SOMASCHI
Luigi Zambarelli
. La congregazione dei chierici regolari somaschi è così chiamata dal villaggio di Somasca, nel territorio di Bergamo, dove venne fondata nel 1528 da S. Girolamo Emiliani. [...] in questo ultimo campo si resero altamente benemeriti, e da essi furono educati Apostolo Zeno, Gaspare Gozzi, Alessandro Manzoni, SalvatorRosa e altri insigni personaggi. Un tempo nella sola Italia i somaschi avevano oltre 60 istituti di educazione ...
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LOCATELLI, Andrea
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Roma, probabilmente verso il 1660 (secondo altri nel 1695), morto nel 1741 (?). Si conoscono di lui solo vedute e paesaggi, generalmente animati da [...] sia con i Bolognesi, specialmente con il Domenichino e F. Albani, sia con Claudio di Lorena. Anche quanto poté derivare da SalvatorRosa fu dal L. sfrondato e schiarito. D'altra parte l'arte sua si mostra avviata alle preziosità arcadiche del nuovo ...
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LOUTHERBOURG, Philipp Jakob, il Giovane
Paul Ganz
Pittore e incisore, nato il 31 ottobre 1740 a Strasburgo, morto l'11 marzo 1812 a Chiswick (Londra). Figlio di Philip Jakob il Vecchio (Basilea 1698; [...] : i suoi paesaggi ideali sono influenzati dal Both, mentre nelle marine e nei quadri di battaglie si attenne piuttosto a SalvatorRosa e a J. Vernet. Sue opere si trovano nel Louvre a Parigi, nei musei di Strasburgo, di Basilea e in collezioni ...
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Sensani, Gino Carlo
Marco Pistoia
Pittore, illustratore, scenografo teatrale e costumista teatrale e cinematografico, nato a San Casciano dei Bagni (Siena) il 26 novembre 1888 e morto a Roma il 14 dicembre [...] in L'orologio a cucù (1938), Don Pasquale (1940) e Fedora (1942); per Alessandro Blasetti seicenteschi in Un'avventura di SalvatorRosa (1939), medievali in La corona di ferro (1941), rinascimentali in La cena delle beffe (1942); per Ferdinando Maria ...
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Marchi, Virgilio
Alessandro Cappabianca
Architetto, scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Livorno il 21 gennaio 1895 e morto a Roma il 30 aprile 1960. Formatosi come architetto [...] la sua concezione 'architettonica' della scenografia ebbe modo di risaltare pienamente: Condottieri (1937) di Luis Trenker, Un'avventura di SalvatorRosa (1939), La corona di ferro (1941) e La cena delle beffe (1942), tutti di Blasetti. Di La corona ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] o riformarono in quel periodo erano per lo più incredibilmente capricciosi o stravaganti (attrassero perciò l’ironia di SalvatorRosa); l’irrilevanza nella vita pubblica quasi universale, e così pure la lontananza dalla vita reale della circostante ...
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Sport e letteratura nella storia
Francesca Petrocchi
Il genere della letteratura sportiva
Poeti e narratori nel corso dei secoli hanno descritto e illustrato l'esercizio fisico nei rispettivi linguaggi, [...] sul finire del Cinquecento il culto della spada è di rigore e sono 'spadisti' valenti artisti come Caravaggio, SalvatorRosa, Benvenuto Cellini. L'esercizio fisico non è solo inteso come addestramento alla combattività ma anche come 'arte' ovvero ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] in The Monthly Musical Record, LXXIX (1949), pp. 199-205; LXXX (1950), pp. 13-16, 32-36; U. Limentani, Poesie e lettere ined. di SalvatorRosa, Firenze 1550, pp. 7-18, 29 ss., 47-49, 52 s., 117 s., 121 s., 131, 133, 168 ss.; R. Giazotto, La musica a ...
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Arte e spazio pubblico
Adachiara Zevi
Tre, sostanzialmente, le attitudini dell’opera d’arte nei confronti dello spazio pubblico. Autonomia, dunque distacco e indifferenza; consenso e condivisione; dissenso [...] via Marsicano, poi, istoriato a rilievo da Luigi Serafini, è inaccessibile a bambini, anziani, portatori di handicap. La stazione SalvatorRosa, invece, è assai più ambiziosa, con due uscite, a monte e a valle. Nella prima, una scatola marmorea cinta ...
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La proliferazione della città
Richard Ingersoll
Nel corso del 20° sec. l’urbanizzazione ha sostituito il processo millenario di formazione delle città. Il concetto classico di centro urbano come struttura [...] Oliva ha scelto un folto gruppo di artisti e decoratori per aggiungere all’infrastruttura opere colorate. La fermata SalvatorRosa, progettata dall’Atelier Mendini (2001), riluce d’immagini e colori contrastanti: un obelisco blu in equilibrio su un ...
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striscia rosa
loc. s.le f. Striscia che delimita lo spazio di suolo pubblico, concesso per il parcheggio di autoveicoli privati, riservato a donne incinte o a giovani mamme. ◆ [tit.] Mamma incinta? Posto auto riservato / Proposta in Comune:...
rame
s. m. [lat. tardo aeramen, der. di aes aeris «rame, bronzo»]. – 1. a. In chimica, elemento di simbolo Cu (dal nome lat. cuprum, der. di aes Cyprium «bronzo di Cipro»), peso atomico 63,55, numero atomico 29, metallo di colore rosso caratteristico,...