RADI, Lorenzo
Arnaldo Mauri
Maestro vetrario, nato a Murano (Venezia) il 18 ottobre 1803, morto ivi il 17 novembre 1874. Passò l'adolescenza cercando ripiego all'estrema povertà in occupazioni varie, [...] di simile offrivano le opere di musaico tramandate dal passato. La necessità di avere un mecenate lo avvicinò ad A. Salviati il quale intravide nel R. il maestro e collaboratore per una rinascenza dell'arte e dell'industria musiva veneziana. Da ...
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FURINI, Francesco
Roberto Cannatà
Nacque a Firenze il 10 apr. 1603 da Filippo di Nicola e da Francesca di Lazzaro Rossi (Corti, 1971, p. 14). Suo padre, formatosi con Domenico Cresti, il Passignano, [...] , I, pp. 279 s.). Da una serie di lettere del 1645-46 tra il F. e Francesco Fazzi, agente fiorentino del duca Iacopo Salviati, si sa della richiesta del duca al F. affinché gli dipingesse alcune opere nel suo palazzo romano (Corti, 1971, pp. 15-22 ...
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PERETTI DAMASCENI, Alessandro
Simone Testa
– Nacque, primo di quattro figli, nel 1571 a Montalto, nelle Marche, da Fabio Damasceni, gentiluomo romano, e da Maria Felice Mignucci Peretti, figlia di Camilla, [...] sull’educazione, tranne che se ne occupò il papa stesso. Insieme con i fratelli studiò presso la casa di Lucrezia Salviati, moglie di Latino Orsini. Secondo la relazione di Lorenzo Priuli (1586), Peretti era il favorito del pontefice, che lo affidò ...
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PAZZI, Andrea di Guglielmo de'
Maria Elisa Soldani
PAZZI, Andrea di Guglielmo de’. – Nacque a Firenze intorno al 1372 da Guglielmo de’ Pazzi, esponente di una famiglia dell’antica nobiltà fiorentina.
Sembra [...] del Duecento i Pazzi si erano dati con grande successo agli affari mercantili e bancari.
Nel 1409 Andrea sposò Caterina Salviati, anch’ella appartenente a una delle famiglie mercantili e bancarie più importanti della città. Ebbe sette figli: Antonio ...
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Buonanni, Vincenzo
Carlo Dionisotti
, Scrittore (sec. XVI); autore di un Discorso sopra la prima cantica del divinissimo theologo Dante d'Alighieri del Bello nobilissimo fiorentino, intitolata Comedia, [...] testo e nell'interpretarlo. Non stupisce che il vecchio Lasca nelle sue rime si facesse beffa del B., e che il Salviati negli Avvertimenti del 1584 (III XIV) se ne spacciasse in breve demolendo una stravagante riforma ortografica (tz per z) proposta ...
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Scultore, nato a Fabriano il 15 settembre 1830, morto nel marzo 1906 a San Mariano (Perugia). Frequentò varie accademie in Roma, finché si mise a studio con A. Tadolini. La sua arte è abbastanza tipica [...] Amore e Mercurio in lotta. Seguì Telemaco che combatte contro i Proci, ordinatogli per un monumento funebre nella cappella Salviati a San Gregorio Magno in Roma. Raramente personale nelle sculture isolate, il F.-A. seppe del resto immaginare ...
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FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] al Vasari e al Doceno accanto ad eleganti e raffinate debitrici a Perino e a Parmigianino. E il dipinto di Salviati tuttavia a stimolare il F. nella sperimentazione di una maniera moderna in grado di assimilare i più prestigiosi modelli tosco ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire della prima metà del Cinquecento l’incontro con la tradizione toscana e romana del disegno [...] per la pittura veneziana si registra nel 1540. L’anno precedente l’influente famiglia Grimani, da sempre filoromana, chiama Francesco Salviati e Giovanni da Udine a decorare il palazzo e la cappella di famiglia in San Francesco della Vigna. I due ...
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GADDI, Niccolò
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze nel 1490 da Taddeo di Angelo e da Antonia di Bindo Altoviti.
Nel XV secolo la famiglia aveva intrapreso con successo l'attività bancaria, specializzandosi [...] cardinali e ai fuorusciti di lasciare il territorio dello Stato pontificio e, mentre il Ridolfi tornava a Roma, il G., insieme al Salviati e a Filippo Strozzi, si recò a Ferrara e quindi a Venezia.
Nel marzo 1538 il G. accompagnò Paolo III in Francia ...
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La definizione più corretta del concetto di cambio e la spiegazione dell'origine del cambio stesso è data da Bernardo Davanzati. "Tutti i commercianti che volevano cavar robe d'un paese - scrive il Davanzati [...] riscontrarci insieme, e bell'e accomodarci l'un l'altro; dandomi voi li vostri qui, e facendo io pagare in Lione da' Salviati li mieî al Sertini. Questo scambievole accomodamento fu detto cambio; il quale non è altro che dare tanta moneta qui a uno ...
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salviano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Cesare Salvi, esponente politico della sinistra; relativo a Cesare Salvi. ◆ Il premier non è certo felice dell’immagine divisa offerta dal governo ogniqualvolta rinasce una polemica...
salva1
salva1 s. f. [dallo spagn. salva, che è dal lat. salve (v. salve1); cfr. anche fr. salve]. – 1. a. Sparo simultaneo di più pezzi di artiglieria o di più armi da fuoco, caricate con speciale cartuccia a carica ridotta e senza proietto...