Musicista (Chartres 1838 - Parigi 1873). Il suo vero maestro fu C. Franck, del quale egli seguì l'indirizzo spirituale e le forme stilistiche. Fu tra i fondatori della Société nationale de musique. Compose [...] un salmo per soli coro e orchestra e un certo numero di musiche strumentali da concerto e da camera. ...
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Nell’antichità classica, canto eseguito da due voci tra loro in ottava o anche l’uso di due motivi di cui il secondo attaccava all’ottava della base (o, ancora, il pezzo musicale in cui entrava tale intervallo).
Nella [...] fu introdotta sotto Papa Damaso. Nel sec. 6° si ridusse al principio e alla fine del salmo; nella messa, all’offertorio e alla comunione, soppresso il salmo, è rimasta la sola antifona.
Il libro in cui sono raccolte le a. è detto antifonario. La ...
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Predicatore di corte (Aerøskjøbing 1587 - Vordinborg 1637), pastore protestante e poeta danese. Fu anche vescovo di Trondhejm (1618). Di lui si ricordano: Kong Davids Psalter (1623), adattamento danese [...] del Salterio, con l'aggiunta dopo ogni salmo di una quartina che lo riassume, e l'Hexaëmeron, versione libera, in esametri con rima interna e finale e in alessandrini, della Première semaine del Du Bartas, uscita postuma nel 1661: acerbo frutto del ...
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Nell’antica Grecia, nome generico di strumenti musicali a corde pizzicate con le dita. Presso gli Ebrei, strumento a corde, da pizzicare con le dita o con il plettro, usato per accompagnare i salmi. Nel [...] Medioevo, strumento a forma triangolare o trapezoidale, munito di corde (da 6 a 16) pizzicate con un plettro.
Libro biblico dei Salmi (➔ salmo).
In zoologia, altro nome dell’omaso (➔). ...
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GEVAERT, François-Auguste, barone
Antonio Capri
Musicologo e compositore, nato a Huysse, presso Oudenarde (Belgio), il 31 luglio 1828, morto a Bruxelles il 24 dicembre 1908. Durante il suo alunnato [...] furono eseguiti, di lui, un salmo e due cantate. Riportò il Gran premio di composizione e, nel 1847, il Prix de Rome. Ottenuto il rinvio del soggiorno a Roma per compiere i suoi studî, diede le sue prime opere: Hugues de Somerghen (Gand, 23 marzo ...
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OSANNA (Hosanna)
Giuseppe RICCIOTTI
Voce ebraica d'acclamazione, passata poi in greco (ὡσαννά), in latino, nella liturgia, e quindi nelle lingue moderne. In ebraico (hōshī‛āh-nnā' "deh, salva!") era [...] un grido di acclamazione e di preghiera (cfr. Salmo CXVII [Volg., CXVIII], 25), e fu rivolto in tal senso dalla folla a Gesù nella sua entrata trionfale in Gerusalemme (Matteo, XXI, 9, 15 e paralleli). È quindi impiegato nella liturgia cristiana, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] liturgia, favorendo l’arricchimento e l’allungamento dell’ufficiatura liturgica quotidiana.
La lettura e il canto dei salmi costituisce nei primi secoli la base della preghiera liturgica, affondando nelle radici ebraiche del culto cristiano. Già ...
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Canto alternato tra il solista e l’assemblea (o il coro), una delle più antiche formule del canto liturgico con testo latino. Nello stile polifonico, il canto dei solisti, a più voci, è piuttosto elaborato [...] e costituisce la risposta del coro (o dell’assemblea) alla lettura medesima. Nella messa, si ha il salmo responsoriale dopo la prima lettura: il solista esegue il salmo, al quale risponde a ogni versetto (o anche più) l’assemblea con il ‘versus’. ...
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Momento della messa, all’offertorio, in cui il sacerdote, nell’atto di lavarsi le mani recita l’invocazione «Lava me, Domine, ab iniquitate mea et a peccato meo munda me» («Lavami, Signore, da ogni colpa, [...] purificami da ogni peccato»). La vecchia liturgia prevedeva alcuni versetti del salmo 25: «Lavabo inter innocentes manus meas» («Laverò tra gli innocenti le mie mani»). ...
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Poeta, professore e vescovo svedese (Uleåborg, Finlandia, 1772 - Härnösand 1847). Assimilò presto il gusto romantico attraverso lo studio di Herder e di Milton, di Ossian e di Gray, ed espresse il suo [...] sentimento erotico e religioso a un tempo nella lirica, che abbraccia la solennità celebrativa dell'inno e del salmo e la grazia agghindata dell'idillio: Människans anlete ("Il volto umano", 1793); Det nya Eden ("Il nuovo Eden", 1794); Sȧng över ...
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salmo
s. m. [dal lat. tardo psalmus, e questo dal gr. ψαλμός (der. di ψάλλω «cantare accompagnandosi con la cetra»), che traduce l’ebr. mizmōr «canto con accompagnamento»]. – 1. Composizione poetica ebraica, di argomento vario, ma per lo più...
salma
s. f. [lat. tardo sagma, *sauma, dal gr. σάγμα «carico, basto»; cfr. soma1]. – 1. ant. Peso, carico, soma: Buon uomo, ménatene l’asino a casa, ché, perché non abbia coda, e’ porterà bene la s. (Sacchetti). Per estens., armatura pesante:...