BEMBO, Bonifacio
Franco Mazzini
Nacque intorno al 1420, forse a Brescia, dal pittore cremonese Giovanni; fratello dei pittori Benedetto e Andrea (per Giovanni e Andrea, v. G. Panazza, La pittura nella [...] , IX (1958), n. 97, pp. 67 s.; F. Zeri, Due esercitazioni lombarde, ibid., n. 103, pp. 66-70; M. L. Ferrari, Il "Salterio" riminese di B. B., ibid., X (1959), n. 111, pp. 40-44; A. Ottino Della Chiesa, Pittura lombarda del '400, Bergamo 1959, pp. 49 ...
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CAPORALI, Giovan Battista, detto Bitte
Pietro Scarpellini
Nacque a Perugia verso l'anno 1475 dal pittore Bartolomeo di Segnolo e da Brigida Cartolari; dipinse già nel 1496una bandiera per la venuta [...] a lui un messale miniato per il duomo di Perugia, passato in collezione privata in Argentina (ill. in Gnoli), un salterio per Montemorcino Vecchio, oggi nell'abbazia di Monte Oliveto presso Buonconvento (corale T), e la miniatura del registro del ...
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DAL POZZO, Bartolomeo
Massimo Ceresa
Nacque a Verona nel 1637, da Vincenzo e Margherita Moscarda 1 nobili. Un suo fratello, Vincenzo, fu cavaliere di Malta ed ebbe l'incarico di riveditore delle galere.
Della [...] . 264) attribuisce altre opere inedite al D.: L'Epistole di s. Paolo Apostolo e Le sette Canoniche degli Apostoli volgarizzate; Il Salterio, o sia i Salmi di Davide con altri Sacri Canti ed Inni; Il Seneca cristiano; Riunioni sacre. Queste opere, che ...
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ATTONE
Ovidio Capitani
Di questo vescovo fiorentino che resse la diocesi nel primo manifestarsi delle irrequietudini religiose popolari antisimoniache del sec. XI è incerta la data precisa di elezione.
Secondo [...] espressa proibizione del gioco, ma si riferivano ai dadi, accettando, poi, tuttavia, la penitenza impostagli di leggere tre volte il salterio e di lavare i piedi a dodici poveri della sua diocesi. Non è un caso che A. sia stato consegnato alla ...
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PRATI, Alessio
Nicola Badolato
PRATI, Alessio. – Nacque a Ferrara il 19 luglio 1750 da Giuseppe e da Rosalba Finotti.
Le informazioni sulla vita, lacunose e spesso incerte, si ricavano in primis dalle [...] San Benedetto di Venezia: cronologia degli spettacoli 1755-1810, Venezia 2003, pp. 180 s.; M.C. Bertieri - P. Fabbri, Il salterio e la cetra: musiche liturgiche e devozionali nella diocesi di Ferrara-Comacchio, Reggio Emilia 2004, pp. 55, 60, 326; N ...
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MAZZAROSA, Antonio.
Gabriele Paolini
– Sesto e ultimo figlio del nobile Giovan Battista Mansi e di Caterina Massoni, nacque a Lucca il 29 sett. 1780. All’età di vent’anni fu scelto come erede dal marchese [...] F. Sofia, L’ordinamento dello Stato e il retaggio napoleonico, in Actum Luce, XXVI (1997), pp. 37-62; G. Bandini, Il salterio, la santacroce e l’alfabeto. L’istruzione primaria nello Stato di Lucca nella prima metà dell’Ottocento (1805-1847), Firenze ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] , in Inghilterra e in Francia, dove furono nel Medioevo preparati talvolta per re, principi e chiese degli evangeliarî e dei salterî di una suntuosità straordinaria, scritti in oro e in argento su pergamene porporine. Ne abbiamo un esempio nel ...
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Secondo re, dopo Saul, degli Ebrei e fondatore della dinastia che, anche dopo la divisione del popolo ebraico in due regni, continuò a regnare in quello meridionale o di Giuda.
Nome. Fonti della storia. [...] suoi fatti, un profondo spirito religioso, al quale sono stati riferiti quei cantici che sono entrati a far parte del Salterio sotto il nome di lui (v. bibbia; salmi); congiunse anche gravi difetti, quali la sensualità, la crudeltà, e la debolezza ...
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TARGŪM (aramaico e neoebraico targūm: plurale neoebraico targūmīm "traduzione", poi la "traduzione" per eccellenza)
Umberto Cassuto
Questo nome designa le traduzioni della Bibbia in aramaico giudaico.
A [...] .
I targūmīm agli Agiografi, pur essi di origine palestinese, hanno caratteri diversi l'uno dall'altro. Quello al Salterio presenta alcuni salmi tradotti letteralmente, altri ampliati con aggiunte haggadiche. Il Targūm ai Proverbî è assai affine alla ...
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LEVI e Leviti (Levi, ebr., nella versione greca dei LXX Λευεί e Λευί; la Bibbia riallaccia il nome alla radice "aderire" [Genesi, XXIX, 34 e Num., XVIII, 2]; per altra etimologia vedi sotto)
Leone Tondelli
L., [...] avere un'interpretazione mitigata, se consideriamo la parte, che appare nei nuovi studî sempre più grande e viva, del Salterio nel servizio religioso di Israele. Un culto, vivificato - almeno nel suo periodo migliore - dalle più profonde e sincere ...
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salterio
saltèrio (ant. saltèro) s. m. [dal lat. psalterium, gr. ψαλτήριον, der. di ψάλλω «cantare accompagnandosi sulla cetra»; i sign. fig. 4 e 5 si spiegano con un avvicinamento tra la forma a pieghe del velo e rispettivam. dell’omaso e...