Miniatore inglese (attivo circa 1230-50). Firmò un Libro d'ore (Londra, British Library) e un Salterio (Cambridge, Fitzwilliam Mus.), nei quali mostra uno stile altamente personale e tipicamente inglese, [...] pur basato su una profonda conoscenza della pittura francese ...
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Teologo luterano (Schneeberg, Sassonia, 1515 - Königsberg 1585), maestro di corte in Francia (1550-51); tornato in Germania, tradusse il testo del salterio riformato di C. Marot e T. di Beza (1575). Nonostante [...] lacune ed errori, la traduzione di L. è rimasta fino alla fine del sec. 18º il salterio esclusivo dei riformati tedeschi. ...
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Agostiniano eremitano tedesco (n. Hasselt presso Liegi 1450 - m. 1524), priore a Lauringen (1483) e provinciale (1500-1503 e 1515-18), grecista ed ebraista (traduttore del Salterio, 1523). Difese la Riforma [...] e stette qualche tempo in prigione per avere predicato contro la bolla Exsurge Domine e l'editto di Worms ...
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Predicatore di corte (Aerøskjøbing 1587 - Vordinborg 1637), pastore protestante e poeta danese. Fu anche vescovo di Trondhejm (1618). Di lui si ricordano: Kong Davids Psalter (1623), adattamento danese [...] del Salterio, con l'aggiunta dopo ogni salmo di una quartina che lo riassume, e l'Hexaëmeron, versione libera, in esametri con rima interna e finale e in alessandrini, della Première semaine del Du Bartas, uscita postuma nel 1661: acerbo frutto del ...
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Storiografo e teologo (Parigi 1625 - Melun 1709), trascorse molti anni a Port-Royal; giansenista, fu imprigionato nella Bastiglia (1666-1668); collaborò alla traduz. della Bibbia dei fratelli Le Maistre [...] de Sacy, tradusse e commentò il Salterio, il Nuovo Testamento (con note tratte da s. Agostino) e scritti di Padri, tra cui le omelie di s. Giovanni Crisostomo; l'opera principale sono i Mémoires pour servir à l'his toire de Port Royale (post., 1736). ...
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Scrittore dalmata (Ragusa 1673 - ivi 1737). È autore, oltre che di liriche giovanili in croato (Pjesni razlike, "Poesie varie"), del componimento Uzdasi Mandalijene pokornice ("I sospiri di Maddalena penitente", [...] 1728), poemetto lirico d'ispirazione biblica, e di una parafrasi poetica del salterio (Saltijer slovinski, 1729); scrisse anche alcune opere in latino (Vitae et carmina nonnullorum civium Rhacusinorum). ...
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Figlio (m. Treviri 993) del conte Teodorico d'Olanda, arcivescovo di Treviri dal 977. Grande mecenate, promosse alcune notevoli imprese, come la costruzione del duomo di Treviri; ma va ricordato particolarmente [...] per l'impulso dato all'attività dei miniatori e degli orafi (salterio di E. a Cividale; legatura del codice aureo di Echternach a Coburgo; reliquiario del Sacro Chiodo a Treviri, ecc.). ...
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Salmista (Slangerup, Frederiksborg, 1634 - Odense 1703), vescovo di Fyn. Il suo Aandelige Sjungekor ("Coro di canti spirituali", 1674) mostra completa libertà di movimento rispetto al salmo tedesco, rivelando [...] una personalità potente, di profonda ispirazione. Nel 1682 ricevette l'incarico di comporre il nuovo Salterio ufficiale della Danimarca. ...
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Metropolita ortodosso della Transilvania (m. 1656): tenne l'alta carica dal 1643 fino alla morte. Per sua iniziativa e sotto la sua guida fu per la prima volta tradotto integralmente in romeno il Nuovo [...] Testamento (1648). Sempre per suo impulso fu tradotto in romeno il Salterio (1651). ...
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Miniatore ferrarese (m. dopo il 1477), attivo alla corte estense. Collaborò (1445) con Giorgio d'Alemagna, forse suo maestro, a un breviario per Lionello d'Este (ora perduto) e miniò il primo volume della [...] . Cristoforo (1471, Ferrara, museo Schifanoia). Opera sua principale, ove si riscontrano i caratteri peculiari della pittura ferrarese, è un salterio, eseguito (1475) in collaborazione con suo nipote Alessandro dei Leoni (Modena, Biblioteca Estense). ...
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salterio
saltèrio (ant. saltèro) s. m. [dal lat. psalterium, gr. ψαλτήριον, der. di ψάλλω «cantare accompagnandosi sulla cetra»; i sign. fig. 4 e 5 si spiegano con un avvicinamento tra la forma a pieghe del velo e rispettivam. dell’omaso e...