anche se la scelta di Guyton de Morveau di sostituire ...
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Fisico (Berlino 1826 - Lipsia 1899). Prof. di fisica sperimentale nell'univ. di Basilea (1854), poi nei politecnici di Braunschweig (1863) e Karlsruhe (1866) e infine nell'univ. di Lipsia (1871); nel 1878 [...] radiazioni calorifiche; seguirono altre importanti osservazioni sullo stesso argomento, sui fenomeni magnetici nei metalli e nei sali, sulla costruzione di galvanometri. Nel 1852 portò a compimento un'accurata indagine su problemi di elettrochimica ...
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effetto magnetocalorico
Dino Fiorani
Franca Albertini
Fenomeno magneto-termodinamico dei solidi che si manifesta in un aumento o in una diminuzione della temperatura di un materiale magnetico per applicazione [...] Venti, quando Peter J.W. Debye e William F. Giauque proposero di utilizzare la smagnetizzazione adiabatica di sali paramagnetici per ottenere temperature inferiori al grado Kelvin. Tuttavia, l’applicazione dell’effetto alla refrigerazione magnetica a ...
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PIONTELLI, Roberto
Chimico-fisico, nato a Lodi l'11 maggio 1909; prof. universitario dal 1942, è direttore dell'Istituto di chimica-fisica, elettrochimica e metallurgia del Politecnico di Milano.
È noto [...] : polarizzazione elettrodica, reazioni di spostamento, passività, sovratensione di idrogeno, elettrolisi in bagni di sali fusi, comportamento elettrochimico di monocristalli, ecc. rappresentano soltanto alcuni dei numerosi argomenti di ricerca ...
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roccia
ròccia [Der. del fr. roche, dal lat. rocca] [GFS] Nella geologia, aggregato di una (r. omogenea) o più (r. eterogenea) specie di minerali che, in masse più o meno grandi, costituiscono la crosta [...] di r. preesistenti (r. sedimentarie clastiche, come le sabbie e le arenarie) oppure dalla precipitazione per via chimica di sali in soluzione (r. sedimentarie chimiche, come il salgemma e il gesso) oppure, infine, dal-l'accumulo di resti organici ...
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composto
compòsto [agg. e s.m. Der. del part. pass. compositus del lat. componere "mettere insieme" e quindi "fatto di più cose messe insieme", "risultante dal-l'unione di più elementi"] [CHF] C. chimico: [...] contenenti nella molecola almeno un atomo di carbonio (a eccezione degli ossidi di carbonio, dell'anidride carbonica e dei sali dell'acido carbonico, considerati inorganici); c. saturo, composto organico in cui le valenze degli atomi di carbonio sono ...
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sale
s. m. [lat. sal salis «sale» (e anche «mare») e, in senso fig., «arguzia»: voce di origine indoeur., affine al gr. ἅλς ἁλός che ebbe gli stessi sign.]. – 1. In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale...